Il lavoro sociale costruzionista Nigel Parton e Patrick O’Byrne.

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Il lavoro sociale costruzionista Nigel Parton e Patrick O’Byrne

Necessità di una teoria per la pratica Il servizio sociale fa riferimento a prescrizioni legislative e applicazione di procedure predefinite Sembra non riconosciuta la natura complessa del lavoro sociale Idee che hanno aiutato gli operatori: Interazionismo, teoria dell’etichettamento (Goffman) Incidenza dei fattori come genere razza,disabilità, età, status sociale Importanza dei significati che le persone attribuiscono alla loro vita quotidiana e l’influenza di questi significati sul loro modo di percepirsi di fronte ad altre persone

Definizione di lavoro sociale costruzionista “Costruire” fa riferimento al processo di messa in opera e messa insieme, di fare qualcosa cha ha un intento utile, efficace Centralità è il rapporto con l’utenza E’ la possibilità di parlare che permette all’utente di rielaborare la propria esperienza di difficoltà o dolore Dialogo e linguaggio aiutano a dare significato alla propria vita e a riprenderne il controllo

Non è tanto importante ciò che un’esperienza è realmente o la causa da cui deriva, quanto piuttosto la possibilità di attribuire significato a ciò che si sperimenta Ascolto attento da parte dell’operatore: ingrediente essenziale del processo di aiuto Importanza di linguaggio e narrazione Il linguaggio è fondamentale per la descrizione del problema e contemporaneamente per la sua costruzione Tema centrale del costruzionismo è “dare significato e comprendere” nella relazione con l’utente

Temi centrali del costruzionismo Definizione soggettiva e condizione oggettiva del problema sociale Le pratiche del lavoro sociale non sono neutrali ma morali, interpretative e non sempre nell’interesse dell’utente. Autori piùimportanti alla nascita del costruzionismo: Berger e Luckman, 1967, La realtà come costruzione sociale ( la realtà è frutto di significati che le persone attribuiscono ai fatti della loro vita e di come li negoziano tra di loro)

Costruzionismo e post-modernismo Postmodernismo (J.F. Lyotard 1984) Modernità evoca quei sistemi economici e sociali che si sono affermati in Occidente con l’illuminismo a partire dal Caratteristiche sono: direzione lineare della storia verso il progresso, sviluppo categorie universali di interpretazione delle esperienze, ragione come fondamento di tutte le attività umane, fiducia nello stato per favorire il progresso della società Primato di oggettività scientifica e razionalità politico economica Scissione tra soggetto conoscente e oggetto osservato

postmodernismo La promessa della modernità non è stata realizzata Il cambiamento è legato al mutare delle nostre convinzioni e del modo con cui conosciamo Non esiste un’unica teoria che offra la verità, ma un insieme di teorie Relatività, opportunità di scelta e libertà individuali, natura socialmente costruita della realtà, sono basi del postmodernismo In discussione è l’idea che il modo in cui qualcosa viene rappresentato corrisponda davvero alla realtà da cui deriva. E’ il linguaggio che descrive la realtà e le dà un’identità, come dà forma al pensiero e alla soggettività di ogni uomo.

Lavoro sociale come attività pratico morale Lavoro sociale è attività tecnico-razionale o pratico- morale? Donald Schön,nella sua opera “il professionista riflessivo” afferma che il modello tecnico razionale non spiega come i professionisti lavorano e come “conoscono” nella pratica in cui i problemi non si presentano nelle forme codificate dagli approcci tecnico-razionali. I problemi del mondo reale sono confusi e indeterminati Il modo di procedere dei professionisti è tacito e implicito, alla costante ricerca di venire a capo di ciò che succede

Lavoro sociale come attività pratico morale La conoscenza pratica deriva dunque dalla “riflessione in azione” e pone l’accento sull’interazione. Una tale conoscenza, per Schön, non solo dà un’idea più accurata del rapporto tra teoria e pratica, ma è anche più adattabile e flessibile rispetto alla mera razionalità tecnica.

Temi centrali per il costruzionismo. Essere critici rispetto al modo con cui comprendiamo il mondo e noi stessi Non dare per scontato, problematizzare l’ovvio, il reale.. Categorie e concetti che utilizziamo vanno considerati in relazione al contesto storico e culturale entro cui si sviluppano La conoscenza si sviluppa anche attraverso le interazioni quotidiane-  attenzione ai processi sociali mediante cui la conoscenza si forma e si modifica Impossibilità di dare natura predefinita e determinata al mondo “oggettivo”

Lavoro costruzionista in pratica Confermare quanto esprime la persona Riconoscere i sentimenti che la persona prova Non suggerire immediatamente le possibili soluzioni

Esteriorizzare il prblema Il problema non è la persona, né nella persona Colloqui interiorizzanti ed esteriorizzanti

Sette passaggi di esteriorizzazzione del problema Dare un nome al problema Evidenziare gli effetti del problema:come si è sentita la persona Trovare le eccezioni, i momenti in cui le cose andavano meglio, in cui ha superato il problema Connotare scelte positive e risultati ottenuti per ridefinire l’identità positiva della persona Ampliare con elementi particolari le eccezioni Rivedere il futuro a partire dalla nuova identità costruita Sviluppare la dimensione sociale: cercare altre persone a cui raccontare la propria storia, persone che hanno attraversato difficoltà analoghe.

Il colloquio Chiediamo all’utente di raccontarci la storia del problema che preoccupa lei o altre persone coinvolte. Attenzione al linguaggio “situato” e ai significati utilizzati dalla persona L’immagine deve essere quella del problema accanto alla persona Quali effetti negativi il problema ha portato nella vita della persona e nelle sue relazioni?

La vita con questo problema è quello che lei desidera per sé? Avrebbe immaginato questo tipo d vita per sé? Scopo delle domanda è separare il problema dalla persona perché non si senta colpevole. “In che modo lei è stato catturato dal problema?” Distinguere i sentimenti dal modi di vedere la cose (le storie di impossibilità) e dai comportamenti che ne risultano Si cerca così di rapportarsi al problema senza sentirsi sopraffatti Dentro i modi di vedere le cose occorre creare incertezze, dubbi, aprire nuovi modi di leggere il problema Ancora sul colloquio

4 tipi di idee da mettere sotto assedio Idee di impossibilità”non riuscirà mai a cambiare atteggiamento” Idee di colpa e biasimo “sta cercando di attirare l’attenzione” Storie di disconferma “non riuscirò mai a sentirmi così” Storie che non prevedono responsabilità per le proprie azioni “Sono fatto così..”

L’intervento centrato sulla soluzione I problemi sono già costruiti: ciò che occorre è costruire le soluzioni La ricerca non riguarda le cause del problema ma le eccezioni al problema per modificare pensieri, credenze, comportamenti.

Le eccezioni al problema Accanto al racconto dell’utente, l’operatore deve esplorare quando, in che occasione quel problema non era presente Domande volte a trovare le eccezioni focalizzano l’attenzione dell’utente sulle sue risorse

La definizione degli obiettivi È il passaggio successivo all’analisi della situazione Gli obiettivi da raggiungere devono essere specifici e raggiungibili Realizzabili nel presente Positivi Sotto controllo della persona Richiedenti azioni concrete Condivisi pienamente dall’utente

Assessment costruzionista Processo valutativo che aiuta l’operatore a prendere decisioni operative Si tratta di un’operazione complessa, soprattutto quando l’oggetto della valutazione è il comportamento pregiudizievole di adulti verso minori Occorre essere consapevoli dell’incertezza nel lavoro sociale: passaggio da limite a condizione ineliminabile Un atteggiamento di maggior incertezza può migliorare l’assessment

Assessment e lavoro costruzionista Raccogliere dati oggettivi riguardo all’interessato con indicazione delle fonti Evitare terminologia che tenda a mitigare o aggravare Fornire analisi dell’utente e dei problemi che ha o che esprime, formulare una sintesi dei problemi e risorse e rischi. Ipotesi di interventi da tentare e prognosi futura

Tre modelli di assessment Modello d’indagine Modello procedurale Modello di reciprocità

Ottica tradizionaleOttica costruzionista Colloqui finalizzati a spegazioni “vere” Colloqui collaborativi Ricerca della funzione e della causa del problema Accettazione/conferma delle esperienze degli utenti Attenzione alla storiaColloqui centrati su cambiamenti e differenze Colloqui orientati a diagnosi, categorizzazione bisogni Convinzione che il cambiamento sia possibile Colloqui alla ricerca della patologia Ricerca di eccezioni e differenze rispetto al problema

Ottica tradizionaleOttica costruzionista Colloqui centrati sulla comprensione dell’operatore e i suoi insight Colloqui orientati a competenze e potenziali abilità L’operatore e l’esperto, l’utente il non esperto Introduzione di nuovi modi di vedere la situazione e di agire Attribuzione alla persona di cattive intenzioni o di una personalità negativa Stimolo a descrivere punti di forza rispetto al problema Colloqui conflittualiColloqui orientati a obiettivi e risultati L’operatore non crede nelle buone intenzioni dell’ utente Colloqui orientati a responsabilità e agency personale

Questioni teoriche Modello diagnosi-terapia non è applicabile al lavoro sociale.. A volte neanche in medicina.. Nel lavoro sociale è più realistica una valutazione nell’intervento o attraverso di esso Il costruzionismo non prevede di capire il problema per elaborare una soluzione Le nostre teorie sulla spiegazione dei problemi ci offrono etichette e vincoli alla reale comprensione. La diagnosi impedisce il dialogo Il costruzionismo valorizza la conoscenza situata