L’intelligenza Che cos’è l’intelligenza? E’ possibile misurarla? Come? Da cosa dipende?
Che cosa e’ l’intelligenza? Qualunque abilità che sia adattiva in una determinata cultura o un’abilità verso la risoluzione dei problemi “culture-free”? E’ una singola abilità o è costituita da diverse abilità specifiche? E’ legata alla “velocità cognitiva”?
Che cosa e’ l’intelligenza? Per gli abitanti delle isole del Pacifico puo’ essere l’abilita’ nella pesca e nella navigazione Per un venditore o un manager puo’ consistere nelle abilita’ sociali Etc, etc… Alcuni ricercatori tuttavia vedono l’intelligenza come quella/e abilita’ cognitive di base che aiutano a risolvere i problemi in qualunque ambiente o circostanza Chi riesce a ricordare uno span di 8 cifre al contrario o riesce a risolvere difficili rompicapi dovrebbe essere bravo a risolvere ogni tipo di problemi, da quelli riguardanti compiti scolastici alla navigazione costiera alla coltivazione di grano in regioni subsahariane
L’intelligenza “L’intelligenza non e’ altro che la capacita’ di fare bene nei test di intelligenza” Boring, 1950
Storia Francis Galton (1822-1911) Dimensione “sensoriale” dell’intelligenza Applicazione di metodi statistici (curva gaussiana) Convinto dell’ereditarieta’ dell’intelligenza (influenzato da Darwin) Evidenza: alta correlazione tra intelligenza di genitori e figli, alta correlazione tra status socio-culturale di genitori e figli Su questa scia Galton sostiene l’esistenza di differenze intellettive tra gruppi etnici (indiani e africani < anglosassoni) Fonda la “eugenica” o “eugenetica”
Alfred Binet (1857-1911) Problema: quando a fine ‘800 il governo francese decise di rendere obbligatoria la scuola per tutti i bambini, alcuni sembravano non riuscire a seguire il programma al pari degli altri Occorreva uno strumento per identificare precocemente tali bambini al fine di aiutarli Costruzione di test mentali che differenziavano l’eta’ mentale dall’eta’ cronologica Esempio: Ricordare una lista di cifre. 2 cifre: due anni mentali 3 cifre: tre anni mentali ... 5 cifre: otto anni mentali 7 cifre: 15 anni mentali
Il test di Binet E’ il primo test nato per valutare le differenze tra bambini normali e con ritardo conteneva circa 30 item di comprensione e ragionamento. ITEM. L’item è la singola unità di cui è costituito un test. I problemi, le domande i compiti sottoposti agli individui vengono genericamente chiamati in questo modo. Prima versione 1904, revisioni nel 1908 e 1911. Per la prima volta si studiano direttamente le capacità complesse e non le abilità percettive di base. Binet non faceva nessuna assunzione sul PERCHE’ un determinato bambino fosse ritardato, nella media o precoce, e insisteva che il suo test NON misurava l’intelligenza innata
Lewis Terman (1877-1956) Obiettivo: trovare un modo per misurare l’intelligenza innata (ed ereditaria) Modifico’ il test di Binet (i dati normativi dei bambini parigini sembravano non funzionare bene per I bambini americani) e creo’ il test “Stanford-Binet” QI = eta’ mentale x 100 eta’ cronologica
test di intelligenza ORA punteggio basato sulla prestazione relativa alla media del gruppo di appartenenza. (non più “quozienti” anche se per tradizione continuano a chiamarsi tali e la media continua a essere 100)
Principi per la costruzione di un test Standardizzazione 68% 95% 55 70 85 100 115 130 145
Punteggi estremi: ritardo mentale QI < 70: ritardo mentale 50-70: lieve (85%) 35-49: moderato (10%) 20-34: grave (3-4%) <20: profondo (1-2%)
Lewis Terman e l’eugenetica limitazione della riproduzione di persone “mentalmente deboli” (selezione della specie “forte”) per l’eliminazione di crimine, poverta’ e inefficienza industriale (da notare che siamo nei primi ‘900!) Studi sugli immigrati (test di QI) del 1913 mostrarono che: 83% degli ebrei, 80% degli ungheresi, 79% degli italiani e 87% dei russi erano mentalmente deboli Questo produsse la legge USA del 1924 che riduceva a 1/5 la percentuale di immigranti provenienti da sud e est Europa
Davvero i sud/est europei erano “mentalmente piu’ deboli” rispetto agli americani? Lo stesso Terman ammise che i punteggi di QI riflettono non solo le abilita’ mentali innate, ma pure l’educazione e la familiarita’ con la cultura su cui il test e’ stato standardizzato I test di QI sono molto spesso cultura-dipendenti!
WAIS-R (Wechsler Adult Intelligence Scale – Revised) e WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children) Intelligenza: capacità complessiva di un individuo di agire in maniera finalizzata, pensare razionalmente e rapportarsi con il suo ambiente in modo efficace (Wechsler, 1958)
Intelligenza verbale e intelligenza di performance (non verbale) WAIS-R (Wechsler Adult Intelligence Scale – Revised) e WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children) WAIS-R: 11 subtest Intelligenza verbale e intelligenza di performance (non verbale) Verbale: informazioni generali, somiglianze, ragionamento aritmetico, vocabolario, comprensione, digit span (MBT) Performance: completamento di immagini, ordine di immagini, riproduzione di disegni con blocchi, assemblamento oggetti (puzzles), sostituzione di numeri con simboli
NB La standardizzazione deve essere fatta per fascie di eta’ Dal 1930 ad oggi il punteggio medio al WISC-R e’ migliorato! per questo la standardizzazione di un test deve essere eseguita periodicamente (per riportare la media a 100) Perché è migliorato? educazione della popolazione dal 1930 ad oggi e/o altri fattori ambientali
Ovvero: il test da risultati consistenti? La misura e’ “stabile”? Attendibilita’ Ovvero: il test da risultati consistenti? La misura e’ “stabile”? Per essere attendibile il test dovrebbe produrre gli stessi risultati se somministrato in diverse occasioni. Per esempio, se un test di intelligenza somministrato a Tizio desse oggi un certo risultato, e ri-somministrato tra una settimana desse un altro risultato, che attendibilità avrebbe? L’intelligenza non può certo cambiare redicalmente in una settimana!
Come testare l’attendibilita’ di un test? Con la correlazione Per correlazione si intende una relazione tra due variabili tale che a ciascun valore della prima variabile corrisponda con una certa regolarità un valore della seconda. Punteggio alla prima somministrazione 21 24 27 30 Punteggio alla seconda somministrazione
Attendibilità Correlazione di forme parallele Coerenza interna Correlazione con altri test che misurano la stessa cosa Correlazione con se stesso (test-retest) Correlazione delle 2 meta’ del test (split-half)
Validità Ovvero: il test misura ciò che afferma di misurare o predice ciò che afferma di predire? Testa i comportamenti rilevanti per quella variabile/concetto che dice di testare?) Validità empirica o rispetto a un criterio: test di ingresso voti agli esami Problema del criterio: quale criterio utilizzare nei test di intelligenza? Validità di costrutto DALLA TEORIA TEST E PREVISIONI: i punteggi del test correlano con gli esiti che teoricamente dovrebbe predire? I ricercatori utilizzano la stessa teoria (es: su cosa sia l’intelligenza) sia per costruire il test sia per generare previsioni.
Un’abilità generale o più abilità specifiche? Analisi fattoriale: metodo statistico per individuare, in un test, quali items correlano piu’ fortemente tra loro, e dunque misurano la stessa cosa Ad esempio, sono stati trovati clusters (insiemi di items che correlano fortemente) per intelligenza verbale, intelligenza visuo-spaziale e ragionamento logico-matematico
Un’abilità generale o più abilità specifiche? Paradossalmente Charles Spearman (1863-1945), che ha sviluppato l’analisi fattoriale, era fermamente convinto dell’esistenza di un’intelligenza generale, o fattore g che accomuna tutte le specifiche abilita’ Egli prevedeva anche l’esistenza di specifiche abilità intellettive fattori s – che correlano tra loro
Teoria di Anderson Anderson tenta di sviluppare una teoria dell’intelligenza come fattore generale, partendo dell’evidenza che le diverse intelligenze di Gardner sono spesso correlate. Differenze intellettive sarebbero conseguenti a differenze in un “meccanismo di elaborazione di base”, ovvero dalla velocità di tale meccanismo. Oltre al meccanismo di base esisterebbero dei “moduli” che funzionano in maniera automatica ed indipendente dal meccanismo di base e che spiegherebbero le differenze interindividuali tra i vari tipi di intelligenza
Teorie dell’intelligenza multipla Howard Gardner (1983, 1993) postula l’esistenza di abilità differenti e relativamente indipendenti che compongono l’intelligenza:
Teoria triarchica Sternberg tiene conto di tre fattori che mediano l’intelligenza (3 sottoteorie): Componenti o processi di pensiero (meccanismi di base/elaborazione delle informazioni) Esperienza (continuum novità/automatismo) Contesto (interazione con l’ambiente adattamento/selezione/modellamento)
Teoria bioecologica Ceci propone l’esistenza NON di un singolo fattore g, ma di “potenziali cognitivi multipli”, che emergerebbero conformemente all’ambiente e al contesto: hanno una base biologica che si esprime in funzione delle opportunità che l’ambiente offre.
Genetica o ambiente? Entrambe le cose! Alte correlazioni nel QI tra genitori e figli puo’ essere dovuta sia alla genetica che all’ambiente Come scindere allora tra gli effetti di genetica e ambiente? Studi sui gemelli:
L’ereditarieta’ dell’intelligenza influisce sulla varianza dei QI non sulla media. Il livello medio potrebbe essere maggiormente determinato dalle differenze ambientali.
Che cosa e’ l’intelligenza? Per gli abitanti delle isole del Pacifico puo’ essere l’abilita’ nella pesca e nella navigazione Per un venditore o un manager puo’ consistere nelle abilita’ sociali Etc, etc… Alcuni ricercatori tuttavia vedono l’intelligenza come quella/e abilita’ cognitive di base che iutano a risolvere I problemi in qualunque ambiente o circostanza Chi riesce a ricordare uno span di 8 cifre al contrario o riesce a risolvere difficili rompicapi dovrebbe essere bravo a risolvere ogni tipo di problemi, da quelli riguardanti compiti scolastici alla navigazione costiera alla coltivazione di grano in regioni subsahariane 31
WAIS-R (Wechsler Adult Intelligence Scale – Revised) e WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children) Intelligenza: capacità complessiva di un individuo di agire in maniera finalizzata, pensare razionalmente e rapportarsi con il suo ambiente in modo efficace (Wechsler, 1958) 32
Il costrutto di FE (Funzioni Esecutive) Termine ampio e generale che indica i processi che rendono possibile la pianificazione in prospettiva futura del comportamento finalizzato a delle mete (oriented behavior) 33
Il costrutto di FE Sannio-Fancello e Cianchetti (2003) OS Risolvere problemi Pianificare livelli diversi di complessità Organizzare-categorizzare Mettere in sequenza Monitorare Fare l’updating (aggiornamento) Fare lo shifting Tenere conto del feedback Inibire Ritenere e manipolare materiale (Memoria di lavoro) Autoconsapevolezza 34
Intelligenza e FE Riflettere su somiglianze e differenze 35