L’accompagnamento spirituale del morente

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’elaborazione del lutto
Advertisements

Nel loro compito educativo, i genitori cristiani solitamente
DOLORE, MALATTIA, MORTE: SI PUÒ PARLARNE AI BAMBINI?
LE DOMANDE ESISTENZIALI
Rita Fadda ha osservato come la formazione scorra parallela alla vita dell’uomo; finchè e dove c’è vita c’è anche formazione. “La nostra vita - scrive.
GIOCO DI RUOLO Attività per il superamento delle difficoltà nella comunicazione e nella relazione Classe 2D.
Verso dove dobbiamo andare
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESCOVO
Corso di formazione Centro di Ascolto Diocesi Nardò-Gallipoli
“Andando fate discepoli … “(Mt 28,20)
POESIE E FRASI DI DI NATALE.
ARCIDIOCESI DI UDINE UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
l’evoluzione spirituale dell’adulto”
SE TU SEI CON ME OH SIGNORE IO NON TEMERO ALCUN MALE … SE AL MIO FIANCO TU RESTERAI IO CAMMINERO’ SICURO NEI TUOI PASSI TUOI GESU’
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
Dialogando con il Padre nostro.
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XIII Domenica del Tempo Ordinario /c 30 giugno 2013.
FOTOLINGUAGGIO Ogni foto un tema di discussione.
ARCIDIOCESI DI UDINE UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
17.00 Anno della Fede Papa Francesco ha dedicato lUdienza Generale di mercoledì 18 settembre 2013 in Piazza San Pietro alla Chiesa come Madre.
La storia della matita Di Paulo Coelho.
UN UOMO.
Percorso di preparazione al matrimonio. La fede
14.00 Exsultate, jubilate, o vos animae beatae, Esultate, giubilate, o voi anime beate, dulcia cantica canendo; cantui vestro respondendo, cantando.
DIO C’E’ … gli idoli non ci debbono stare
Conoscere è incontrare il cuore avere contatto, comunione e compagnia.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XX Domenica del Tempo Ordinario.
Iniziazione Cristiana Il difficile coinvolgimento dei genitori
“Mamme… per sempre” Tu li hai amati prima ancora di noi.
CERCO IL TUO VOLTO Preghiera davanti alla Sindone
Parola di Vita Parola di Vita Febbraio 2012 Febbraio 2012.
11.00.
Saper volare con le ali della vita…
Forse Dio vuole....
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
7 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICHE
12°incontro
REDATTO DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE 5^ SEZ. A PLESSO VIA DE CARO I.C. “A. MALERBA” – CATANIA Anno scolastico
Che cosa significa evangelizzare?
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA di Paulo Coelho.
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
INCONTRI FORMATIVI SULL’ACCOGLIENZA e SUL GRUPPO
Matrimonio: vocazione all’amore
Tempo di attesa e di speranza
La Famiglia come centro dell’Amore
Via Crucis per la famiglia
14.00 Visita a Cagliari 22 settembre 2013.
9.00.
La Parabola della Matita.
12.00 Benedetto XVI ha presieduto la Via Crucis al Colosseo venerdì santo 6 aprile 2012 con particolare riferimento alla famiglia.
IL DONO DELLA SCIENZA.
IL DONO DEL TIMOR DI DIO.
L’ ascolto non è soltanto una funzione fisiologica legata all’organo di senso, ma è parte del processo di comunicazione, è un elemento fondamentale.
febbraio 2015 Papa Francesco Omelia durante la visita alla Parrocchia di S.Michele a Pietralata nella V Domenica del Tempo ordinario/
Ti racconto la croce Gli incontri di Gesù sulla via della croce.
La preghiera di un cane.
La Speranza della Croce
Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Camminando lungo il sentiero ci potrà capitare di sentire la stanchezza e il passo più pesante. Allora qualcuno.
5° incontro.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 30 dicembre 2015 in piazza San Pietro Il Natale del Giubileo della Misericordia Papa.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 16 dicembre 2015 in piazza San Pietro I segni del Giubileo Papa Francesco Udienza.
Sentiamo tutti l’esigenza di uscire dai formalismi religiosi per vivere la fede autentica, che ci faccia sentire a casa nella nostra relazione con Dio.
La bellezza e la fatica di essere catechista. DIOCESI DI FORLI’ - BERTINORO.
Quattro settimane per prepararsi alla nascita di Gesù
V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a Gv 11, b-45.
Frammenti di saggezza quotidiana
ITINERARIO IN PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
“Ministri della Consolazione” Ufficio di Pastorale della Salute Diocesi di Cremona Vicino al morente: dal curare al prendersi.
Transcript della presentazione:

L’accompagnamento spirituale del morente La maggior preoccupazione dell’uomo non è la ricerca del piacere o il tentativo di evitare il dolore, ma la comprensione del senso della sua vita. Ecco perché l’uomo è perfino disposto a soffrire, a condizione però di sapere che le sue sofferenze hanno un significato. Viktor Frankl L’accompagnamento spirituale del morente

I bisogni spirituali nascono con l’uomo stesso ed evolvono con lo sviluppo della persona. Tali bisogni possono manifestarsi come sofferenza spirituale durante la fase avanzata della malattia, in modo particolare con l’avvicinamento alla morte. Per dimensione spirituale non si intende solo l’aspetto religioso o confessionale (vale a dire determinato dall’adesione a una particolare confessione religiosa), ma bensì i più ampi ambiti di valori e convinzioni profonde che compongono la complessità della spiritualità umana. (SICP, 2007)

Si può intendere come spiritualità l’aspirazione dell’uomo a trovare un senso alla sua esistenza, l’insieme delle convinzioni e dei valori che lo guidano e in base ai quali organizza la sua vita, il bisogno di superarsi e di tendere alla trascendenza. Questa dimensione spirituale è anteriore all’adesione a un credo religioso o all’appartenenza a una Chiesa; essa assume la connotazione più specifica di religiosità quando trova la sua sorgente o la sua risposta in una fede e nella relazione con Dio e si esprime attraverso un particolare sistema di credenze, simboli, riti, persone che fanno da mediazione tra Dio e l’uomo.

Cos’è la dimensione spirituale? È la componente esistenziale o la qualità propria di ciascun uomo che lo rende disponibile a vivere in sintonia con una dimensione trascendente che abita in lui. La spiritualità umana Quando lo spirituale (i grandi interrogativi e le profonde aspirazioni...) trova la sua sorgente o la sua risposta in una religiosità che si esprime attraverso un particolare sistema di credenze e pratiche. La spiritualità religiosa Quando assume connotazioni specifiche a seconda del credo religioso in cui è inserita (religione cristiana, giudea, mussulmana...) La spiritualità confessionale

Fare clic per aggiungere note

Quali sono gli effetti della malattia sulla spiritualità o meglio sulla fede della persona ammalata? I casi sono molteplici c’è chi si converte, c’è chi invece si chiude alla fede e chi invece si apre a Dio e si consegna ulteriormente alla sua volontà, facendo della sua malattia un’occasione di vero cammino verso la santità.

Alcuni casi donna praticante: Il mio cuore si è chiuso, voglio bene al Signore, ma non riesco più ad entrare in chiesa. 2. Una moglie: me la sono presa anche con il Signore. Gli ho parlato tanto, ma Lui non diceva niente, non rispondeva. 3. Una signora che si è riavvicinata alla fede durante la permanenza in hospice quando faceva la comunione diceva: C’è così tanta forza in questo Pane, così piccolo, ma così grande. Grazie… Aspetti positivi della presentazione per il pubblico: il pubblico adulto sarà più interessato a un argomento se ne vengono illustrati i vantaggi che ne possono derivare. Livello di esperienza del relatore nell'ambito specifico: illustrare brevemente le proprie credenziali nell'area specifica o spiegare le ragioni per cui i partecipanti dovrebbero prestare attenzione alla presentazione.

La morte è anche un processo spirituale Il morire è un processo altamente spirituale; suscita interrogativi concernenti il senso ultimo delle relazioni con sé, con gli altri, con l’universo. In una situazione critica come quella della morte, infatti, la rottura dell’unità soggettiva provoca, nel paziente, uno squilibrio che gli fa toccare con più realismo la misura dei suoi limiti e il senso della finitudine. (P. Brusco)

Alcuni passi per camminare insieme (P. Brusco) L’assistente spirituale o il volontario camminano insieme al malato e ai suoi famigliari. Il malato guida il cammino e i soggetti della relazione devono porre attenzione dove il malato li sta accompagnando. Per accompagnare bene spiritualmente è necessario che anche noi facciamo un cammino spirituale. Esempi di obiettivi Al termine della lezione si sarà in grado di: Salvare file nel server Web del team. Spostare file in percorsi diversi nel server Web del team. Condividere file sul server Web del team.

Essere in contatto con la propria spiritualità Considerare la persona umana come un «mistero» Stabilire un rapporto di vicinanza Cogliere la domanda di accompagnamento spirituale Identificare il quadro in cui la persona vuole situare il proprio "dibattito" spirituale Aiutare il morente ad utilizzare le proprie risorse spirituali

I bisogni del morente La ricerca di un significato della vita e dell’esperienza vissuta all’approssimarsi della morte. Il bisogno di essere e di continuare ad essere considerato un "soggetto". Bisogno di riconciliazione Bisogno di sentirsi in comunione con gli altri e anche con gli altri ammalati. Bisogno di prendere decisioni morali appropriate. Bisogno di dire addio in maniera serena.

«Muoiono tante persone qui?» Ascoltare per aiutare a trovare un significato… Non siamo noi a dare il significato della malattia altrui Esempi… Sergio «Muoiono tante persone qui?» «Sento che ormai non ce la posso fare più!» «La vuoi capire che sto morendo?...». le risposte «di fuga» possono bloccare il dialogo: «Ma no, qui non muore nessuno» «Dai, vedrai che tra un po’ ti rimetti e starai sicuramente meglio» «Ma cosa dici? Non devi assolutamente pensare queste cose».

Riconoscere e accogliere domande come queste significa offrire la possibilità di manifestare la voglia di stare con l’altro dentro uno spazio che potremmo sentire decisamente poco familiare. «C’è una ragione particolare che ti ha spinto a farmi questa domanda?» «Senti che le tue condizioni fisiche sono peggiorate? C’è qualcosa che ti sta particolarmente preoccupando?» «Senti il bisogno di parlare con qualcuno che ti possa aiutare in questo momento ad affrontare quello che stai vivendo?»

Far passare dai “perché?” Ai “Come?” Fare i conti con se stessi e i propri limiti, Ma anche con i limiti che impongono i malati

La dimensione spirituale e la vita nel tempo Il volontario deve essere in grado di ascoltare e far sì che l’ammalato si apra alla narrazione della sua vita. Cogliete nelle parole l’amore che hanno dato e cercate poi di ridirglielo e di far vedere loro i frutti dei loro sacrifici, non è facile certo, ma qui noi attuiamo un vero accompagnamento spirituale e lasciamo emergere quello che è il vangelo che ogni persona porta in sé … in ogni vita c’è un po’ di vangelo e questo va fatto emergere. Il Passato Il volontario è invitato a mostrare il bene che il sofferente può ancora fare ed è tanto anche se è morente. Soffro perché? Soffro per chi? Il presente Guardare al futuro con speranza con la consapevolezza che nulla andrà perso, che incontreremo di nuovo coloro che abbiamo e ci hanno amati. Il Futuro

Solo quando saremo disposti a lasciare che il loro morire ci aiuti a morire bene potremo aiutare loro a vivere bene. Quando possiamo affrontare la morte con speranza, possiamo vivere la vita con generosità. (Nouwen, 1995)