Perché un ambulatorio di medicina di montagna? A chi dovrebbe rivolgersi?

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Cardiopatia Ischemica: dall’acuto alla riabilitazione
Advertisements

Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
Il Doping: fenomeno tra sport e dipendenza Medico Farmacologo Clinico
Prof. Giovanni Murialdo
Unita’ operativa Oculistica dr.Giovanni Mangano dr.Giuseppe Ciresi dr. Franco Manenti Cefalù, 16 Dicembre 2006.
DOtt.ssa Elisabetta Muccioli
L'emergenza oncologica nelle comunità disagiate
Patologia valvolare cardiaca matrice eziologica e fisiopatologica
Le Raccomandazioni Informare e sensibilizzare la popolazione Informare e sensibilizzare la popolazione Attivare organiche azioni di comunità Attivare organiche.
CENTRALITÀ DEL PAZIENTE IN UNOTTICA DI CONTINUITA ASSISTENZIALE TRA OSPEDALE E TERRITORIO Firenze, 1 Maggio 2008 Assemblea Area Management & Qualità XXXIX.
- La temperatura dell’aria scende di 1°C ogni 150 m
1a CONFERENZA DEI SERVIZI CIVITA CASTELLANA 6 FEBBRAIO 2006
LA CULTURA DELLA PSICHIATRIA NELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI GRUPPI E
XXIX Seminario dei Laghi - Leducazione alla salute Medicina dEmergenza-Urgenza: dal modello cognitivo allapproccio operativo e alla strategia della formazione.
La Pneumologia nella Provincia Autonoma di Bolzano:
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA DEFINIZIONE
LA GESTIONE AMBULATORIALE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE
Dott.ssa Luciana Tramacere Dott. Gianni Fonti
SINTOMI NEUROLOGICI FOCALI
PIATTAFORMA DI TELEMEDICINA E ASSISTENZA DOMICILIARE
“ i pazienti non sono morti fino a quando non sono caldi e morti”
AUMENTO NUMERO DI ANZIANI INCREMENTO PATOLOGIE CRONICHE
Gli scenari clinici del “HEADACHE PILOT STUDY”
Paolo Basaglia Conferenza dei servizi I Programmi Aziendali per il 2004 I Programmi Aziendali per il 2004.
Il futuro dellECM: i provider e la FAD. Le proposte della commissione nazionale Lesperienza dellOspedale Pediatrico Bambino Gesu di Roma Ing. A. Paoletti.
La cooperazione tra medici di medicina generale
Adaptation de l’homme dans les différents environnements
Cefalea Sintomo o Malattia ?.
Gestione domiciliare del paziente critico: il paradigma della SLA
13 Febbraio 2013 Disturbi d’ansia e attacchi di panico in adolescenza
Infarto e Angina pectoris
Epilessia Dott.ssa Maria Riello. L'epilessia è una sindrome caratterizzata dalla ripetizione di crisi epilettiche dovute all'iperattività di alcune cellule.
Cantone TicinoCantone dei Grigioni PROGETTO VETTA "Valorizzazione delle Esperienze e dei prodotti Turistici Transfrontalieri delle medie e Alte quote".
BUONGIORNO.
Area medica Classe Medicina Clinica generale: Medicina interna; Geriatria; Medicina dello sport; Medicina termale; Oncologia medica; Medicina di comunità.
Il Disease and Care Management
a cura della Commissione Centrale Medica
IL PUNTO DI VISTA DELLE SOCIETA’ SCIENTIFICHE (DI MEDICINA RESPIRATORIA): PARTNER PER UN APPROCCIO SISTEMICO ALLA ASSISTENZA DELLA BPCO (PDTA) Stefano.
Il Dipartimento di Prevenzione C. Quercioli C.I. Programmazione, Organizzazione e Gestione delle Aziende Sanitarie CL. Ingegneria Gestionale a.a.2013/14.
- Presenza di un reparto di terapia intensiva nella struttura - Presenza di una equipe multidisciplinare (almeno dietista e psicologo) iscritta alla società.
Il futuro del territorio nel prossimo triennio. Giorgio Scivoletto
a cura della Commissione Centrale Medica
I problemi dell’alta quota nell’alpinismo
Corso di Medicina transculturale MATERA
Gian Paolo Bezante UOC Clinica di Malattie Cardiovascolari IRCCS AOU San Martino - Genova Programmazione e Formazione: ruolo della Scuola di Specializzazione.
Osp. S. Eugenio Dip. Emergenza Dipartimento Emergenza-Accettazione Ospedale S.Eugenio -CTO A. Alesini TRAUMA 2001: organizzazione e gestione dell’emergenza.
Medicina di Comunità Aspetti Culturali
Progetto Care Puglia ASL BAT Antonelli Domenico.
LA GESTIONE TERRITORIALE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
La dimensione del problema
Università degli Studi di Milano Polo Universitario Conferenza dei Servizi 5 febbraio 2005 “L’accoglienza al cittadino”
La Salute in Italia.
Il Progetto MATRICE: risultati Federsanità ANCI - ROMA 15 dicembre 2014 AGENAS Mariadonata Bellentani.
Ambiente di Configurazione Ambiente di Configurazione colmaff ST microdevel eCOM _2.0 piattaforma cloud per programmi di Chronic Care Model La frontiera.
Città della Salute e della Scienza di Torino
LA VALUTAZIONE PREOPERATORIA DEL PAZIENTE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE CONNESSE ALL’IMPIANTO DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI.
AREA DI DEGENZA-AFO TERAPIA INTENSIVA CHIRURGIAMEDICINA MATERNO INFANTILE RIABILITAZIONE DAY HOSPITAL SOLVENTI Area delle Terapie Intensive (ospedali regionali.
Le malattie avanzate inguaribili non oncologiche
Attori e contesto dei servizi sanitari 17/11/2015 Clelia D’Anastasio Responsabile UOSD Geriatria Territoriale e Disturbi Cognitivi Dipartimento Cure Primarie.
La Facoltà di Medicina e Chirurgia per la Medicina di Genere Prof. Antonio Benedetti Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Politecnica delle Marche.
DOSSIER FORMATIVO INDIVIDUALE PERCHE’ FARE UNO SFORZO IN PIU’? COME POSSO SAPERE GLI OBIETTIVI FORMATIVI di UN TRIENNIO? 1dott.ssa Lina Bianconi.
Direzione Generale A- ASL “NO” - Organigramma gerarchico Dipartimento Amministrativo Tav.A2 Dipartimento Emergenza e Accettazione Tav.A6 Dipartimento Chirurgico.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione in Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi La Specializzazione in Medicina.
Alimentazione e Alta Quota Dr. Guido Giardini SC di Neurologia e Neurofisiopatologia Ambulatorio di Medicina di Montagna USL della Valle d’Aosta.
Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio.
Carichi assistenziali e stress lavoro-correlato Conseguenze individuali dello stress: disturbi fisiopatologici s-l-c Dr. Latocca Raffaele – Medico Competente.
17 aprile 2007 Dott. Claudio Andreoli Medico di Medicina Generale.
Forum partenariale Aosta, 4 febbraio L’integrazione tra gli interventi 1.La valutazione dei dispositivi d’integrazione 2.L’attuazione dei “progetti.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Emergenze ipertensive
Transcript della presentazione:

Perché un ambulatorio di medicina di montagna? A chi dovrebbe rivolgersi?

Caratteristiche fisiche dell’ambiente montano Ridotta pressione d’ossigeno nell’aria atmosferica Ridotta pressione barometrica Ridotta temperatura Aumentato irraggiamento solare Minore densità dell’aria Minore umidità dell’aria

AMBIENTE MONTANO Ossigeno Temperatura Radiazione UV

Adaptation de l’homme dans les différents environnements

Effetti sull’organismo Aumento della frequenza cardiaca Aumento del lavoro del cuore Aumento della frequenza del respiro Riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue Ridotte funzioni cerebrali

Male Acuto di Montagna Cefalea (96%) Disturbo del sonno (70%) Sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito, anoressia (30-40%) Vertigini o sensazione di testa leggera Stanchezza eccessiva

Complicanze del Male Acuto di Montagna Edemi localizzati Edema cerebrale d’alta quota Edema polmonare d’alta quota

Quali possibili utenti? Professionisti della montagna Sportivi Alpinisti amatoriali Escursionisti o trekkers Turisti d’alta quota Lavoratori in alta quota

Quali possibili utenti? Soggetti a rischio (bambini, anziani, donne in gravidanza) Malati cronici (cardiopatici, epilettici, etc…) Disabili

A quali medici rivolgersi? Medico di medicina generale? Medico dello sport? Medico del lavoro? Specialisti (cardiologo, pneumologo, neurologo, oculista, otorino, dermatologo, pediatra, ginecologo, geriatra,…)? Medico di sanità pubblica?

Visita di medicina di montagna –Anamnesi finalizzata a svelare pregressi episodi di patologie da ipossia, congelamenti o patologie che controindicano la frequentazione delle alte quote –Esame clinico e consigli su eventuali approfondimenti diagnostici –Consigli specifici concernenti il viaggio (eventuali profilassi), l’acclimatazione, l’utilizzo di farmaci in quota anche in caso di emergenza, l’utilizzo del cassone iperbarico –Test all’ipossia in casi selezionati (pregresse patologie da ipossia, impossibilità ad acclimatarsi, prima esperienza in altissima quota, patologie concomitanti)

Attività ambulatoriale Visite di medicina di montagna: –I livello (anamnesi, esame clinico, consigli specifici) –II livello (test all’ipossia in casi selezionati)

Progetto « RESAMONT » Rete transfrontaliera di medicina di montagna RESAMONT rappresenta il prosieguo del progetto Interreg III Alcotra n° 212 “MedMont, messa in comune delle competenze transfrontaliere in materia di medicina di montagna e di soccorso sanitario alpino: azioni formative, promozionali e armonizzazione di metodologie comuni”. Obiettivo Cooperazione territoriale europea Italia-Francia (Alpi)

RESAMONT Réseau Transfrontalier de Médecine de Montagne Creazione di una rete transfrontaliera di ambulatori di medicina di montagna Formazione per i profesionisti della montagna Formazione per i medici Ricerca in telemedicina Aspetti giuridici

realizzare 40 atelier formativi transfrontalieri rivolti a diverse categorie di professionisti della montagna (maestri di sci, pisteurs secouristes, guide della natura, guide di alta montagna, gestori di rifugio) realizzare 4 seminari transfrontalieri di definizione di metodologie per il trattamento di diverse patologie (trauma del bacino, trauma cranico, patologie cardiache, ipotermia - sepolto da valanga). mutualizzare tra loro gli ambulatori di medicina di montagna di Aosta, Sallanches e Chamonix censire e creare un registro di tutti gli studi in materia di medicina di montagna realizzare un programma di trasmissione di telemedicina testato in differenti situazioni (valigia imbarcata in elicottero, ambulanza, rifugio, studio medico in una tsazione, etc.) condurre uno studio giuridico comparato tra Italia, Francia e Svizzera sull’applicazione della telemedicina (Seminario internazionale) OBIETTIVI PRINCIPALI

Prossimo futuro Terapia dei Congelamenti Prevenzione nei Cardiopatici Neurologia e montagna Sport d’alta quota Lavoro in alta quota