Conferenza stampa – Parma, 22 settembre 2009 Presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli Le conseguenze occupazionali della recessione.

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Transcript della presentazione:

Conferenza stampa – Parma, 22 settembre 2009 Presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli Le conseguenze occupazionali della recessione in provincia di Parma Rapporto di monitoraggio n° 2 Dati congiunturali al 30 giugno 2009

 all’Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Parma è stato assegnato il compito di monitorare gli effetti occupazionali locali della recessione che le più autorevoli Istituzioni prevedono debba protrarsi alle soglie del 2010  l’Osservatorio ha realizzato un modello di monitoraggio dei flussi occupazionali nelle sedi di lavoro in provincia di Parma, in grado di restituire informazioni nel breve periodo su domanda di lavoro dipendente (= avviamenti al lavoro) e posti di lavoro perduti (= saldo avviamenti-cessazioni)  si è fatto ricorso ad avanzati metodi di registrazione delle informazioni (comunicazioni SARE-CO) e ad opportune procedure statistiche (Seasonal decomposition – Census I) Monitorare gli esiti occupazionali locali della crisi economica globale 2009 – 2010

Il sistema di monitoraggio OML si basa su data warehouse costruiti sulle comunicazioni SARE  Pier Giacomo Ghirardini (coordinamento e analisi dei dati)  Monica Pellinghelli (standardizzazione e documentazione statistica)  Marco Ventura (bonifica, estrazione e produzione data warehouse) lavoratori avviati sedi di lavoro avviamenti al lavoro data warehouse SARE-CO 2008 – I° semestre 2009 Équipe:

L’analisi congiunturale dei flussi occupazionali ha richiesto la destagionalizzazione dei dati  le dinamiche dei flussi occupazionali sono molto influenzate da fenomeni di stagionalità (il sistema agroindustriale, in primis)  l’analisi richiede che si distingua fra tendenze in atto e normali oscillazioni stagionalmente ricorrenti  si è fatto pertanto ricorso a un modello tradizionale di destagionalizzazione dei dati, ossia il Seasonal decomposition - Census I

 la nuova serie storica gennaio 2008 – giugno 2009 aggiorna e sostituisce integralmente la serie gennaio 2008 – marzo 2009 del 1° rapporto di monitoraggio del 30 aprile scorso  i dati riferiti all’anno 2008 sono da ritenersi definitivi  i dati per il I° semestre 2009 sono da ritenersi provvisori e suscettibili di assestamenti per poche centinaia di unità  le serie destagionalizzate, come sempre avviene in questi casi, sono state integralmente ricalcolate  l’unica discrepanza di rilievo fra la nuova e la vecchia serie fa riferimento al lavoro domestico (colf e badanti), a causa del mutato regime delle comunicazioni obbligatorie (D.L. n.185 del convertito nella Legge n. 2 del ) Aggiornamento e ricostruzione delle serie storiche del 2° rapporto di monitoraggio

Da crisi economica a recessione L’ulteriore deterioramento del quadro macroeconomico nel secondo trimestre 2009 si riflette sull’occupazione locale

L’economia italiana è in recessione da un anno con recenti cali tendenziali del Pil pari al -6,0% bancarotta Lehman Brothers

La produzione industriale nel giugno 2009 è caduta all’81,0% del (basso) livello medio 2005 bancarotta Lehman Brothers

Cresce il numero di imprese e di posti di lavoro minacciati dalla crisi: CIG ordinaria + 568,4% bancarotta Lehman Brothers

Sono i «nuovi disoccupati» registrati dai Centri per l’Impiego dall’avvio della recessione bancarotta Lehman Brothers

Un quadro di indicatori di disequilibrio ancora asimmetrico: molta CIG poca mobilità collettiva Indicatori di disequilibrio Ott 2007 – Giu 2008 Ott 2008 – Giu 2009 Variazione % Cassa integrazione guadagni ordinaria (ore concesse) ,4 Cassa integrazione guadagni straordinaria (ore concesse) – 73,9 Iscrizioni nelle liste di mobilità (iscritti di flusso) ,0 Ingressi nello stato di disoccupazione disoccupati (esclusi inoccupati e altri) ,1 Dipendenti indicati come esuberi nelle comunicazioni di mobilità collettive – 28,2 Saldo avviamenti-cessazioni (creazione o distruzione netta di posti di lavoro) – 4.839…

La crisi non decelera nel secondo semestre 2009 e le assunzioni calano del 9,9% al trimestre  gli avviamenti calano ad un ritmo costante (-9,9% in media al trimestre) e così le cessazioni (-4,9%)  il mantenimento di tali tendenze in atto anche nella seconda metà del 2009 comporterebbe, su base annua (2009 / 2008), un calo della domanda di lavoro superiore al 20% e una riduzione totale di circa / posti di lavoro alle dipendenze

I posti di lavoro perduti dall’inizio della recessione La riduzione dell’occupazione dipendente nelle sedi di lavoro in provincia di Parma registrata dal saldo avviamenti-cessazioni

Nel periodo ottobre 2008 – giugno 2009 vanno persi posti di lavoro alle dipendenze … bancarotta Lehman Brothers

… ma la perdita “reale” ammonta a unità (saldo avviamenti-cessazioni destagionalizzato)  fra ottobre 2008 e giugno 2009 vi è stata una perdita al lordo della stagionalità di posti di lavoro nel complesso delle sedi di lavoro attive in provincia  la perdita al netto della stagionalità è di unità (gli altri 619 posti persi riflettono unicamente una variazione stagionale)  si tratta comunque di una perdita grave che non ha precedenti recenti perdita al lordo della stagionalità – 4.839

Dove si concentra la perdita dei posti di lavoro? distribuzione (%) dei posti di lavoro alle dipendenze perduti nel periodo ottobre 2008 – giugno 2009

Dove si concentra la perdita dei posti di lavoro? distribuzione (%) dei posti di lavoro alle dipendenze perduti nel periodo ottobre 2008 – giugno 2009 e degli avviamenti al lavoro nel periodo ottobre 2008 – giugno 2009 per Centro per l’Impiego

 il gruppo di lavoratori attualmente più colpito dalla perdita del posto di lavoro è rappresentato dai dipendenti a tempo determinato (l’83% del totale), gruppo dove si distinguono i trentenni con lunghe carriere flessibili alle spalle  i dipendenti a tempo indeterminato che hanno perso il posto di lavoro sono ancora una minoranza (837 unità, dato coerente con quello dei ingressi in lista di mobilità)  per posti di lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno vi è stata una riduzione dell’orario di lavoro (part- time) causata, prima di tutto, dal crescente calo delle attività  solo il numero in crescita di colf e badanti non fa diminuire l’occupazione straniera, già in calo invece nel manifatturiero Il gruppo più colpito dalla crisi è tuttora quello dei lavoratori a tempo determinato

La riduzione della domanda di lavoro dipendente L’impatto della crisi sulla domanda di lavoro dipendente rilevato dalle serie storiche degli avviamenti al lavoro per attività economica

La domanda di lavoro dipendente ha registrato una contrazione tendenziale totale del 18,8% bancarotta Lehman Brothers

Una riduzione generalizzata della domanda di lavoro per industria (18,6%) e servizi (20,0%) Attività economica Ott 2007 – Giu 2008 Ott 2008 – Giu 2009 Variazione % Industria ,6 di cui: Attività manifatturiere ,0 Industria alimentare ,8 Costruzioni ,0 Servizi ,0 di cui: Commercio ,2

La domanda di lavoro nel manifatturiero registra una contrazione tendenziale del 20,0% …

… ancora frenata dalle industrie alimentari che evidenziano un andamento anticiclico (-2,8%)

Ma continua il calo nella meccanica strumentale e in particolare nell’impiantistica alimentare …

… e l’impasse della meccanica generale a causa della stagnazione della produzione industriale

… con andamenti coerenti con l’export, in crollo (-23,0% in valore) già nel primo trimestre 2009 fonte: Istat-Coeweb

Un generale calo della domanda di manodopera che condiziona pesantemente il lavoro interinale

La caduta dell’export ha comportato un drastico calo di avviamenti nei trasporti e nella logistica

Le imprese tagliano le spese per i servizi esterni con ovvie conseguenze sulla domanda di lavoro * eccettuati i servizi di ricerca, selezione e fornitura del personale (lavoro interinale)

Nel commercio le assunzioni calano molto meno della media (-9,2%) per l’inerzia nei consumi …

… ma si risparmia su alberghi e ristoranti con un conseguente calo della domanda di lavoro

 sta ancora crescendo il numero di imprese e il numero di lavoratori «minacciati» dalla crisi  fino ad ora l’elevato ricorso agli ammortizzatori sociali (Cig ordinaria e ammortizzatori in deroga) ha arginato la perdita di posti a tempo indeterminato e le mobilità collettive  il gruppo di lavoratori al momento più colpito è tuttora costituito dai dipendenti con contratto a tempo determinato  tutti i settori dell’economia locale sono colpiti duramente dalla recessione: solo il sistema agroindustriale locale ha indicatori di performance nettamente superiori alla media  il calo della domanda di lavoro non mostra ancora alcun segno di rallentamento nel secondo trimestre 2009  autorevoli istituzioni economiche prospettano deboli riprese del Pil senza crescita dell’occupazione ( jobless recovery) Alcune osservazioni conclusive

Conferenza stampa – Parma, 22 settembre 2009 Presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli Le conseguenze occupazionali della recessione in provincia di Parma Rapporto di monitoraggio n° 2 Dati congiunturali al 30 giugno 2009