CLASSE QUINTA A Scuola primaria “Giovanni Pascoli” Istituto comprensivo 1 Rovigo a.s
Tutto nacque dalla nostra vivacità … verbale e cinetica e dal progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) proposto l’anno scorso proprio a noi bambini di quarta e quinta, chiedendoci di “votare’’ un rappresentante della nostra scuola. BOH! Provare a calmarci un po’e provare ad accordarci o discutere per trovare un accordo ci sembrava una MISSION IMPOSSIBLE!!! Poi, insieme a maestra Federica e a Giorgia, laureanda all’Università di Padova che ha scelto di crescere un altro po’ insieme a noi, abbiamo messo insieme “vivacità’’e “voto’’ per inventare una strategia tutta nostra per capire come poter diventare CITTADINI ATTIVI come del resto ci indica la mission della nostra scuola. Attivi lo eravamo già … cittadini … poco. Le prime volte, stare in gruppo, è stato un vero disastro, pian piano abbiamo cominciato a capire che c’è un modo per stare meglio insieme che si chiama “democrazia’’. COSE DA GRANDI! Così si sono spalancate occasioni per sperimentare insieme l’elaborazione di progetti, per prendere decisioni, per stabilire e condividere regole, per eleggere rappresentanti di gruppi, per dialogare con opinioni diverse, per creare insomma una rete di rapporti in cui ognuno era chiamato a partecipare dando ciò che sapeva fare o pensare. E hanno cominciato così a prendere corpo delle parole che abbiamo scoperto essere a fondamento della nostra Costituzione e nella nostra classe le abbiamo applicate dimostrando che vivere meglio insieme E’ POSSIBILE Fare democrazia è possibile
Imparare a studiare insieme realizzando un lavoro comune: E’ BELLO LAVORARE IN GRUPPO Ognuno mette a disposizione quello che sa e sa fare. Ci dividiamo i compiti perciò si fatica meno. Siamo contenti di rappresentare il lavoro finito perché ognuno ha fatto la sua parte per realizzarlo. Lavoriamo insieme e ci aiutiamo. ARTICOLO 3 E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
VOTO La partecipazione al CCR ci ha dato l’opportunità di confrontarci per elaborare e/o scegliere idee finalizzate a migliorare la qualità della nostra vita. Le proposte emerse sono state discusse insieme e messe ai voti. Poi, a scrutinio segreto, ognuno ha espresso il suo parere sul candidato che riteneva più rappresentativo. Giulia ora è Consigliere Comunale nella giunta del CCR della nostra città: Rovigo. Abbiamo imparato a: discutere senza litigare ascoltare gli altri rispettare il punto di vista degli altri prendere decisioni insieme
ARTICOLO 48 Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed uguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.
LIBERTÀ Volteggiano In cielo Variopinti Aquiloni Liberi Aggraziati Leggeri I Bambini Eccitati Rincorrendoli, rivelano Tanta Àllegria Non è stato facile capire, sperimentare spazi di libertà condivisi: ognuno rivendicava la propria! Ma credendo nel nostro percorso alla fine abbiamo capito che ognuno è libero di dire e fare ciò che vuole, ma non è libero di fare male agli altri né di trasgredire le regole o distruggere le cose di tutti.
ARTICOLO 13 La libertà personale è inviolabile.
La V°A è la nostra comunità. E’ il gruppo di cui facciamo parte e ne siamo membri. In quanto membri abbiamo dei diritti che devono essere rispettati dagli altri nei confronti l’uno dell’altro e dei doveri, cioè degli obblighi che ognuno deve rispettare nell’interesse di tutti. Diritti e doveri sono facce di una stessa medaglia. I doveri esistono non perché c’è qualcuno che ci vuole vietare dei comportamenti per il gusto di vietarli, ma perché, rispettando i doveri, garantiamo i diritti degli altri e anche i nostri. A scuola, ad esempio, abbiamo il dovere di rispettare le regole condivise perché queste garantiscono il rispetto dei nostri diritti a stare bene insieme e costruire la PACE
ARTICOLO 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Lavorando in cooperazione ci siamo scoperti diversi: Colore della pelle SIAMO DIVERSI PER… Carattere Sesso Tratti somatici Aspetto fisico Lingua che parliamo Gusti nel mangiare Religione che seguiamo Denaro che possediamo Modo di vestirci Cultura che abbiamo
Articolo8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Ma nei gruppi abbiamo creato spazi di dialogo per : *confrontare le idee con lo scopo di raggiungere un’ intesa *comunicare oralmente tra due o più persone *poter parlare l’un l’altro con confidenza e sincerità *discutere con persone disposte a lavorare *confrontare opinioni per chiarirci IN CHE MODO? Ascoltando quello che dicono gli altri mettendosi nei panni dell’ altro parlare con sincerità sostenere le proprie idee senza prevaricare Articolo 10 Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
APPELLO ALLA FRATELLANZA Ognuno di noi è diverso: per caratteristiche fisiche, per la lingua che parla, per età, p e r Paese di provenienza, per gusti e interessi, per capacità. Ogni persona può insegnare agli altri quello che sa e sa fare, può dare il proprio aiuto a chi è in difficoltà, può collaborare alla realizzazione di un lavoro collettivo. Per questo: crediamo che la diversità sia una ricchezza per tutti e ci impegniamo a non offendere nessuno, a essere gentili con le persone da qualunque paese provengano, a rispettarci gli uni con gli altri. DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’ UOMO Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di conoscenza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Siamo troppo diversi per vederci uguali, e così ci viene da litigare quando ognuno tiene per sé la propria diversità o ognuno vuole la stessa cosa. Ma il Piccolo Principe ci ha insegnato che le cose importanti non si vedono solo con gli occhi, ma col CUORE ! Il cuore… ecco! Ecco cosa hanno di uguale tutti i bambini! Siamo diversi ma uguali nel cuore, se ci vogliamo bene rispettiamo i diritti di ciascuno. Uguaglianza significa che i diritti sono per tutti gli uomini e non che alcuni sono più “uguali” di altri!
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Lorenzo, Giulia, Federico, Pietro, Bianca, Agnese, Alessandro, Antonio, Leonardo, Beatricie, Vittoria, Lorena, Vittoria, Alessio, Angela, Lorenzo, Giulia, Giulio, Annalisa, Marcello, Mattia, Eliot, Tommaso, Matilde, Pietro. «CONOSCERE: PER AVER MEMORIA, PER PARTECIPARE AL PRESENTE, PER APRIRSI AL FUTURO». Fabio Pinelli