Lezione n° 8 - Matrice di base. - Soluzioni di base ammissibili. - Relazione tra vertici di un poliedro e soluzioni basiche. - Teorema fondamentale della.

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Lezione n° 8 - Matrice di base. - Soluzioni di base ammissibili. - Relazione tra vertici di un poliedro e soluzioni basiche. - Teorema fondamentale della PL. Lezioni di Ricerca Operativa Corso di Laurea in Informatica Università di Salerno Prof. Cerulli – Dott. Carrabs

Soluzione Algebrica dei problemi di PL Consideriamo un problema di PL in Forma Standard Poiché m=rango(A) ed m<n, si può partizionare A come A=[ A B | A N ] dove:  A B è una matrice non singolare mxm (det(A B )  0) o A N è una matrice mx(n-m)

La matrice A B è composta da m colonne linearmente indipendenti di A. Tali colonne (viste come vettori) sono quindi una base nello spazio vettoriale ad m dimensioni delle colonne di A. La matrice A B è detta Matrice di Base (Base) In corrispondenza di una scelta di A B ed A N si può partizionare anche il vettore delle x: x B è detto Vettore delle Variabili in Base (Vettore di Base) x N è detto Vettore delle Variabili fuori Base

Un esempio:

Il sistema di equazioni lineari Ax=b si può riscrivere come Una soluzione del sistema di equazioni (1) corrisponde a determinare il valore per m variabili (x B ) avendo fissato arbitrariamente il valore per le restanti n-m variabili (x N ) A B x B + A N x N = b  A B x B = b - A N x N  x B = A -1 B b - A -1 B A N x N

Una scelta particolarmente importante è porre x N =0 da cui si ottiene Soluzione di Base Se si ottiene una Soluzione di Base Ammissibile.

Le soluzioni di base sono importanti poichè vale il seguente teorema: 3. Teorema (no dim.) Dato X={x: Ax=b, x  0} insieme convesso, dove A è una matrice mxn di rango m con m<n, x e è un punto estremo di X se e solo se x e è una soluzione di base ammissibile.

Un esempio:

(1) (2) (3) X P1P1 P2P2 P3P3 P4P4 Z =0Z =7.75 Ottimo

Trasformazione dei problemi in forma standard.  Vincoli  Si introducono variabili ausiliarie positive dette Variabili di Slack (scarto):  Vincoli  Si introducono variabili ausiliarie positive dette Variabili di Surplus (eccedenza):

ê Variabili non vincolate in segno (variabili libere) Si sostituisce la variabile libera con due variabili ausiliarie positive (il problema diventa ad n+1 variabili): ê Termini noti dei vincoli negativi Si moltiplicano entrambe i membri per -1 e si cambia il verso della disuguaglianza ê Problema di massimo Si trasforma il problema in minimo moltiplicando per - 1 la funzione obiettivo.

Il problema trasformato in forma standard 

l Il massimo numero di possibili basi corrisponde al numero di possibili estrazioni di m colonne su n colonne di A: Nell’esempio l In generale, non tutte le possibili sottomatrici mxm sono non-singolari (quindi invertibili). Inoltre, non tutte le matrici di base danno luogo a soluzioni ammissibili (ossia, con tutte le componenti positive). l Per questo motivo il numero delle possibili combinazioni corrisponde ad un limite superiore.

Nell’esempio solo 6 combinazioni danno luogo a basi ammissibili, vediamo quali: …

P1P1 P2P2 P3P3 P4P4 X (3) (2) (1)

P1P1 P2P2 P3P3 P4P4 X (3) (2) (1)

(soluzioni degeneri) P1P1 P2P2 P3P3 P4P4 X (3) (2) (1)

l La ricerca delle soluzioni di un problema di PL si può effettuare esaminando solamente un numero finito di soluzioni corrispondenti alle soluzioni di base associate al poliedro dei vincoli. l A ciascuna matrice di base B (ammissibile) corrisponde una sola soluzione di base (ammissibile). l Viceversa, ad una soluzione di base (ammissibile) possono corrispondere più matrici di base. Questi casi sono associati a soluzioni dette degeneri, ovvero soluzioni per cui qualche componente del vettore di base x B risulta nullo.

Dalla corrispondenza delle soluzioni di base ammissibili con i punti estremi del poliedro X deriva il seguente teorema. 4. Teorema Fondamentale della PL Dato un problema di PL in forma standard: dove A è una matrice mxn con rango(A)=m ed m<n, allora: 1.esiste una soluzione ammissibile ⇔ esiste una soluzione ammissibile di base 2.esiste una soluzione ottima finita ⇔ esiste una soluzione ottima finita che è anche di base

l Poiché il massimo numero di possibili basi di un problema di PL è finito, tali problemi hanno una struttura discreta. l I problemi di ottimizzazione corrispondenti alla selezione tra un numero finito di alternative si dicono problemi combinatorici. l La PL è quindi un problema combinatorico.

l Un possibile algoritmo per determinare la soluzione ottima potrebbe consistere nella generazione esplicita di tutte le soluzioni ammissibili di base, quindi nella scelta di quella soluzione che rende massimo l’obiettivo. l Tale strategia non è conveniente poiché il numero massimo delle possibili basi cresce in maniera esponenziale col crescere delle dimensioni del problema (numero di variabili e vincoli). l Algoritmi che richiedono in generale un numero di passi che cresce in maniera esponenziale con le dimensioni del problema non sono efficienti.