4. Controllo Giulio Vidotto Raffaele Cioffi
Indice: 4.1 Strategie generali 4.2 Strategie specifiche 4.3 Ripetizione 4.4 Metodi per aumentare la validità
Definiremo il controllo come qualsiasi mezzo impiegato per eliminare le possibili minacce alla validità di una ricerca. In psicologia il concetto di controllo è usato in due modi. Il significato fondamentale del termine è quello di fornire un punto di paragone fisso con cui confrontare l'effetto di una particolare variabile indipendente.
In oltre, se due condizioni sperimentali differiscono solo per una variabile indipendente, qualsiasi differenza che compaia fra le due condizioni a seguito del trattamento può essere attribuita all'azione di quella variabile. Tutte le altre spiegazioni sono eliminate dall'esistenza di una seconda condizione di controllo
4.1 Strategie Generali Controllo nel laboratorio In genere si preferisce la ricerca in laboratorio alla ricerca sul campo. La ragione è semplice ed è connessa al laboratorio come tale. Fondamentalmente un laboratorio scientifico è un luogo organizzato per permettere il controllo più adeguato delle variabili di interesse in quella particolare ricerca.
La ricerca sul campo è giustificata quando problemi etici o pratici impediscono di controllare le variabili, come generalmente si fa in un esperimento di laboratorio. La ricerca di laboratorio continua ad essere ideale semplicemente perché è ideale avere il massimo controllo compatibile con la natura del problema.
Situazione di ricerca come preparazione Il significato di un preparato è noto a chiunque abbia studiato biologia. Il concetto di preparato non è altrettanto familiare in psicologia e nelle scienze sociali in genere, tuttavia uno degli scopi del ricercatore è di trovare il preparato più indicato per studiare un dato problema.
Strumentazione della risposta come controllo Un altro importante mezzo per accrescere la sensibilità della ricerca è quello di migliorare la misurazione del comportamento in esame. Una caratteristica di un buon strumento di misura è di estrarre la risposta dall'insieme delle osservazioni casuali rendendo così la misura attendibile.
Quindi possiamo definire oggettiva la misura del comportamento, ottemperando all'esigenza di quella concordanza tra gli osservatori, che è necessaria alla scienza. Pertanto, persino la misura di uno stato soggettivo come la gradevolezza di un odore, può essere considerata oggettiva se la strumentazione della risposta è adeguata.
4.2 Strategie specifiche Soggetti come controllo di loro stessi Una delle tecniche più efficaci di controllo è di far sì che ciascun soggetto sia sottoposto a ciascuna delle condizioni in un esperimento. In questo modo la variabilità dovuta alle differenze tra soggetti è di molto ridotta.
Assegnazione casuale L'assegnazione casuale dei soggetti alle varie condizioni è un altro potente metodo di controllo. Il termine assegnazione casuale è usato in senso specifico per indicare che ciascun soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato ad ogni condizione.
Il vantaggio della assegnazione casuale dei soggetti alle varie condizioni è che se l'assegnazione è veramente casuale, la confusione fra le variabili legate al soggetto e la variabile sperimentale può essere solo casuale.
Pareggiamento Talvolta è possibile migliorare la precisione dell'esperimento pareggiando, rispetto ad un criterio preliminare, i soggetti prima di assegnarli alle varie condizioni. Quando i soggetti differiscono fra di loro rispetto ad una variabile indipendente che può influenzare sicuramente o probabilmente la variabile dipendente in esame, il pareggiamento può essere necessario.
Il primo requisito per procedere al pareggiamento è il forte sospetto che vi sia una variabile importante rispetto alla quale i soggetti differiscano, e che sia possibile controllare la differenza con il pareggiamento. Inoltre dovete essere convinti che vi sia una correlazione sostanziale fra la variabile richiedente il pareggiamento e la variabile dipendente. Una seconda condizione necessaria per giustificare il pareggiamento è che sia possibile esaminare i soggetti prima di assegnarli alle varie condizioni.
Introduzione di variabili di disturbo nell'esperimento Un altro modo di agire su variabili che non possono essere facilmente eliminate dall'esperimento è quello di progettare l'esperimento stesso in modo che queste variabili di disturbo divengano variabili indipendenti dello studio.
Controllo statistico In senso lato controllo statistico è sinonimo di statistica inferenziale, la branca della statistica che riguarda le decisioni da prendere in caso di incertezza. Nel senso più stretto il controllo statistico riguarda i mezzi con cui si pareggiano sulla carta i soggetti quando non si può farlo di fatto.
4.3 Ripetizione Un metodo di controllo raramente descritto come tale è la ripetizione, il cui scopo è quello di vedere se eseguendo un esperimento per la seconda volta si ottengono gli stessi risultati. Si distinguono comunemente due tipi di ripetizioni: quelle dirette e quelle sistematiche.
Ripetizione diretta La ripetizione diretta si ha quando qualcuno essenzialmente rifà lo stesso esperimento nel tentativo di ottenere gli stessi risultati. La ripetizione sistematica si ha quando il Ricercatore B dice: «Se la teoria di A è esatta dovrebbero avvenire i seguenti eventi». Quindi B esegue un esperimento diverso da quello di A ma basato su di esso. Se i risultati e la teoria di A sono esatti, B dovrebbe trovare un certo risultato.
Ripetizione sistematica La ripetizione sistematica è il modo solito di rifare gli esperimenti. Il Ricercatore B fa un esperimento simile a quello di A ma con diversi tipi di soggetti o con differenti valori dello stimolo o usando diverse definizioni operative dei concetti teorici. Tutti questi approcci sono considerati aspetti diversi di una ripetizione sistematica.
Se i risultati sono conformi a quelli di A, l'esperimento di A è confermato da quello di B. Notate che la ripetizione sistematica vaglia la validità esterna usando differenti soggetti, specie o situazioni. La validità di costrutto viene vagliata quando si usano definizioni operative diverse dai concetti teorici. La validità statistica viene vagliata in tutte le ripetizioni, sia dirette che sistematiche.
4.4 Metodi per aumentare la Validità Validità Interna Effetti della Storia a) Controllo della costanza b) Randomizzazione della situazione sperimentale c) Unica sessione e stessa situazione d) Riduzione dell’intervallo di tempo fra le prove
Maturazione Uso di misure ripetute ad intervalli costanti e un gruppo di controllo Effetto delle prove a) Eliminazione del pre-test b) Il pre-test come evento ordinario c) Uso del disegno di Solomon Regressione Statistica Gruppo di controllo
Strumentazione a) Simultaneità delle osservazioni b) Stessi strumenti c) Stesse osservatori Selezione Bilanciamento Mortalità Prove ravvicinate nel tempo
Validità Esterna Misurazioni non intrusive Raccolta dati prima che i soggetti si accorgano che il lavoro è iniziato Non indicare il vero motivo della ricerca La ricerca in situazioni naturali Aumentare complessità dei disegni Controllare gli effetti del pre-test Evitare gli artefatti di laboratorio
Validità di costrutto Definizione chiara del costrutto Raccogliere più osservazioni possibili Raccolta dati convergenti e divergenti Condurre interviste ai soggetti dopo averli sottoposti alla variabili indipendente Stabilire indicatori comportamentali
Validità statistica Aumentare il livello di significatività Aumentare la grandezza dell’effetto elevando l’intervallo tra i valori della variabile Riduzione dell’errore casuale