Un salto nel passato: L’Antica Capua Classe 1° sez. A – Plesso Mazzini
La Storia dell’Antica Capua, l’odierna S. Maria Capua Vetere Capua fu fondata, probabilmente, intorno all’800 a.C. dagli Etruschi. Al dominio etrusco posero fine i Sanniti che invasero la città tra il 438 e il 424 a.C. Coinvolta nelle guerre sannitiche la città ottenne da Roma la «Civitas sine suffragio». Ben presto cercò di staccarsi da Roma e, durante la seconda guerra punica, accolse, dopo la vittoria di Canne (216 a.C.), Annibale, sperando in un aiuto. Ma la successiva sconfitta la trascinò nella rovina. Riconquistata dai romani fu ridotta a prefettura. Busto di Annibale
Da Capua partì nel 73 a.C. la guerra servile capeggiata da Spartaco, il gladiatore. Invece nel 59 a C. Giulio Cesare la trasformò in colonia. Durante il periodo imperiale ritrovò il suo antico splendore. Tra il 410 e il 476 fu esposta agli assalti dei barbari fino a quando nel 594 cadde in potere dei Longobardi. Nell’841 Capua fu saccheggiata dai Saraceni; così la maggior parte dei capuani si trasferì a «Casilinum», sul porto fluviale, dando origine alla nuova Capua. Nucleo originario di Casilinum
L’ ARCO DI ADRIANO L’Arco di Adriano limita il confine tra la città di Santa Maria Capua Vetere e la moderna Capua. Fu costruito verso il 130 d.C. in onore dell’imperatore Adriano. Secondo altri in onore di Traiano, l’imperatore che fece ristrutturare la via Appia. L’Arco raggiunge i 10 m. di altezza e 15 di lunghezza.
L’Anfiteatro Campano Resti del primo Anfiteatro costruito nel I sec. Vi combatté Spartaco
L’anfiteatro è sorto tra il I e il II secolo. È a pianta ellittica, l’asse maggiore misura 170 m., quella minore 140 m. Era costituito da quattro piani e raggiungeva un’altezza massima di 46 metri. I primi tre piani presentavano archi costituiti da 80 arcate, abbellite da statue; l’ultimo piano in muratura aveva delle finestre. All’interno la «cavea» poteva ospitare ben spettatori, distinta in tre ordini sociali: tribuni, senatori, magistrati e cavalieri si posizionavano in basso, le persone distinte al centro, il popolo in alto. Anfiteatro
Le donne erano collocate in una loggia, detta «cathedra». In posizione centrale, in basso, era situato il «podio», riservato alle autorità, ed era protetto da una cancellata. L’arena misura 72 x 46 metri. I sotterranei, a cui si accede attraverso delle scalinate, servivano come spogliatoi e depositi per le attrezzature degli spettacoli. Le gabbie per gli animali venivano portate solo al momento dello spettacolo. Le acque reflue convogliavano in una vasca cloaca a croce.
Il museo dei gladiatori Annesso all’anfiteatro è il Museo dei Gladiatori dove, con innovative soluzioni espositive, sono stati per la prima volta presentati al pubblico gli elementi superstiti della decorazione dell’Anfiteatro Campano.
Resti della scena della costruzione dell’anfiteatro Resti di decorazioni Corrimano delle gradinate Ricostruzioni dell’Anfiteatro Chiave d’arco rappresentante Mitreo
mitreo Dedicato al culto del dio persiano Mitra, fu costruito tra il II e il III sec. d.C. Esso è caratterizzato da un’aula sotterranea rettangolare con volta a botte, dipinta a stelle a 6 punte, verdi e rossastre, con una pavimentazione in cocciopesto. Ai lati, lungo le pareti, corrono delle piccole vasche e pozzetti per le abluzioni, su cui sedevano gli iniziati al culto e vi si appoggiavano cibi e lucerne. La parete di fondo è decorata con l’affresco del dio Mitra, raffigurato nell’atto di uccidere il toro. Nella lunetta opposta è dipinta una fanciulla, “la Notte”, che guida un cocchio trainato da due cavalli.
MUSEO Archeologico dell’antica capua Inaugurato nel 1995 espone i reperti archeologici provenienti dagli scavi effettuati nel territorio di Capua. Dall’età del Bronzo a quella del Ferro, dal periodo arcaico alla civiltà etrusca, dalle popolazioni sannitiche al periodo romano. Sono presenti statuette votive, armi, gioielli in oro, arredi tombali, vasi in bronzo, balsamari, ceramiche a figure rosse, medagliette votive…
Noi tra le antichità
S.P.Q.C. - Senatus PopulusQue Capuanus Senato e il Popolo Capuano