Agrimensura AGRIMENSURA significa, alla lettera, «misura dei campi», ma in pratica, con tale termine, s'intende quella branca elementare della topografia che si occupa del rilevamento e della misurazione degli « elementi geometrici» di un terreno o di una superficie agraria : area, perimetro, lunghezza di confini o parte di essi, distanze fra confini e sui confini, divisione di terreni, tracciamento di strade poderali, fossi e scoline, piantagioni ecc. Detti elementi possono essere rilevati o misurati con determinati attrezzi e strumenti, le cui caratteristiche ed il cui uso saranno illustrati di seguito.
Ma che cos'è una superficie agraria? Con tale nome si indica la proiezione della superficie effettiva di un terreno su di un piano orizzontale. Pertanto, se un terreno è pianeggiante, la sua superficie agraria si identifica con quella effettiva, ma, se si trova in pendio, la sua superficie agraria è inferiore a quella effettiva, perché corrispondente all'area della sua proiezione orizzontale (fig. 35). Il lato obliquo c, proiettato sull'orizzontale b del piano P, è più lungo di esso, poiché costituisce l'ipotenusa del triangolo rettangolo avente i lati b h c.
Così pure la superficie agraria di una collina di forma conica non è la superficie laterale del cono, ma la sua superficie di base, come se si vedesse dall'alto di un elicottero o di un aeroplano. Basta osservare la foto scattata verticalmente da un aereo per convincersene; ogni elemento topografico risulta come schiacciato al suolo: si vedono cioè soltanto i tetti delle case e le chiome degli alberi e non si notano le pendenze. Quando l'agrimensura si occupa della misurazione delle differenze di altitudine, quota o livello fra due o più punti di un terreno in pendio o fra i suoi elementi geometrici, si dice più propriamente altimetria
Le misure agrarie In agrimensura si usano unità di misura lineari (per le lunghezze o distanze) e di superficie (per le aree). Quelle lineari si riferiscono al sistema metrico decimale, che ha, come misura base, il metro con i suoi multipli (decametro, ettometro, chilometro) ed i suoi sottomultipli (decimetro, centimetro, millimetro). Le misure di superficie derivano, ovviamente, da quelle lineari (metro quadrato, decametro quadrato ecc.), ma per le superfici agrarie prendono i seguenti nomi: a) centiara (abbrev. ca) =1 metro quadrato, cioè praticamente una porzione quadrata di terreno avente i lati di 1 metro; b) ara (abbrev. a) =100 metri quadrati, cioè praticamente una porzione quadrata di terreno avente i lati di 10 metri; c) ettaro (abbrev. ha) =10.000 metri quadrati, cioè praticamente una porzione quadrata di terreno avente i lati di 100 metri di lunghezza.
Per es. , la superficie di un terreno di mq 218 Per es., la superficie di un terreno di mq 218.350 corrisponde ad ettari 21, are83, centiare 50 e si scrive correttamente: ha. 21.83.50, ponendo un punto ogni due cifre a partire da destra. Infatti, trattandosi di misure di superficie, le tre unità di misura stanno fra loro nel rapporto di 1 a 100: Spesso nella pratica agricola comune si usano, ancora oggi, «antiche misure agrarie locali» per una tradizione cara al cuore dei nostri agricoltori. Riteniamo quindi utile riportare, nella tabella che segue, le antiche misure in uso nel territorio con l'equivalenza in are.
Angolo Si definisce angolo ciascuna delle parti in cui il piano resta diviso da due semirette aventi la stessa origine.