L’osservatorio della rete contro la violenza a Bolzano Quarto anno di attività 2015 Maura Misiti, IRPPS-CNR elaborazioni a cura di Marcella Prosperi.

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L’osservatorio della rete contro la violenza a Bolzano Quarto anno di attività 2015 Maura Misiti, IRPPS-CNR elaborazioni a cura di Marcella Prosperi

Come è andata nel 2015 Il flusso di donne è un po’ diminuito: dalla media di 150 negli ultimi anni, a 134 nel 2015 Il Centro d’ascolto antiviolenza della Gea è il principale punto di riferimento pr le donne che chiedono aiuto Ha accolto quasi la metà dei casi Si consolidano il ruolo dell’ ass.ne La Strada-Der Weg e della Squadra Mobile nel sostegno alle donne

2015 Servizio compilante numero% Frequenz a % % % Centro d'ascolto antiviolenza/Gea 8155,98051,67246,86346,7 La Strada- Der Weg , ,92820,7 Questura di Bolzano/Squadra Mobile 53,42012,92113,62619,3 Centro di salute mentale 128,32416,12013,096,7 Casa Alloggi Protetti 149,774,595,853,7 Consultorio Mesocops 13974,521,343,0 Distretto sociale 117,631,974,5-- SIIS +PPEE ,9-- Totale

Le donne - chi sono Residenti a BZ anni Istruzione media coniugate Le straniere dell’est EU

Cosa è cambiato rispetto al 2014  Paesi africani (+6) e EU Est (+5)  titolo basso titolo di studio(+5)  giovani (+4) e nubili (+3)  separate, divorziate e vedove (+3)  Occupate (+9) – con autosufficienza economica (+7)  Autonomia di movimento(+2)  Italiane (-9)  Coniugate/conviventi (-7)  Età matura > 46 (-8)  donne con titolo di studio superiore (-5) aumentano diminuiscono

Confronto con le donne residenti a Bolzano – le differenze Rispetto all’età: più donne giovani e adulte, meno donne mature Rispetto allo stato civile: più coniugate, separate, divorziate e vedove, meno nubili Rispetto al livello di istruzione: più titoli di studio medi (licenza media), meno titoli di studio basso, diplomate e laureate si attestano sui valori medi della popolazione Rispetto alla presenza di cittadine straniere: più presenza complessiva, in particolare donne provenienti dall’Est Europa e dall’Africa

La violenza rilevata, confronto , percentuale sul totale delle risposte

Le condizioni di vita

La violenza – macro tipologie la violenza domestica è largamente prevalente (77%). Entrambe al secondo posto all’11% : lo stalking e l’aggressione occasionale (> 3% rispetto 2014) sfruttamento sessuale e lavorativo scende 5% (6,3%- 2014) Gli episodi di mobbing, che negli anni erano progressivamente diminuiti fino a scomparire nel 2014, registrano invece un aumento +2%

Tipologie frequenza (N° risposte) % delle risposte Rispetto 2014 Violenza psicologica % Violenza fisica % Violenza economica % Violenza sessuale % Stalking / atti persecutori % Molestie31 = Matrimonio forzato 3 1+1% Mutilazioni genitali 21 +1% Totale (casi 135) ,0

Tipologie frequenti Violenza domestica Fisicaeconomicapsicologica

Tipologie frequenti Sfruttamento Sessuale e lavorativo Abusi di carattere psicologico Abusi di carattere sessuale Abusi di carattere economico Sfruttamento Sessuale e lavorativo Abusi di carattere psicologico Abusi di carattere sessuale Abusi di carattere economico

Tipologie frequenti Aggressioni occasionali Aggressione occasionali di natura sessuale Aggressione occasionali di natura fisica

Tipologie frequenti Stalking Maltrattamenti fisici Maltrattamenti psicologici

INNESCO VIOLENZA Aumenta la quota di donne che NON identifica un momento particolare: 69% (61% nel 2014) Per il rimanente 31% : 10% il matrimonio o il ricongiungimento familiare (> V.economica) 8% problemi con il partner/separazione ( > violenza sessuale e atti persecutori) 5% inizio/fine lavoro, trasferimenti per lavoro e migrazione 4% la gravidanza e la nascita di un figlio/a

Violenza psicologica – profilo delle donne vittime Scuola medio alta Italiane o straniere Adulte sposate GEA Nascita Gravidanza

Violenza fisica – profilo delle donne vittime Giovani (<30) e AdulteSposate Istruzione mediaEst eu/africa No autonomia di movimento + ridotta espressione lingue locali Questura, Consultori

Stalkink – profilo delle donne vittime Separazione e divorzio Problemi con partner Italiane Separate Divorziate Nubili Mature (> 46) Centro Antiviolenza GEA

Durata del 2015

Gli autori – chi sono Adulti tra i 30 e i 45 anni = 53% Aumentano >46= 42% (2014=31%);diminuiscono i giovani=5% (2014=25%) Italiani 58% Europa est 22% Africa 11% Licenza media 36% ( aumentano i laureati=19% v/ 2014=17%) Coniuge, fidanzato,partner :48% economica, fisica, psicologica, etè media, italiano+ africani e EU est > alla media, titolo basso o con laurea, non presenta patologie Ex partner 25% In aumento, atti persecutori su donne separate o divorziate, di età matura, italiano, dipendenze e problemi di disagio psichico Parente 9% aggressioni occasionali e/o sfruttamento sessuale e lavorativo abusi di natura fisica e/o sessuale su donne giovani, nubili o separate/divorziate

Caratteristiche autori e vittime Le donne sono tendenzialmente più giovani <30 (scarto negativo=21%) sostanziale omogeneità di titolo di studio tra vittime e autori nei livelli medi e superiori si nota che i maltrattanti sono più numerosi nei titoli di studio più bassi (+8pp) e più alti (+5).

I fattori “collaterali” Alcolista 14 Alcolista 14 Tossicodipendente 6 Tossicodipendente 6 Problematiche Sociali 8 Problematiche Sociali 8 Diagnosi psichiatrica 17 Diagnosi psichiatrica 17 Senza problematiche 52 Senza problematiche 52

I minori 63% dei casi convivono minori Sono figli/e 73% subisce Violenza assistita 4% subisce violenza diretta Stesso maltrattante della madre Violenza fisica ed economica

Richiesta di primo aiuto Aumenta l’attivazione autonoma delle donne nella richiesta d’aiuto Cresce il ruolo del servizio sociale quale importante punto di raccolta della domanda d’aiuto Seguono le FF.OO. e il comparto sanitario Famigliari e conoscenti Nel 71% dei casi le donne chiedono aiuto ai servizi della rete esplicitamente per la violenza subita

Contatto con la rete Si conferma l’attivazione autonoma delle donne, che da sole decidono di rivolgersi ad uno dei servizi della rete. Nel 2015 sono diventate una su due, il 50% del totale. I servizi sociali 20% Le forze dell’ordine 10% Servizi sanitari e medici 10%

VIOLENZA FISICA Il primo contatto per tipologia di violenza richiesta d’aiuto all’ospedale e ai genitori VIOLENZA SESSUALE ai servizi psichiatrici ospedalieri, all’ospedale e alle forze dell’ordine VIOLENZA PSICOLOGICA al Centro antiviolenza, al consultorio, alle amiche, all’avvocato/a VIOLENZA ECONOMICA ad una pluralità di servizi: dall’ospedale ai reparti di Psichiatria, o ai servizi di psicologia, ai servizi specializzati antiviolenza, ai servizi sociali, oltre che al network familiare STALKING al Centro Antiviolenza e alla Questura

Le denunce Circa due donne su cinque hanno inoltrato una denuncia relativa alla violenza subita (40%) E’ un dato in crescita costante nei quattro anni di Osservatorio, che conferma una attitudine specifica al ricorso alla denuncia delle donne che hanno subito violenza Sono aumentate le segnalazioni alla Procura presso il Tribunale ordinario (per violenza sessuale, economica, fisica) Diminuiscono quelle al Tribunale dei minorenni (per violenza sessuale e fisica) Si conferma anche quest’anno una maggiore attitudine a sporgere denuncia delle vittime di violenza fisica e sessuale e di stalking, mentre maggiori difficoltà emergono per le denunce per violenza economica e soprattutto psicologica.