Osservatorio sulle imprese femminili in provincia di Firenze - primo trimestre 2015 Firenze, Giugno 2015

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Osservatorio sulle imprese femminili in provincia di Firenze - primo trimestre 2015 Firenze, Giugno 2015

Dinamica delle imprese femminili in Italia Firenze cresce, ma ancora permane il divario, in termini di peso %, rispetto a Toscana e Centro Italia, dove la quota di imprenditoria femminile si attesta decisamente oltre il 22% fino a sfiorare il 23. La Toscana si caratterizza anche per la crescita di nuove realtà imprenditoriali di genere (2.559). Dal confronto annuale (adesso possibile dopo il cambio di algoritmo di calcolo per le società di persone avvenuto a inizio 2014) emerge una crescita della base imprenditoriale che contrasta con la stazionarietà del totale delle imprese attive e che denota, quindi, il contributo all’espansione della platea imprenditoriale apportata dall’imprenditoria femminile.

Dinamica delle imprese femminili fiorentine Alla fine del 1° trimestre 2015 le imprese femminili registrate presso il Registro delle Imprese di Firenze sono , (il 20,9% delle imprese registrate in provincia di Firenze). Il peso dell’imprenditoria femminile è lievemente maggiore nel caso delle imprese attive (21,5%). Nei primi tre mesi dell’anno il numero di imprese femminili si è mantenuto stazionario, ma si registra un incremento di oltre trecento unità rispetto al dato di Marzo 2014 ( da ). Il saldo trimestrale denuncia un lieve sbilanciamento a favore delle chiusure, che si materializza in un tasso di sviluppo negativo dello 0,2%; ilcontributo dell’imprenditoria femminile alla crescita del sistema imprenditoriale è stimabile attraverso la quota di neoimprese femminili sul totale delle nuove imprese (28,5%).

La componente femminile nel mercato del lavoro La partecipazione femminile al mercato del lavoro locale è abbastanza sostenuta (le donne occupate incidono – a fine anno – per il 47,1%), mentre il tasso di occupazione è tornato a consolidarsi, nell’ultimo biennio, stabilmente sopra al 60%. L’aumento della partecipazione al mercato del lavoro, con un tasso di attività che è balzato nel 2014 (complice anche una revisione nel processo di produzione dei dati) al 70,6% manifesta sia la volontà delle donne di prendere parte alle dinamiche economiche, sia la necessità di integrare redditi familiari in sofferenza o insufficienti a causa delle avverse condizioni economiche.

La distribuzione settoriale A marzo 2015 le imprese femminili attive sono (stazionarie rispetto alla fine del 2014, ma in crescita di 1,6pp sui dodici mesi). Nel dettaglio dei singoli settori di attività, quasi tutti beneficiano della crescita numerica dell’universo imprenditoriale femminile, soprattutto le attività di servizi, mentre ne perde alcune l’agricoltura, che rimane comunque uno dei settori «tipici» dell’imprenditoria femminile. In termini di composizione percentuale poche le variazioni; permangono dominanti le attività agricole e le attività dei servizi, a scapito soprattutto delle componenti industriali-produttive. Come si vede, i profili merceologici dei diversi ‘tipi’ di imprese, divergono, talvolta in maniera molto evidente e marcata.

La distribuzione per forma giuridica Tra le imprese femminili prevale la ditta individuale con circa il 58%, ma, diversamente ad esempio dalle imprese straniere e giovanili, si registra una robusta presenza di strutture societarie. Rispetto al totale delle imprese emerge quindi una netta, ma non enorme, distanza nei profilo distributivo che denota un buon grado di evoluzione dell’imprenditoria di genere, non limitata all’imprenditoria individuale.

La distribuzione territoriale Le imprese femminili tendono a distribuirsi, sul territorio provinciale, in modo simile al totale delle imprese e senza particolari differenze tra aree. Nell’area urbana fiorentina si trovano il 59,7% delle imprese femminili. Il 20,7% hanno la propria sede nell’altra area urbana locale, quella Empolese-Valdelsa; le restanti imprese si suddividono tra Mugello-Val di Sieve (9.4%), Chianti (5,8%) e Valdarno Superiore (4,4%).

La distribuzione per comune in provincia di Firenze In valori assoluti il maggior numero di imprese femminili si trovano nei principali comuni delle aree urbane metropolitana ed empolese, con la sola eccezione del comune di Figline-Incisa Nella «fascia centrale» gli altri comuni, mentre quelli più piccoli e più ruralizzati sono anche quelli dove la presenza di imprese di genere appare veramente esigua.

Imprese femminili per grado di partecipazione L’imprenditoria femminile fiorentina si caratterizza, in modo simile a quanto si verifica in tutta la regione e in Italia, per una schiacciante maggioranza di imprese a presenza esclusivamente di genere (80,4%), quota però inferiore a 4p.p. rispetto al dato medio nazionale, che permette alle altre forme miste (forte e maggioritaria) di spuntare quote leggermente più alte. Da notare come, in confronto alle imprese giovanili e alle imprese straniere, dove il tasso di imprese a presenza esclusiva – rispettivamente – di giovani e stranieri si aggira al 90%(sino al 96% nel caso degli stranieri) quelle femminili tendano ad essere più miste.

Altri aspetti dell’imprenditoria femminile L’imprenditoria femminile fiorentina si caratterizza per una presenza rilevante di imprese artigiane e imprese straniere; in entrambi i casi, le percentuali (25,8 e 19,1%) sono più alte dei corrispondenti dati riferiti alla Toscana e all’Italia. Invece, anche tra le imprese femminili, la rappresentanza delle imprese a maggioranza under 35 (11%) è lievemente al di sotto delle quote riferite a Toscana (11,2%) e Italia (12,5%).

Le cariche femminili A fine anno, in provincia di Firenze, le cariche e qualifiche ricoperte dalle donne sono il 26,8, concentrati soprattutto nelle «qualifiche». Tra i ruoli più diffusi quali quelli di socio, titolarità di impresa individuale e proprietà di azioni o quote. RIferimenti U.O. STATISTICA E STUDI TEL – 214.