Primo step Prima di iniziare il lavoro di compilazione abbiamo sottolineato che cosa sono i diritti umani e ci siamo soffermati a capire perché alcuni.

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Transcript della presentazione:

Primo step Prima di iniziare il lavoro di compilazione abbiamo sottolineato che cosa sono i diritti umani e ci siamo soffermati a capire perché alcuni diritti delle persone sono inviolabili Dividendoci in gruppo abbiamo esaminato la storia dei diritti umani Ogni gruppo ha poi riferito la propria analisi per giungere ad una discussione collettiva che è servita a focalizzare il tema del nostro lavoro (mappa concettuale)

Storia della nascita dei diritti umani Il cilindro di Ciro il Grande La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo I DIRITTI DELL’UOMO La Magna Charta Libertatum Déclaration des droits de l’homme La Costituzione degli Stati Uniti d’America (1787) e la Carta dei Diritti (1791) La petizione dei diritti La Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti

Secondo step Come appare dalla mappa, partendo dal tema, è stato percorso il cammino storico della nascita della “La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo” che rappresenta una tappa fondamentale per tutti i Paesi nella presa di coscienza della dignità della persona umana e dell’impegno per la sua salvaguardia

I DIRITTI DELL’UOMO   “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” Articolo 1 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite

Per iniziare una breve introduzione Se chiedessimo alle persone per la strada: “Che cosa sono i diritti umani?” potremmo avere molte risposte diverse. Magari elencheranno i diritti che conoscono, citeranno la libertà di parola e di fede o forse un paio di altri diritti ma pochissimi di essi conosceranno tutti i loro diritti. Non c’è dubbio che questi diritti siano importanti, ma il raggio di applicazione dei diritti umani è molto vasto. Significano potere di scelta e opportunità. Significano libertà di ottenere un lavoro, di intraprendere una carriera, di scegliersi il proprio partner e di crescere i propri figli. Includono il diritto a viaggiare in lungo e in largo, di lavorare con profitto senza essere maltrattati, senza subire abusi e senza la minaccia di un licenziamento arbitrario. Comprendono persino il diritto al tempo libero. Un diritto consiste in una libertà di qualche tipo. È qualcosa che spetta a ciascuno solo per il fatto di essere umano. I diritti umani si basano sul principio del rispetto nei confronti dell’individuo. La loro premessa fondamentale è che ogni persona è un essere morale e razionale che merita di essere trattato con dignità. Sono chiamati diritti umani perché sono universali. Mentre alcune nazioni o singoli gruppi godono di diritti specifici che si applicano esclusivamente ad essi, i diritti umani sono i diritti che appartengono ad ogni persona semplicemente perché è viva, indipendentemente da chi sia o da dove viva. In passato non c’erano diritti umani, successivamente si sviluppò l’idea che le persone dovessero avere determinate libertà. Quell’idea, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, diede alla luce il documento noto come Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed i trenta diritti che appartengono ad ognuno.

Storia della nascita dei diritti umani In origine la gente aveva diritti solo se faceva parte di un gruppo, ad esempio la famiglia. Il primo ad interessarsi dei diritti umani fu Ciro il Grande, fondatore dell’impero persiano, che nacque 590 anni prima della nascita di Cristo. La sua comparsa nella scena mondiale era attesa. Nella Bibbia si legge che Isaia aveva profetizzato la sua venuta e la realizzazione di due importanti missioni confermate anche dagli storici: la conquista di Babilonia, con il conseguente rimpatrio degli israeliti esiliati e la ricostruzione del tempio e delle mura di Gerusalemme. Ma fu la sua azione successiva a segnare veramente un passo importante per l’Uomo. Dopo aver conquistato Babilonia, Ciro il Grande, liberò gli schiavi, dichiarò che ognuno aveva il diritto di scegliere la propria religione e stabilì l’uguaglianza tra le razze. Questi ed altri decreti furono incisi su un cilindro di argilla cotta, in lingua accadica, con la scrittura cuneiforme.

Il cilindro di Ciro il Grande I decreti di Ciro in materia di diritti umani furono incisi in lingua accadica su un cilindro di creta nota oggi con il nome di Cilindro di Ciro. Quest’antica incisione è stata ora riconosciuta come il primo documento al mondo sui diritti umani. È tradotta nelle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite e le sue clausole equivalgono ai primi quattro articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

La Magna Charta Libertatum La Magna Charta Libertatum è stata interpretata come il primo documento per il riconoscimento dei diritti dei cittadini.   Tra i suoi articoli ricordiamo: il divieto per il sovrano di imporre nuove tasse ai suoi vassalli senza il permesso del consiglio comune del regno, in latino "commune consilium regni" formato da arcivescovi, abati, conti e i maggiori tra i baroni gli uomini non potevano essere imprigionati senza prima aver sostenuto un regolare processo la proporzionalità della pena rispetto al reato se il sovrano non era giusto nelle sue scelte doveva essere condannato l'integrità e libertà della Chiesa inglese

La petizione dei diritti La successiva pietra miliare registrata nel corso dell’evoluzione dei diritti umani fu la Petizione dei Diritti, creata nel 1628 dal Parlamento Inglese e inviata a Carlo I come dichiarazione delle libertà civili. La Petizione dei Diritti, promossa da Sir Edward Coke, si basava su leggi e statuti precedenti ed asseriva quattro principi: nessuna tassa poteva essere imposta senza il consenso del Parlamento nessuno poteva essere imprigionato senza una prova (una riaffermazione del diritto noto come “habeas corpus”) nessun soldato poteva essere alloggiato dalla cittadinanza la legge marziale non poteva essere usata in tempo di pace

La Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti La dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America fu un documento che segnò la nascita e l'indipendenza di tale federazione, siglato il 2 luglio 1776 e reso effettivo la sera del giovedì del 4 luglio 1776, oggi festività nazionale statunitense (giorno dell’indipendenza), al Congresso di Philadelphia. In essa, tredici colonie britanniche della costa atlantica nordamericana, dichiararono la propria indipendenza dalla madrepatria, esponendovi le motivazioni che le avevano indotte a questo atto. Essa può essere suddivisa in tre parti: una dichiarazione di principi relativa ai diritti dell'uomo e alla legittimità della rivoluzione, un elenco di specifiche accuse circostanziate nei confronti di re Giorgio III d'Inghilterra e una formale dichiarazione d'indipendenza Nella prima parte vi sono alcuni riferimenti ai principi illuministici e giusnaturalisti, tra cui il riferimento alla "legge naturale e divina" e al principio dell'uguaglianza: "Tutti gli uomini sono stati creati uguali“ e, subito dopo, il riferimento ai "diritti inalienabili". Si fa inoltre riferimento al diritto del popolo di ribellarsi all'autorità costituita teorizzato da Locke: "è diritto del popolo modificarlo o distruggerlo

La Costituzione degli Stati Uniti d’America (1787) e la Carta dei Diritti (1791) La Costituzione degli Stati Uniti d’America fu redatta a Philadelphia nell’estate del 1787 ed è la legge fondamentale del sistema di governo federale statunitense. Essa costituisce il documento che rappresenta la pietra miliare per il mondo occidentale ed è la più antica costituzione nazionale scritta che sia attualmente in uso. Definisce i principali organi di governo e le relative giurisdizioni nonché i diritti basilari dei cittadini I primi 10 emendamenti della Costituzione (chiamata la Carta dei Diritti) entrarono in vigore il 15 dicembre 1791 per limitare i poteri del governo federale statunitense e proteggere i diritti di tutti i cittadini: i residenti e i visitatori del territorio americano La Carta dei Diritti protegge la libertà di parola e di religione, il diritto di possedere e portare armi, la libertà di riunione e la libertà di petizione … la Carta dei Diritti proibisce al Congresso di promulgare leggi relative all’istituzione della religione e proibisce al governo federale di privare qualsiasi persona della propria vita, della libertà o della proprietà senza un regolare processo

La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino A seguito della Rivoluzione Francese nel 1789, la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e dei Cittadini garantiva specifiche libertà dall’oppressione come “espressione della volontà generale”. La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e dei Cittadini proclama : ai cittadini vanno garantiti i diritti di “libertà, proprietà, sicurezza, resistenza all’oppressione”. Sostiene : la necessità della legge deriva dal fatto che “i limiti nell’esercizio dei diritti naturali di ogni uomo sono esclusivamente quelli che garantiscono agli altri membri della società di poter esercitare a loro volta quegli stessi diritti”. Considera : la legge come “l’espressione della volontà generale”, volta a promuovere questa uguaglianza dei diritti e a proibire “solo azioni dannose per la società”.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo Cinquanta nazioni si sono riunite a San Francisco nel 1945 e hanno formato le Nazioni Unite per proteggere, promuovere la pace e i diritti umani. Gli stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a lavorare insieme per promuovere gli articoli sui diritti umani che, per la prima volta nella storia, erano stati riuniti e codificati in un documento unico. Di conseguenza, molti di questi diritti, in varie forme, fanno oggi parte delle leggi costituzionali delle nazioni democratiche.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è un documento firmato a Parigi il 10 dicembre 1948 e fa parte dei documenti base delle Nazioni Unite. Eleanor Roosevelt, vedova del presidente Franklin Eleanor Roosevelt, sua ispiratrice, parlò della Dichiarazione come della Magna Carta internazionale dell’intera umanità. Gli stati membri delle Nazioni Unite si impegnarono a lavorare insieme per promuovere i trenta articoli sui diritti umani che, per la prima volta nella storia, sono stati riuniti e codificati in un singolo documento. Di conseguenza, molti di questi diritti, in varie forme, fanno oggi parte delle leggi costituzionali delle nazioni democratiche. Nel preambolo e nell’Articolo 1, la Dichiarazione proclama inequivocabilmente i diritti innati di ogni essere umano: “La noncuranza e il disprezzo per i diritti umani hanno prodotto atti barbarici che hanno oltraggiato la coscienza dell’umanità e l’avvento di un mondo dove gli esseri umani possono godere di libertà di parola e credo, libertà dalla paura e dalla povertà è stata proclamata come la più elevata aspirazione della gente comune... Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.”