Corso di Diritto dell’Unione 2014-2015 Libera circolazione nel mercato unico e principio di non discriminazione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Prof. Bertolami Salvatore
Advertisements

I DIRITTI FONDAMENTALI
Il provvedimento amministrativo
LA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI SERVIZI NELLUE La Direttiva CE 2006/123 Michele Colucci Università degli Studi di Salerno.
Nascita dello straniero in Italia
Dott.ssa Silvia Marino1 Principi regolatori del mercato interno Trieste, 13 novembre 2006.
I principi costituzionali del diritto amministrativo
LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE, BENI, SERVIZI E CAPITALI
Testo unico enti locali Art. 1, d.lgs. 18 agosto 2000, n Il presente testo unico contiene i princìpi e le disposizioni in materia di ordinamento.
LAVORO IMMIGRAZIONE Ravenna - giugno 2011 le definizioni Discriminazione diretta : trattamento meno favorevole di quello riservato ad altro soggetto.
1 Intermediazioni su beni mobili Nuova disciplina I.V.A. a decorrere dal (Norme di riferimento – Artt. 7 ter lett. a) e b) e 7 septies comma 1.
Prof. Giuseppe Tinelli - Diritto Tributario
GLI ORGANI GIURISDIZIONALI DELL’UNIONE EUROPEA
IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ
Potere sostitutivo: le origini Sent. 142/1972 trasferimento delegazione …ogni distribuzione dei poteri di applicazione delle norme comunitarie che si effettui.
Poteri impliciti e art. 352 TFUE
CLASSIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’UNIONE
IL DIRITTO DI STABILIMENTO FORTE LEGAME CON LO STATO DI DESTINAZIONE
L’EVOLUZIONE DELLA TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI
Diritto dell’Unione Europea Progredito
Direttiva del Consiglio 2000/43/CE
Libertà personale – art. 13
Il principio di non discriminazione tributaria
VIII. Provvedimento Schema: 1. Norme fondamentali 2. Nozioni generali
Rapporti internazionali e fonti del diritto tributario.
La libertà di circolazione
CITTADINANZA SOCIALE E IMMIGRAZIONE. CITTADINANZA capacità di segnare la rappresentazione di sé della comunità insediata sul territorio di riferimento.
2. LO STATO E I SUOI ELEMENTI COSTITUTIVI
La libertà di movimento delle persone
LA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI
Difformità dal paradigma normativo
IL RUOLO DELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA
Rinvio pregiudiziale Proposto dal Trib. Finanziario dell’Assia
DISCRIMINAZIONE PER MOTIVI RAZZIALI, ETNICI, NAZIONALI O RELIGIOSI
Università di Pavia I DIRITTI DISCENDENTI DALLA CITTADINANZA EUROPEA DIRITTI DI VOTO NELLO STATO DI RESIDENZA PROTEZIONE DIPLOMATICA DA PARTE DI AUTORITA’
I principi di non discriminazione
Corso di Laurea Magistrale, a.a Silvia Borelli Lezione V.
Le fonti del turismo.
Corso di Laurea Magistrale, a.a Silvia Borelli Lezione VII.
Le fonti del diritto.
LA TUTELA DEI DIRITTI NELL’UNIONE EUROPEA LEZIONE 3 – 2 FEBBRAIO 2016 Dott.ssa Nicole Lazzerini Dipartimento di Scienze Giuridiche Università degli Studi.
LA TUTELA DEI DIRITTI NELL’UNIONE EUROPEA LEZIONE 4 – 3 FEBBRAIO 2016 Dott.ssa Nicole Lazzerini Dipartimento di Scienze Giuridiche Università degli Studi.
CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE a.a L’individuazione della legge applicabile (II)
CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE a.a L’individuazione della legge applicabile.
CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE a.a (6) La legge applicabile alle obbligazioni contrattuali: il regolamento 593/2008 (Roma.
CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE a.a (7) La legge applicabile alle obbligazioni contrattuali: il regolamento 593/2008 (Roma.
CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE a.a (8) La legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali.
Corso di Diritto UE Il diritto dell’Unione e i soggetti degli ordinamenti interni (I)
Analisi dell’attuale assetto del sistema pensionistico in rapporto alla tutela ex art. 38 Cost Analisi della struttura del sistema previdenziale pensionistico.
Diritto internazionale privato e dei contratti -prof. Sara Tonolo – - Gorizia, 13 novembre
Diritto Pubblico dell ’ Economia Lezione V e VI La costituzione economica italiana Prof. Anna Ciammariconi.
Il principio di uguaglianza. Aspetti del principio di uguaglianza - Art. 3 1° co. Principio di uguaglianza in senso formale 2° co. Principio di uguaglianza.
Funzioni Sindacato di costituzionalità su leggi ed atti aventi forza di legge di Stato e Regioni Conflitti di attribuzione Accuse contro il Capo dello.
Cittadinanza italiana Costituzione/legge (a. 22 cost.; l. 91/92) Presupposto per godimento diritti (politici… ma non solo) Acquisto: AUTOMATICO : {ius.
Diritto privato Adempimento del rapporto obbligatorio.
Il mercato interno e la tutela della concorrenza nell’ordinamento dell’UE I principi.
Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria Corso di Diritto dei mercati agroalimentari Docente titolare: Dott. Roberto.
Diritto internazionale privato e dei contratti -prof. Sara Tonolo – - Gorizia 9 novembre II parte- 1.
Corso Diritto UE (8) L’ordinamento della UE: Il sistema delle fonti (II)
Corso Diritto UE (6) Le procedure decisionali: La individuazione della corretta base giuridica.
SPL e regioni (giurisprudenza costituzionale) novembre 2011 Corso di Diritto delle Public Utilities e Diritto Sanitario (prof. P. Milazzo) Lezione n. 11.
Le imprese pubbliche Storicamente si sono registrati nel nostro Paese tre modelli di intervento dello Stato nell'esercizio dell'attività economica: enti.
Paloma Biglino Campos Catedrática de Derecho Constitucional Universidad de Valladolid Principio di proporzionalità e intervento del legislatore nella selezione.
Libera circolazione e diritti sociali: le nuove sfide della cittadinanza europea. Maria Cristina Marchetti.
L’EVOLUZIONE DELLA TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI
Diritto internazionale privato e dei contratti -prof. Sara Tonolo – - 9 novembre 2015– 1.
CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE a.a (9) Competenza giurisdizionale e regolamento Bruxelles I e I bis.
Diritto internazionale e diritto interno
Corso di Diritto dell’Unione (14) Mercato unico - Libera circolazione - Principio di non discriminazione.
Corso di Diritto dell’Unione
Transcript della presentazione:

Corso di Diritto dell’Unione Libera circolazione nel mercato unico e principio di non discriminazione

Il ruolo del principio della non- discriminazione Presenza (esplicita o implicita) in tutte le norme sulla libera circolazione La discriminazione come ostacolo maggiore per l’unificazione dei mercati

I vari criteri di discriminazione vietati In base alla nazionalità libera circolazione dei cittadini (art. 18 TFUE) e dei lavoratori (art. 45.2) Diritto di stabilimento (art e 2) Libera prestazione dei servizi (art. 56, I co., e 57, II co.)

segue In base all’origine o alla destinazione delle merci (artt. 30, 34 e 35; v. anche art. 36, ultima frase) In base all’origine o luogo di collocamento dei capitali (art. 63)

I vari tipi di discriminazione Discriminazioni dirette o palesi Discriminazioni indirette o occulte Discriminazioni formali e discriminazioni materiali

Il caso Sotgiu (p. 30) “il principio di parità di trattamento, enunciato sia nel Trattato, sia nel regolamento n. 1612/68, vieta non soltanto le discriminazioni palesi in base alla cittadinanza, ma altresì qualsiasi discriminazione dissimulata che, pur fondandosi su altri criteri, pervenga al medesimo risultato. Una simile interpretazione, necessaria a garantire l'efficacia di uno dei principi basilari della Comunità, è espressamente riconosciuta nel preambolo (5 o considerando) del regolamento n. 1612/68, in cui si legge che la parità di trattamento dei lavoratori deve essere assicurata di diritto e di fatto'. Non è quindi escluso che i criteri basati sul luogo di origine o sulla residenza di un lavoratore possano, in determinate circostanze, avere gli stessi effetti pratici della discriminazione proibita dal Trattato e dal regolamento n. 1612/68”.

La giustificazione:Il caso Gottwald Una legislazione come quella austriaca costituisce una tipica discriminazione indiretta: infatti si tratta di “una misura che preved[e] una distinzione basata sul criterio del domicilio o della residenza” e, come la giurisprudenza ha affermato in varie occasioni “tale criterio rischia di operare principalmente a danno dei cittadini di altri Stati membri, considerato che il più delle volte le persone che non hanno il domicilio nel territorio dello Stato sono, al pari di quelle ivi non residenti, cittadini stranieri”.

segue La Corte tuttavia ricorda che “una siffatta disparità di trattamento può [….] essere giustificata, sotto il profilo del diritto comunitario, solo se basata su considerazioni oggettive, indipendenti dalla nazionalità delle persone interessate e adeguatamente commisurate allo scopo legittimamente perseguito dall’ordinamento nazionale”. Nella specie la Corte giudica che “tanto la promozione della mobilità e dell’integrazione delle persone portatrici di handicap, quanto la volontà di garantire l’esistenza di un certo rapporto di collegamento tra la società dello Stato membro interessato e il beneficiario di una prestazione quale quella oggetto della causa principale” sono motivi idonei a giustificare la disparità di trattamento, a condizione tuttavia che sia rispettato il principio di proporzionalità rispetto agli scopi di interesse generale perseguiti

Il caso Garcia Avello “il divieto di discriminazione impone di non trattare situazioni analoghe in maniera differente e situazioni diverse in maniera uguale”. un “trattamento del genere potrebbe essere giustificato solo se fondato su considerazioni oggettive, indipendenti dalla cittadinanza delle persone interessate, e adeguatamente commisurate allo scopo legittimamente perseguito”

Test per le discriminazioni indirette in primo luogo se vi è trattamento differenziato; in secondo luogo se le situazioni trattate differentemente sono simili o comparabili; in terzo luogo se la differenziazione di trattamento è giustificata da motivi obiettivi di interesse generale; in quarto luogo se è rispettato il principio di proporzionalità

segue “[c]ontrariamente alle persone che posseggono unicamente la cittadinanza belga, i cittadini belgi che abbiano anche la cittadinanza spagnola portano cognomi diversi sotto il profilo dei due sistemi giuridici interessati” “una simile situazione di diversità di cognomi è tale da generare per gli interessati seri inconvenienti di ordine tanto professionale quanto privato”

Libera circolazione e normative indistintamente applicabili Il caso Cassis de Dijon e gli ostacoli tecnici agli scambi (pag. 67) Estensione alle altre libertà di circolazione Es. il caso Webb (pag. 184) L’approccio globale

segue: Il test: in primo luogo se la normativa è indistintamente applicabile; in secondo luogo se costituisce un ostacolo alla libera circolazione; in terzo luogo se l’ostacolo può essere giustificato da un motivo superiore di interesse pubblico o generale; in quarto luogo se l’ostacolo rispetta il principio di proporzionalità.

Situazioni puramente interne Definizione Il “trattamento delle situazioni puramente interne” “le norme del Trattato in materia di libera circolazione delle persone e gli atti adottati in esecuzione di queste ultime non possono essere applicati ad attività le quali non presentino nessun elemento di collegamento con una qualsivoglia situazione prevista dal diritto comunitario ed i cui elementi rilevanti rimangano confinati, nel loro insieme, all’interno di un unico Stato membro” (sentenza Gouvernement de la Communauté française p. 37)

Le discriminazioni alla rovescia Fenomeno e problemi Soluzioni per attenuare i problemi

segue La Corte non si dichiara incompetente “una soluzione può tuttavia risultare utile al giudice del rinvio, in particolare nell’ipotesi in cui il suo diritto nazionale imponga, in un procedimento come quello in esame, di far beneficiare un cittadino [nazionale] degli stessi diritti di cui godrebbe, in base al diritto comunitario, un cittadino di un altro Stato membro nella medesima situazione” (sentenza Servizi ausiliari Dottori commercialisti pag. 39)

segue Assimilazione del cittadino allo straniero Lavoro all’estero (Singh, Metok) Studi del cittadino all’estero (casi D’Hoop e Angonese) Caso Capenter “rientrano nella nozione di prestazione di servizi ai sensi dell'art. 49 CE [ora art. 56 TFUE], sia se il prestatore si reca, a tale fine, nello Stato membro del destinatario, sia se fornisce i servizi transfrontalieri senza spostarsi dallo Stato membro in cui è stabilito” e cioè “a destinatari stabiliti in un altro Stato membro”

Il caso Ruiz Zambrano situazioni in cui sono in gioco “provvedimenti nazionali che abbiano l’effetto di privare i cittadini dell’Unione del godimento reale ed effettivo dei diritti attribuiti dal loro status di cittadini dell’Unione”

segue “un divieto di soggiorno di tal genere porterà alla conseguenza che tali figli, cittadini dell’Unione, si troveranno costretti ad abbandonare il territorio dell’Unione per accompagnare i loro genitori. Parimenti, qualora a una tale persona non venga rilasciato un permesso di lavoro, quest’ultima rischia di non disporre dei mezzi necessari a far fronte alle proprie esigenze e a quelle della sua famiglia, circostanza che porterebbe parimenti alla conseguenza che i suoi figli, cittadini dell’Unione, si troverebbero costretti ad abbandonare il territorio di quest’ultima. Ciò posto, detti cittadini dell’Unione si troverebbero, di fatto, nell’impossibilità di godere realmente dei diritti attribuiti dallo status di cittadino dell’Unione.”