Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori1 PSPICE – simulazione di circuiti digitali.

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Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori1 PSPICE – simulazione di circuiti digitali

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori2 Cosa è PSPICE SPICE: (Simulation Program with Integrated Circuit Emphasis) Programma di simulazione circuitale capace di eseguire analisi in continua (DC), in regime transitorio (TRAN) ed in funzione della frequenza (AC) DC: Il programma risolve il circuito e calcola le tensioni ai nodi, e le correnti per circuiti lineari e non. TRAN: calcola le tensioni di nodo come forma d’onda in funzione del tempo AC: permette di calcolare le tensioni ai nodi di un circuito lineare come numeri complessi funzione della frequenza del generatore sinusoidale applicato. PSPICE: è lo spice più popolare tra quelli in commercio per personal computer

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori3 Installazione della versione studente - libera 91pspstu.exe è il nome dell’eseguibile per installare la versione demo di PSPICE della microsim attualmente ORCAD, che trovate nel sito docenti del corso Unico problema: modificare l’associazione per i file.sch che in Windows sono file del tipo schedule ed in PSPICE sono i files degli schemi

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori4 Programmi utilizzati da PSPICE Schematics: consente di effettuare il disegno del circuito Pspice A/D: è il programma che effettua la simulazione del circuito a partire da una serie di stimoli che il circuito riceve come input Probe: consente la visualizzazione dei risultati in forma di grafico. Si può presettare in modo che parta automaticamente alla fine della simulazione Durante il corso ci occuperemo della simulazione di circuiti digitali, ossia circuiti che trattano dati espressi attraverso due soli stati possibili (1/0). Simulare un circuito vuol dire: 1. Disegnare il circuito 2. Definire gli stimoli 3. Definire il tempo della simulazione 4. Modificare i parametri 5. Avviare la simulazione 6. Analizzare i risultati

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori5 Design Manager Aprire il Design manager per definire un progetto Definire un workspace all’interno di una directory Aprire uno schematico all’interno del workspace  Tools -> schematics  Click sull’icona in alto a sinistra Creazione del file.sch

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori6 Schematic Come inserire un nuovo componente

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori7 Inserire i componenti Part Name: è la sigla del componente (es per un inverter) Library: path della libreria che contiene il componente Description search: permette la ricerca di componenti a partire dal loro nome o funzione

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori8 Un primo esempio di schematico Connessione dei componenti tramite fili: ctr+w Draw->Wire Nominare i collegamenti: Doppio click sul filo Testo sullo schematico: Ctr+t Draw->text Cancellare un componente: Click sul componente + canc

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori9 Sorgenti di stimoli al circuito (1) Timestep: definizione durata di un ciclo Command: definisce lo stato dello stimolo ad un dato tempo Tempo definito in modo assoluto (es 0s 0 – 20n 1) Tempo definito in modo relativo (+50n 0) Tempo definito in cicli (+4c 1) HI: fissa un livello logico alto LO: fissa un livello logico basso DSTM1: fissano una serie di livelli in funzione del tempo. Doppio click sul componente permette di definire gli stimoli

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori10 Sorgenti di stimoli al circuito (2) SigName=data_op7,data_op6,data_op5,data_op4,data_op3,data_op2,data_op1,data_op0 FileName= OPCODE_STIM.stm In alternativa agli stimoli visti Stim è possibile applicare gli stimoli inclusi in un file ASCII utilizzando il componente di libreria DigStim con il formato seguente che richiede di precisare Il nome del file FileName= Il nome del/dei segnali SigName= Il file può essere editato con qualsiasi editor e deve avere il formato precisato nella prossima slide. Nel file è molto semplice inserire un gran numero di comandi. Un file disegno dal nome test_FileStim.sch ed un file di comandi OPCODE_STIM.stm Sono disponibili nel sito del corso

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori11 Sorgenti di stimoli al circuito (3) SigName=data_op7,data_op6,data_op5,data_op4,data_op3,data_op2,data_op1,data_op0 FileName= OPCODE_STIM.stm * Header, containing signal names (standard comments allowed) data_op7 data_op6 data_op5 data_op4 data_op3 data_op2 data_op1 data_op0 * Beginning of the transitions - note the blank line 0n ; values are in binary 100ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori12 Come simulare il circuito Per simulare il circuito: - selezione regime transitorio nel setup, preset del passo di simulazione (es. 10ns) e della durata della simulazione (es 1000ns) - simulazione: - f11 - Analysis -> simulation - applicare i markers markers

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori13 Come visualizzare i risultati (sullo schematico) Abilita visualizzazione Sullo schematico

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori14 Utilizzo dei markers: Solo i punti del circuito definiti dai markers verranno visualizzati nel probe Avvio del probe: Analysis -> run probe f12 Come visualizzare i risultati (col probe)

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori15 Ulteriori stimoli per il circuito STIM4 Pilota 4 bit contemporaneamente

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori16 Esempio con stimolo a 4 bit Utilizza un Bus

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori17 A+B = A*B (Primo teorema di De Morgan) A*B = A+B (secondo teorema di De Morgan) Proprietà dell’algebra di Boole A*(B+C) = AB + AC (proprietà distributiva del prodotto rispetto alla somma) A+(B*C) = (A+B) *(A+C) (proprietà distributiva della somma rispetto al prodotto) A+A*B = A A*(A+B) = A (Primo teorema dell’assorbimento) A+A*B = A + B A*(A+B) = A*B (secondo teorema dell’assorbimento) Es. Y = (A+C)*(B+D) Y = A*C + B*D

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori18 Simulazione esempio precedente

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori19 Circuiti integrati Le porte logiche che abbiamo visto sono implementate fisicamente tramite circuiti integrati all’interno di contenitori Uno stesso contenitore conserva al suo interno più porte dello stesso tipo Può risultare utile quindi per motivi di spazio disponibile nelle schede elettroniche che si realizzano, realizzare le diverse funzioni logiche avendo a disposizione un solo tipo di porta logica es. Contenitore di sole porte NAND

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori20 Realizzazione di funzioni logiche con sole porte NAND

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori21 Personalizzazione del lavoro

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori22 Un’occhiata allo spazio di lavoro

Laboratorio di Architettura Degli Elaboratori23 Tracciare gli errori Occorre molta cura nel disegnare il circuito ed è preferibile usare man mano che si disegna la funzione ERC Electrical Rule Check (menù Analysis) che verifica la correttezza del circuito dal punti di vista delle connessioni, della larghezza dei bus e della consistenza dei nomi. E’ utile inoltre ripartire il disegno in blocchi funzionali omogenei e semplici e costruire la complessità a partire da blocchi elementari (approccio Top/Down o approccio Bottom/Up), come è usuale nel dominio dell’informatica Si può accedere alla diagnostica degli errori mediante la voce View Messages del menù File