Bioplastiche da Residui per Innovazioni Olistiche Capofila: Ing. Attilio Colucci - La Molara s.r.l. Responsabile Scientifico: Dr.ssa Barbara Immirzi Istituto.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO
Advertisements

ENERPLAN 2 e 3 AREA Science Park
Progetto FISIAGRI Introduzione di innovazioni tecnologiche ed ambientali nellambito di un percorso di accompagnamento aziendale Dr. Giulio Lazzerini Dipartimento.
ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
LA CERTIFICAZIONE DELLA COMPOSTABILITA’
Analisi dei sistemi agricoli
La Programmazione Matematica e i Problemi di Scelta
LAVORARE PER E CON LA SOSTENIBILITÀ
RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIE RINNOVABILI IN ZOOTECNIA
CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA INDUSTRIALE
Risorse agroforestali, biodiversità, suolo
LE NUOVE SFIDE PER LE IMPRESE ELETTROTECNICHE ED ELETTRONICHE Ing. R. Corridori Servizio Centrale Ambiente ANIE.
II° WORKSHOP Progetto “Cambiamaneti Climatici e Agricoltura - CLIMAGRI” Prima Sessione “L’impatto del clima sulla produzione agricola” Conoscenze attuali.
I Rifiuti.
Il progetto interregionale BIOGAS
INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA CHIMICA
CIBO BIOLOGICO Coltivare biologicamente significa promuovere la biodiversità e garantire il rispetto dei diritti umani.
Il Biogas Cos’è il biogas? A cosa serve?Come viene utilizzato?
IL TITOLO DI STUDIO IN USCITA DAL NOSTRO ISTITUTO E’ QUELLO DI DIPLOMATO PERITO TECNICO IN AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA.
AGRI / CULTURA BIOLOGICO e le SCUOLE Convegno BioBenessere - Educazione alimentare biologica dei futuri consumatori - ROMA, 23 febbraio 2006 Criteri di.
ISTITUTO SUPERIORE “Carlo d’Arco” e “Isabella d’Este”
Scuola elementare “Jole Orsini”
DOTTORATO DI RICERCA IN INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DI PROCESSO XXII CICLO TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LA VALORIZZAZIONE INDUSTRIALE DI NUTRACEUTICI.
Terenzio Zenone Giacomo Grassi
Cosa è la chimica fine? La chimica fine è la produzione di intermedi, materie prime, principi attivi, additivi, ausiliari, coadiuvanti tecnologici, enzimi.
Agricoltura Sostenibile
PRODUZIONE SOSTENIBILE DI ENERGIA ELETTRICA MEDIANTE GASSIFICAZIONE DI BIOMASSE E CELLE A COMBUSTIBILE Pier Ugo Foscolo e Antonio Germanà
1 Michellone Giancarlo Allo stato attuale i contenuti del presente documento non impegnano ancora il Project Manager e non riflettono necessariamente la.
Dipartimento di Energetica “Sergio Stecco” Workshop – 29 Settembre 2003 slide 1 L’impiego energetico della biomassa: scelte tecnologiche e vantaggi ambientali.
CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI XIII Emilia Romagna settembre 2010 Sessione di lavoro 4 “Rosso” Uso sostenibile.
PRODUZIONE DELL'ENERGIA DALLE BIOMASSE IN AGRICOLTURA
IMPRONTA ECOLOGICA IMPRONTA DELLA CO2.
IRC – 2011 I nnovazione, R icerca, C ompetitività Dalla “rete” per la conoscenza al “network” per competere.
Aspetti progettuali e localizzativi delle costruzioni per l’industria agroalimentare.
Gruppo di Lavoro - INNOVAZIONE, COMPETITIVITA’ FILIERA FLORICOLA POSITIVINEGATIVI INTERNI Punti di forza Presenza di un distretto floricolo Presenza di.
Microalghe e bioraffineria: il mondo agricolo si trasforma
Maria Giuseppina Magnano di San Lio Funzionario Direttivo SIAS Sicilia Orientale - Catania PSR Sicilia IMPRONTE Riscoperta ed utilizzazione dei.
Obiettivo del corso è definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive differenti e caratterizzate da rapida evoluzione sia.
Struttura e contenuti del Programma
LABORATORIO DI SINTESI FINALE
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
PROGETTO MISURA 124 VA.CA.S.O.P.I.NU.M “Valorizzazione delle carni e dei sottoprodotti della macellazione ovina tramite la realizzazione di prodotti innovativi.
T.A.C. Sub-progetto 4a.2 – VERIFICA DELLE POTENZIALITA’ PRODUTTIVE IN OLIO DA PARTE DI PIANTE AD ALTA VOCAZIONE TERRITORIALE DA INSERIRE IN UN SISTEMA.
Competenze di base: Progetto “Rete Legnanese”
Valutazione di scenari alternativi di gestione dei rifiuti urbani per un territorio provinciale Antonio Scipioni Tania Boatto
NON SCHERZIAMO CON IL CARBONIO !.
Ruralcamp 2015 suolo e sostenibilità
X tutti i gusti, Ponte dell’Olio, 19 giugno 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la vita tutti i gusti 19 giugno 2015.
PONa3_00016 RESEARCH INFRASTRUCTURE FOR SUSTAINABLE AGRICULTURE AND FOOD IN MEDITERRANEAN AREA PONa3_00016 RESEARCH INFRASTRUCTURE FOR SUSTAINABLE.
Agricoltura biologica
EUREKA Ricerca e Soluzioni Globali Società Cooperativa
Chimica, industria chimica e percorsi formativi. La chimica: un’industria basata sulla scienza.
Valorizzazione salutistica di composti bioattivi in ambito agroalimentare
COME TRASFORMARE UN PROBLEMA IN UNA BIO-OPPORTUNITÀ!
 L’istituto di Chimica e Tecnologia dei Materiali Polimerici(ICTMP), fu fondato nel  Nell’ottobre del 2002,ICTMP e IRTEMP (istituto di Ricerca.
DALLA BIOMASSA AL BIOMETANO
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (DSA3) Orvieto 23 Luglio 2015 Francesco Mannocchi Presentazione PSR Il contributo dell’Università.
RETE NAZIONALE DEI PRODUTTORI DI BIOCOMBUSTIBILI.
Cuneo, 23 Febbraio 2016 Antonio Romeo LO SCHEMA DI QUALIFICAZIONE “EDILIZIA SOSTENIBILE”: quali opportunità e vantaggi per le imprese.
Utilizzo fanghi in agricoltura in Provincia di Pavia opportunità e pericoli Pavia 19 febbraio 2016.
Misura 16 Giuliano Polenzani. Misura Cooperazione un nuovo modo per rispondere alle sfide del millennio competitività dell’agricoltura gestione sostenibile.
Progetto di Bonifica del Cromo esavalente nei terreni Polo Chimico di Spinetta Marengo.
Produzione Integrata del pomodoro in coltura protetta: nuovi materiali e strategie ecocompatibili FINAGRICOLA SCARL Viale Spagna, Zona Industriale
P ROGETTI I NTEGRATI di F ILIERA dall’elaborazione del progetto all’attuazione Prime analisi quali-quantitative della progettazione integrata, delle Misure,
ECOLOGIA E PEDOLOGIA I caratteri delle realtà ambientali
RISPARMIO IDRICO MEDIANTE UNA TECNOLOGIA INNOVATIVA DI TRATTAMENTO DI SUOLI DEGRADATI Confronto di dati produttivi tra terre ricostituite e terre naturali.
rispetto allo stato dell’arte per il calcolo della CO2 si è spostato l’obiettivo da singola coltura o allevamento o processo di trasformazione, a intera.
Nuove Rotte: Blue Economy Progetto “Nuove Rotte: Blue Economy” Piano Sviluppo di Filiera PO FESR Sicilia 2007/2013 – Obiettivo Operativo Linea d’intervento.
Verso il Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile degli agrofarmaci: il punto di vista del C.O.N.A.F. Portici, 20 gennaio 2010 Enrico Antignati.
Transcript della presentazione:

Bioplastiche da Residui per Innovazioni Olistiche Capofila: Ing. Attilio Colucci - La Molara s.r.l. Responsabile Scientifico: Dr.ssa Barbara Immirzi Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri – CNR Ditta Individuale Giuseppe Di Chiara Partner: Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - CNR Istituto di Scienze dell’Alimentazione - CNR

1)Analisi del fabbisogno del settore e le motivazioni nella costituzione del partenariato; 2)contenuto scientifico del progetto; 3)ricaduta effettiva del progetto in termini di trasferibilità e valore aggiunto sulla filiera produttiva.

Analisi del fabbisogno del settore Produzione elevata di residui dai processi di vinificazione e concentrazione dei residui vitivinicoli presso impianti di dimensioni medio/piccole, distribuiti sul territorio con conseguente riduzione di trasporto di masse ad elevato peso, potere odorigeno ed azione percolante; propensione all’innovazione ed alla qualità delle produzioni dell’imprenditoria vinicola; alla logica di filiera per via della contiguità (se non proprio dell’identità) fra viticoltori e vinificatori; agli investimenti tecnologici comprovata dall’accresciuto tasso tecnico degli impianti di vinificazione; evoluzione positiva del quadro normativo per l’utilizzo delle vinacce alternativo alla distillazione.

Motivazioni nella costituzione del partenariato Quadro completo degli attori della filiere Vite-Vino Expertise scientifico comparto tecnologico (ottimizzazione del prodotto/processo) Expertise scientifico comparto agronomico (ottimizzazione delle modalità di applicazione dell’innovazione e valutazione degli effetti sul sistema pianta/suolo) Expertise scientifico comparto chimico analitico (estrazione e valutazione di componenti ad alto valore aggiunto nei residui di vinificazione)

Innovazione di prodotto Plastiche completamente biodegradabili da residui vinicoli. Innovazione di processo Trattamento residui vitivinicoli ed estrazione di composti ad alto valore aggiunto per il “rinforzo” delle bioplastiche di cui al punto precedente e la preparazione di prodotti nutraceutici. Innovazione tecnologica Applicazione a spruzzo con macchine agricole di uso comune di bioplastiche, per la pacciamatura di colture agrarie diverse e valorizzazione degli scarti mediante processi ambientalmente sostenibili per l’ottenimento di molecole utili per l’industria alimentare, cosmetica e/o farmaceutica o utilizzabili quali fertilizzanti biologici additi vati direttamente alle bioplastiche Contenuto scientifico del progetto

valorizzazione dei residui di produzione presso le aziende vinicole Ricadute economiche riduzione dei consumi idrici; riduzione del costo per l’applicazione del diserbo chimico per effetto rinettante della pacciamatura con bioplastiche; miglioramento della fertilità del suolo e della produttività delle colture per gli accresciuti apporti di sostanza organica al suolo; miglioramento della percezione della sostenibilità e salubrità delle produzioni con conseguenti vantaggi in termini di marketing.

Ricadute ambientali riduzione della movimentazione delle masse residuali dei processi di vinificazione con conseguente riduzione di combustibili fossili e produzione di gas serra; riduzione nell’applicazione di fitofarmaci per il diserbo e di fertilizzanti chimici; minore richiesta di apporti irrigui per il comparto agricolo; riduzione del tasso di emissioni di CO2 attraverso la restituzione della sostanza organica al suolo.

La pacciamatura è una operazione che si effettua ricoprendo il terreno con uno strato di materiale al fine di impedire la crescita delle male-erbe, mantenere l’umidità del suolo, proteggere il terreno dall’erosione e innalzare la temperatura del terreno. precocità del raccolto; incremento della qualità del prodotto; riduzione dei consumi idrici e dei fitofarmaci; ampliamento del periodo di disponibilità dei prodotti sul mercato.

Film a base di polisaccaridi Aggiunta di fibre Aggiunta di plasticizzante Soluzione di polisaccaridi in acqua o aceto

Attività previste Censimento dei residui presso aziende viti-vinicole. Stima della quantità di film plastici utilizzati per la pacciamatura. Scheda-intervista presso le imprese agricole potenzialmente interessate a questo nuovo tipo di applicazione. Pianificazione delle attività in campo. Studio in laboratorio di formulazioni potenzialmente applicabili. Prove in scala di laboratorio di applicazioni delle formulazioni preparate.

Attività previste Ottenimento di fibre dagli scarti vitivinicoli (tralci e altro). Caratterizzazioni dei materiali ottenuti. Analisi dei diversi tipi di terreno a disposizione, in modo da poter variare la formulazione del prodotto da applicare. Messa a punto dei protocolli sperimentali di applicazione.

Prova sperimentale presso campi di Di Chiara in Taurasi (Av) 29 maggio 3 maggio