Corso di: Dinamica e Controllo delle Macchine Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Elettronica - Informatica A.A. 2008/2009 – II Periodo di lezione Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata
rapporto di miscela (Air/Fuel ratio) valori stechiometrici Indice d’aria Rapporto di equivalenza INFLUENZA DELL’INDICE D’ARIA Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata
Andamento tipico dell’influenza del rapporto di miscela sulla potenza, sul consumo e sul rendimento globale del motore INFLUENZA DELL’INDICE D’ARIA Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata
1 EMISSIONI INQUINANTI Andamento qualitativo della concentrazione di emissioni inquinanti in funzione della dosatura del motore
Efficienza della conversione degli NOx, del CO e degli HC in un catalizzatore trivalente in funzione della dosatura del motore INFLUENZA DELL’INDICE D’ARIA Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata
Massimo rendimento e minimo consumo (Lambda=1.1÷1.2) Miscela magra Miscela stechiometrica Miscela grassa Massima potenza (Lambda=0.85 ÷ 0.95) Massima efficienza del catalizzatore (Lambda=1±0.01) INFLUENZA DELL’INDICE D’ARIA Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata
4 CONTROLLO INIEZIONE Per assicurarci che la combustione avvenga con un rapporto aria/combustibile più vicino possibile a quello stechiometrico ci si basa su misure compiute all’aspirazione del motore, usate in un primo momento in catena aperta La centralina, tramite sensori che forniscono segnali elettrici, stima la quantità di aria aspirata e valuta di conseguenza la massa di benzina da iniettare, decidendo, infine, il tempo di durata di iniezione per avere una miscela stechiometrica
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 5 CONTROLLO INIEZIONE Il procedimento così visto si presenta in catena aperta e non è certo esente da imperfezioni Per ovviare a questo problema si è pensato di far operare la centralina in retroazione grazie alla sonda posizionata allo scarico del motore, che provvede ad informare la centralina per quanto riguarda il rapporto aria/benzina, così che la centralina possa correggere la durata dell’iniezione, t inj Affinché il catalizzatore funzioni correttamente la variazione del rapporto A/F rispetto al valore stechiometrico non deve essere superiore al 1%
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 6 CONTROLLO IN CATENA APERTA Schema del sistema di aspirazione
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 7 MASSA D’ARIA ASPIRATA Sistemi di misura: Sistemi di misura della massa di aria aspirata dal motore M.A.F. Mass Air Flow (Anemometro a filo caldo) - n Alfa Speed s – d Speed Density
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 8 MASSA D’ARIA ASPIRATA Sistema M.A.F.: il M.A.F. misura attraverso un anemometro a filo caldo la portata d’aria nel collettore e, quindi, dividendo per il numero dei cilindri, la portata per cilindro. Di conseguenza l’anemometro viene posto a monte del collettore, ed è un sensore molto delicato: teme le impurità dell’aria e non distingue il verso del flusso confondendo così flussi entranti o uscenti Sistemi di misura:
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 9 MASSA D’ARIA ASPIRATA Sistema s – d (speed-density) Sistemi di misura: In fase di messa a punto del motore vengono mappati all’interno della ECU i valori di rendimento volumetrico al variare della velocità di rotazione e della densita’ (pressione) dell’aria nel collettore di aspirazione
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 9 MASSA D’ARIA ASPIRATA Sistema s – d (speed-density) Sistemi di misura: Durante il funzionamento del motore la centralina sfrutta i valori di rendimento volumetrico salvati per determinare il rendimento volumetrico in funzione della velocità di rotazione e della densita’ (pressione) dell’aria e quindi calcolare la massa d’aria aspirata speed density vv
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 9 MASSA D’ARIA ASPIRATA Sistema – d (alpha-speed) Sistemi di misura: In fase di messa a punto del motore vengono mappati all’interno della ECU i valori di rendimento volumetrico al variare della velocità di rotazione e della posizione della valvola a farfalla
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 9 MASSA D’ARIA ASPIRATA Sistema – d (alpha-speed) Sistemi di misura: Durante il funzionamento del motore la centralina sfrutta i valori di rendimento volumetrico salvati per determinare il rendimento volumetrico in funzione della velocità di rotazione e posizione della valvola a farfalla e quindi calcolare la massa d’aria aspirata alpha speed vv
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 1818 MASSA D’ARIA ASPIRATA Il sistema alfa-speed è senza dubbio più economico rispetto al sistema speed-density, in quanto non necessita di sensori di pressione e di temperatura nel collettore Esso è tuttavia completamente insensibile alle variazioni delle condizioni ambientali
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Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata RENDIMENTO VOLUMETRICO 22 Chiusura acceleratore, farfalla rpm
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata RENDIMENTO VOLUMETRICO 24 Chiusura acceleratore, farfalla rpm Alpha - speed Speed - density
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata RENDIMENTO VOLUMETRICO 25 MAP = pressione nel collettore di aspirazione
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata RENDIMENTO VOLUMETRICO 26 Sistema alfa-speed: Valore finale del transitorio In ogni caso a fine transitorio i valori delle grandezze sono gli stessi per i due sistemi ma per tutta la durata del transitorio il sistema alfa-speed fornisce alla centralina un valore errato dell’aria aspirata, perché riferita ad un valore di vol,ass che è quello reale a fine transitorio, per cui in tutto l’intervallo viene stimata una massa d’aria minore di quella reale con conseguente combustione magra
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata RENDIMENTO VOLUMETRICO 23 Chiusura acceleratore, farfalla rpm
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata 27 CONCLUSIONI Il sistema alfa-speed è impreciso durante i transitori causati da una brusca variazione della farfalla: questo comporta errori sulla valutazione della massa d’aria aspirata, sulla quantità di benzina da iniettare e quindi sulla durata del tempo di iniezione Inoltre la mappatura del sistema alfa-speed è fatta in riferimento alle condizioni atmosferiche ambientali presenti durante la prova al banco, comunque diverse da quella in cui il motore opererà durante la sua vita Per contro, però, il sistema alfa-speed non richiede sensori e quindi risulta meno costoso Il sistema speed-density è meno vantaggioso economicamente ma è più preciso nei transitori
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Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata CONTROLLO IN CATENA CHIUSA 3232 Sonda Lambda 1 Corpo di ceramica speciale 2 Elettrodi al platino 3 Ceramica porosa di protezione 4 Tubo di scarico
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata CONTROLLO IN CATENA CHIUSA 3232 Sonda Lambda
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata CONTROLLO IN CATENA CHIUSA 3 Sonda Lambda 1 Contatto 2 Supporto di ceramica 3 Ceramica nella sonda 4 Tubo protetto (lato gas di scarico) 5 Collegamento elettrico 6 Molla a tazza 7 Guaina protettiva (lato aria) 8 Carcassa (-) 9 Elettrodo (-) 10 Elettrodo (+).
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata CONTROLLO IN CATENA CHIUSA 3434 Sonda UEGO (Universal Exhaust Gas Oxygen)
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata CONTROLLO IN CATENA CHIUSA 3535
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata CONTROLLO IN CATENA CHIUSA 3636