18/01/2009 Incontro di spiritualità per famiglie Raffaella e Gabriele Benatti
PARTE : 1 - Apparteniamo al creato Domande: “Ciascuno faccia la parte che gli spetta e non indugi “ (Benedetto XVI, Messaggio 01/01/09): 1.Qual’è la nostra parte ? Ci comportiamo nel mondo come se ci muovessimo nel nostro appartamento o nel giardino di casa nostra? 2.Scaviamo nella nostra vita per accoglierne la bellezza : raccontiamoci gli episodi e le immagini più significative. 3.Il Papa ci sollecita a cambiare lo stile di vita : la comunità cristiana non mancherà pertanto di assicurare alla famiglia umana il proprio sostegno negli slanci di solidarietà creativa non solo per elargire il superfluo ma soprattutto per cambiare gli stili di vita Come possiamo diventare più rispettosi del progetto di Dio sul creato ? 4. “Senza perdono non c’è avvenire per la società “. (Lettera di Taizè, 2009) : abbiamo rancori nascosti?
PARTE : 2 - Viviamo la nostra identità di Famiglia Domande: 1. Quali sono i valori per i quali non siamo disposti a recedere nella ricerca della nostra identità di famiglia? 2.Condividiamo le stesse priorità come sposi e genitori ? 3.Come mediare tra le richieste del mondo il raggiungimento dei nostri obiettivi in ordine all’educare i figli a essere e diventare una nuova famiglia cristiana ? 4.Ogni famiglia ha una sua liturgia quotidiana : quali sono i nostri “santuari” domestici ?
PARTE : 3 - Siamo una sola carne Domande : 1.L’altro si sente mia proprietà o appartenente alla nostra coppia ( vivere la castità) ? 2.In che cosa l’essere sposati ci ha aiutato a migliorare dal giorno del nostro matrimonio e in quale aspetto pensavamo di sentirci meno soli ? 3.Che cosa possiamo inventarci per rendere più solida la nostra nuova identità di coppia? 4.A che punto è la nostra intimità spirituale ? riusciamo a comunicarci le nostre personali esperienze di Dio e a godere insieme della Sua presenza ?
PARTE: 4 - Abbiamo un cuor solo e un anima sola. Domande: 1.“Se Dio è in noi, egli è anche davanti a noi”. ( Lettera di Taizè, 2008). Dio ci accetta tali e quali siamo, ma anche ci fa uscire da noi stessi. Viene talvolta a turbare la nostra esistenza, sconvolgendo i nostri piani ed i nostri progetti : Gli permettiamo di lasciarci sconvolgere ? 2. “Quanti sperano nel Signore riacquistano la forza, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi” ( Is. 40,31). Abbiamo il coraggio di superare i conflitti e le tensioni anche all’interno della Comunità ecclesiale ? 3. Nella vita parrocchiale osiamo creare anche partendo da ciò che non è perfetto? 4.In tutti noi c’è il desiderio di un assoluto verso il quale tendiamo con tutto il nostro essere, corpo, anima, intelligenza. Queste aspirazioni, le sentiamo speso come delle mancanze o come un vuoto: che cosa mi viene richiesto di superare per rimanere in comunione con la Chiesa?
COME IL PADRE HA MANDATO ME, COSÌ IO HO MANDO VOI. Gv 17… 6 14