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1 PRINCIPI DI GESTIONE DELLA BANCA UNA RASSEGNA DELLE POLITICHE DELLATTIVO DEL PASSIVO.

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Presentazione sul tema: "1 PRINCIPI DI GESTIONE DELLA BANCA UNA RASSEGNA DELLE POLITICHE DELLATTIVO DEL PASSIVO."— Transcript della presentazione:

1 1 PRINCIPI DI GESTIONE DELLA BANCA UNA RASSEGNA DELLE POLITICHE DELLATTIVO DEL PASSIVO

2 2 GLI OBIETTIVI DELLA LEZIONE Conoscere quali sono le aree fondamentali della gestione di una banca Approfondire il concetto di liquidità, le sue modalità di gestione e le implicazioni di redditività e di rischio Esaminare lapproccio di gestione dellattivo e capire perché è legato alla gestione del passivo Approfondire un aspetto della gestione dellattivo: la securitization dei prestiti Approfondire una operazione di provvista di fondi: le obbligazioni garantite Capire i fondamenti della gestione del capitale proprio

3 3 LA GESTIONE ATTIVO/PASSIVO Quali sono le aree fondamentali di gestione dellattivo e del passivo coerenti con lobiettivo di massimizzare i profitti? Gestione della liquidità: capacità di assolvere gli impegni senza rischi eccessivi sui prezzi Asset management: orientato a rendimenti soddisfacenti, con livelli di rischio contenuto e compatibili con il capitale proprio Liability management: provvista di fondi adeguata alle opportunità di investimento, con duration e costo compatibili Adeguatezza del capitale proprio: livello di capitalizzazione che liberi scelte strategiche e massimizzi il rendimento

4 4 LA GESTIONE ATTIVO/PASSIVO Lottimizzazione delle 4 aree è interdipendente; ad esempio: Se eccedo nella liquidità riduco il rendimento dellattivo La raccolta a vista ha costi più bassi, ma i rischi più alti.. Se ho molto capitale la solvibilità è alta ma il ROE si riduce

5 5 LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA Il livello di riserve di liquidità influenza le scelte attivo/passivo. Un esempio: ATTIVOPASSIVO Riserve 20Depositi 100 Prestiti 80Capitale 10 Titoli 10 ATTIVOPASSIVO Riserve 10Depositi 90 Prestiti 80Capitale 10 Titoli 10 La banca ha un vincolo di riserva 10% e perde 10 di depositi. Laggiustamento sarà: -depositi/-riserve PRIMA DOPO

6 6 LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA Ma se ho riserve per 10 e prestiti per 90 (riserve libere = 0), cosa succede? compro liquidità, ad esempio un debito interbancario per 9 (costo?) Liquido i titoli per 9 e porto le riserve a 9 (depositi scesi a 90) (perdite?) Mi rifinanzio presso la banca centrale per 9 (costo ?) Cedo prestiti per 9 (risconto alla banca centrale) (costo?) Costano di più le scelte di aggiustamento o la liquidità in eccesso?

7 7 ASSET MANAGEMENT I principi base dellasset management sono: ricercare rendimenti soddisfacenti minimizzare i rischi tenere liquidità adeguata Le modalità con cui operare sono principalmente: Valutare in modo efficace il rischio di credito dei prenditori di fondi; un tasso di insolvenza annuo sopra l1% è considerato eccessivo. Ridurre il rischio dellattivo attraverso la diversificazione: questa può riguardare i settori, le tipologie di operazioni, ecc. Detenere investimenti in titoli a breve che rappresentano riserve di liquidità secondaria.

8 8 ASSET MANAGEMENT Lottimizzazione del mix di attività è quindi complesso: valutazione e selezione dei rischi, diversificazione, riserve In più, il mix è ottimale in funzione di un dato mix del passivo: se la duration del passivo è molto breve, le riserve necessarie sono più alte, le scelte di scadenza dei prestiti viene condizionata, ecc.

9 9 UN APPROFONDIMENTO: LA SECURITIZATION DEI PRESTITI Loriginator trasferisce le attività a uno SPV SPV emette bonds in genere divisi in diverse classi I bonds rated, sono sottoscritti dalla banca sponsor e collocati agli investitori Asset originator/ Sponsoring Entity Portafoglio di Attività sottostanti Soggetto emittente (SPV) Mercato dei capitali 1 2 Trasferimento del rischio Liquidità e copertura

10 10 LA GESTIONE DEL PASSIVO In generale si fa riferimento alla composizione del passivo per classi di operazioni per ottimizzare il costo di raccolta e la compatibilità con lattivo Più in particolare, liability management fa riferimento ad un approccio di gestione della liquidità basato sulla provvista aggiuntiva di fondi invece che sulla liquidità in essere Lapproccio si sviluppa con il ruolo crescente dei mercati interbancari e con le forme di provvista remunerate Ne derivano strategie bancarie innovative: non più basate sul vincolo della provvista, ma orientate allo sviluppo dellattivo e alla capacità di procurarsi i fondi necessari sul mercato

11 11 IL CASO DELLE OBBLIGAZIONI GARANTITE Di recente introduzione in Italia (2007), ma importanti a livello europeo, specialmente in Germania, Spagna e Francia Strumento di raccolta assistito da garanzie Con requisiti di rischio che ne riducono il costo Rilevante per le banche che operano nei prestiti ipotecari Potenzialmente, i vantaggi ottenibili sono: Rafforzare le possibilità di provvista delle banche: strumento che ha lo scopo di ridurre i costi e equilibrare A/P Arricchire il mercato obbligazionario di titoli liquidi e a basso rischio

12 12 IL CASO DELLE OBBLIGAZIONI GARANTITE Tecnicamente si tratta di unoperazione assimilabile agli schemi di securitization, ma del tutto distinta per obiettivi e rischi: Una banca cede un portafoglio di mutui ad una società veicolo La società veicolo si finanzia con debito subordinato della banca cedente o di altra banca La banca cedente/finanziatrice emette obbligazioni Le obbligazioni sono garantite (dual-recourse bonds) Dal patrimonio di asset ceduti alla società veicolo Dalla banca, nel senso che il suo finanziamento è subordinato alle obbligazioni

13 13 UN APPROFONDMENTO: LE OBBLIGAZIONI GARANTITE (l) E un caso che fa capire il legame attivo/passivo ATTIVO PASSIVO ATTIVOPASSIVOATTIVOPASSIVO MUTUIDEBITOMUTUIDEBITO MUTUI SPV BANCA (fase 1)BANCA (fase 2) BANCA (fase 3) MUTUICREDITO CASSAOBBL. GAR CREDITO

14 14 UN APPROFONDIMENTO: LE OBBLIGAZIONI GARANTITE (ll) Il grafico precedente mostra le fasi delloperazione Fase l: la banca costituisce il veicolo (SPV) e struttura il portafoglio di mutui da cedere Fase ll: i mutui passano al SPV che li finanzia con un credito della stessa banca cedente (o altra banca); a sua volta, la banca colloca obbligazioni garantite Fase III: il passivo delle banche emittenti viene rinforzato da OG (costo più basso), con possibili effetti compensativi su altre passività

15 15 UN APPROFONDIMENTO: LE OBBLIGAZIONI GARANTITE (ll) Le obbligazioni collocate agli investitori hanno una doppia garanzia I mutui sono un patrimonio separato dedicato alle obbligazioni Il credito della banca è subordinato: rimborsabile dopo le obbligazioni I principali vantaggi per la banca Trasforma un attivo immobilizzato (mutui) in risorse impiegabili Mette nel passivo obbligazioni lunghe (+ duration) e a basso costo

16 16 UN CASO DI OBBLIGAZIONI GARANTITE

17 17 LA GESTIONE DEL CAPITALE PROPRIO Il capitale proprio ha una forte valenza strategica è sottoposto a vincoli di vigilanza prudenziale è una leva per ottimizzare il rendimento per gli azionisti è il presupposto per ampliare le scelte gestionali (dimensioni e rischi)

18 18 LA GESTIONE DEL CAPITALE PROPRIO Il rendimento per gli azionisti deriva da diverse componenti ROE = ROA x EM in cui: ROA = Utile/Attivo e EM = Attivo/Capitale Lottimizzazione del ROE, a parte il ROA che dipende dal livello di utile, può essere perseguita operando su EM Linteresse dellazionista è che EM sia al livello max, dati i vincoli Se cè spazio di manovra su EM quali politiche sono possibili? Accelerare la crescita dellattivo Ridurre il capitale (buyback) Aumentare i dividendi


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