STRUMENTI DI FINANZIAMENTO FINANZA AZIENDALE A.A
TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO CAPITALE NETTO CAPITALE PROPRIO AZIONI ORDINARIE FINANZ. DI V.C. E B.A WARRANTS DEBITO DEBITO BANCARIO CAMBIALI FINANZIARIE OBBLIGAZIONI DI TIPO IBRIDO OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI AZIONI PRIVILEGIATE
DIFFERENZE TRA LE DUE TIPOLOGIE-BASE CAPITALE NETTO Diritto residuale al pagamento di dividendi non deducibili fiscalmente Nessuna priorità in caso di dissesto Nessuna scadenza Controllo potenziale sul management DEBITO Diritto al pagamento di un ammontare prestabilito deducibile totalmente o parzialmente in sede fiscale Elevata priorità in caso di dissesto Scadenza determinata Nessun controllo sul management (eccetto covenant)
MUTUO E P.O. DIFFERENZE DI BASE COSTI PER L’EMISSIONE PER IL MUTUO COSTI PER LA PRATICA PER IL P.O. COSTO DEL RATING, COSTO DELLE STAMPE, ONERI BANCARI PER IL COLLOCAMENTO DURATA DI SOLITO MAGGIORE PER IL P.O RISCHIO PERCEPITO NEL P.O. IL RISCHIO È DI SOLITO RIPARTITO, QUINDI, MINORE IMPORTO NOTEVOLMENTE PIU’ ELEVATO PER IL P.O. FREQUENZA DI USO MUTUI DIVERSI POSSONO ESSERE NEGOZIATI ANCHE A DISTANZA RAVVICINATA, E’ RARISSIMO CHE SI EMETTANO P.O. A DISTANZA RAVVICINATA
NUOVI TIPI DI OBBLIGAZIONI A tasso variabile (turbolenza dei mercati) con o senza possibilità di conversione A scadenza dilazionabile (a favore dell’impresa) A tasso variabile con cup e floor (a favore dell’impresa e/o dell’obbligazionista) Con swaps (es. cambio delle obbligazioni) ed options ( a scommessa) anche combinati tra loro (a favore dell’impresa e/o dell’obbligazionista) Abbandonabili (a favore dell’obbligazionista)
NUOVI TIPI DI OBBLIGAZIONI Abbandonabili: emesse da imprese ad alto rischio finanziario. L’obbligazionista può chiedere il rimborso anche se non estratto. Clausola a favore dell’obbligazionista. Tasso relativamente più basso. Dilazionabili: l’impresa può dilazionare il rimborso con o senza interessi se si trova in difficoltà finanziarie. Clausola a favore dell’impresa. Tasso relativamente più alto
NUOVI TIPI DI OBBLIGAZIONI CON SWAP: con mercati particolarmente instabili. Può essere a favore dell’obbligazionista o dell’azienda. Dà la possibilità di cambiare le condizioni fondamentali del PO, sostituendolo con un altro. A SCOMMESSA: sviluppate particolarmente negli USA, a livello delle grandi compagnie assicurative e dei grandi produttori di materie prime. Si vincolano gli importi sia di K che del rimborso di C, al manifestarsi o meno di certi eventi. Il valore effettivamente rimborsato all’obbligazionista può divergere molto dal valore nominale.
JUNK BONDS (1) Caratteristiche: Tassi elevatissimi Alto rischio di non ottenere il rimborso del capitale Base teorica Il servizio del debito pressante spinge i manager ad ottimizzare le scelte, non esistendo un free cash-flow “cuscinetto” (Harvard), fungendo da disciplinare del management.(obbligazioni spazzatura; diverso il caso dei bonds argentini)
JUNK BONDS (2) Dopo un periodo di stasi, si sono avuti emissioni di obbligazioni vicine ad esse, nei settori dell’alta tecnologia Alcune imprese che le hanno emesse si sono trovate in situazione di quasi insolvenza
WARRANT (1) SONO ASSIMILABILI ALL’EMISSIONE DI CAPITALE PROPRIO, MA: NON DANNO DIRITTO A DIVIDENDI NON DANNO DIRITTO DI VOTO L’ACQUISTO DEL WARRANT DA’ ALL’ACQUIRENTE IL DIRITTO DI ACQUISTARE AZIONI DI NUOVE EMISSIONE AD UN PREZZO STABILITO
WARRANT (2) NATI IN GIAPPONE NELLA SECONDA META’ DEGLI ANNI ’80 ADATTI A IMPRESE CON CRESCITA TURBOLENTA MI CONVIENE ACQUISTARE QUANDO IL PREZZO DI EMISSIONE DELLE AZIONI SARA’ SUPERIORE AL PREZZO STABILITO + PREZZO DEL WARRANT SPESSO IL WARRANT VIENE RIVENDUTO (MERCATO DEI WARRANT) NON E’ UN VERO E PROPRIO SOSTITUTO DELLE AZIONI ORDINARIE, DOVREI EMETTERNE UN NUMERO TROPPO ELEVATO PUO’ VENIRE UTILIZZATO IN UN MIX DI FINANZIAMENTO
WARRANT (3) VANTAGGI PER L’AZIENDA: FINANZIAMENTO A COSTO ZERO NON ENTRANO NUOVI AZIONISTI NON C’E’ IL FENOMENO DI DILUIZIONE DEI RENDIMENTI E COLLEGATA DIMINUZIONE DEL PREZZO DELLE AZIONI EFFETTI POSITIVI SULL’IMMAGINE (VENGONO EMESSI IN PREVISIONE DI FORTE CRESCITA)
WARRANT (4) A SCADENZA DETERMINATA L’ESERCIZIO DEL WARRANT PUO’ AVVENIRE AD UNA CERTA DATA NELLA QUALE POSSO SOTTOSCRIVERE LE AZIONI. SE NON SOTTOSCRIVO, IL WARRANT SI ANNULLA PERDENDO IL SUO VALORE A SCADENZA PREFISSATA HO IL DIRITTO DI ESERCITARE IL WARRANT ENTRO UN CERTO NUMERO DI ANNI, PER TUTTE LE EMISSIONI AZIONARIE FATTE DALL’IMPRESA. IN CASO DI NON ESERCIZIO SI ANNULLA
FASI DEL DISSESTO I TENSIONE FINANZIARIA: i problemi finanziari sono percepiti solo all’interno dell’azienda (rinvio di investimenti, ecc.) In questa fase è possibile mettere in atto politiche efficaci QUASI-INSOLVENZA: si inizia a percepire qualcosa anche dall’esterno (aperture di credito sempre al max di utilizzo, pagamenti effettuati con ritardo, ecc.). Le politiche a disposizione dell’azienda diminuiscono drasticamente.
FASI DEL DISSESTO II Nel periodo di quasi-insolvenza possono operare gli acceleratori della crisi (ad es. fornitori dedicati e servizi la cui qualità può essere percepita solo a posteriori) INSOLVENZA DICHIARATA- I tempi di passaggio dalla fase precedente sono diversi per piccole, medie e grandi imprese. Per le grandissime, ammesso che l’insolvenza venga dichiarata, si arriva anche a 8-10 anni.
IBRIDI 1 AZIONI PRIVILEGIATE Remunerazione determinata Si possono cumulare dividendi non pagati senza inadempienza contrattuale Non hanno il controllo del management Il loro costo non è deducibile Non hanno scadenza In caso di dissesto vengono soddisfatte dopo i creditori, ma prima delle azioni ordinarie
IBRIDI 2 OBBLIGAZIONI COVERTIBILI ELEMENTI ESSENZIALI: Indice di conversione = numero di azioni per ogni obbligazione Valore di mercato di conversione=valore di mercato delle azioni contro cui l’obbligazione può essere scambiata Premio di conversione=valore di mercato dell’obbligazione- valore di mercato della conversione
OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI (2) INDIVIDUAZIONE DELLA COMPONENTE DI CAPITALE NETTO valore della componente di C.N.= prezzo di mercato dell’o.c. – valore della componente obbligazionaria pura
Obbligazioni convertibili: determinazione della componente obbligazionaria pura Flussi finanziari derivanti dall’obbligazione: A) interessi pagati annualmente B) rimborso del capitale a scadenza VALORE DELLA C.O.P: Valore attuale dei flussi di cassa generati dall’obbligazione scontati ad un k pari a quello relativo ad obbligazioni non convertibili con stesso livello di rischio.