Fil. Ling Lezioni 15-16, 23/3/15.

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Fil. Ling Lezioni 15-16, 23/3/15

Tesi semantiche ogni termine singolare denota un oggetto; in particolare, un termine singolare «il P1 ... Pn» denota un oggetto che gode di ciascuna delle proprietà espresse, rispettivamente, dai predicati «P1», ..., «Pn». Ogni enunciato singolare esplicitamente (o implicitamente) analitico è necessariamente vero. Il cavallo alato è alato Il cavallo alato è un mammifero

Che direbbe Meinong su questi enunciati? Il cavallo alato pesa 2 tonnellate La moglie di Mohammed è persiana [assumiamo che Mohammed ha due mogli, una persiana ed una araba] I termini denotano oggetti incompleti Gli enunciati sono né veri né falsi

Bertrand Russell Bertrand Arthur William Russell, terzo conte Russell (Trellech, 18 maggio 1872 – Penrhyndeudraeth, 2 febbraio 1970), è stato un filosofo, logico e matematico gallese. Fu anche un autorevole esponente del movimento pacifista e un divulgatore della filosofia. In molti hanno guardato a Russell come a una sorta di profeta della vita creativa e razionale; al tempo stesso la sua posizione su molte questioni fu estremamente controversa. (da Wikipedia)

la teoria delle descrizioni in sintesi (TD1) un enunciato della forma «il P è Q» esprime la stessa proposizione del corrispondente enunciato della forma «vi è esattamente un oggetto che ha la proprietà P e tale oggetto ha la proprietà Q». (TD2) Le descrizioni definite sono simboli incompleti, ossia non hanno un significato se non in virtú della tesi (TD1). (TD3) La negazione della proposizione espressa da un enunciato della forma «il P è Q» si esprime in modo non ambiguo premettendo la negazione a tutto l'enunciato («non è vero che il P è Q»). (TD4) Il quantificatore esistenziale «vi è almeno un oggetto tale che...» («») va interpretato come equivalente a «esiste almeno un oggetto tale che...». (TD5) Tutti i nomi propri sono abbreviazioni di descrizioni definite. (TD6) I paradossi logici richiedono l'adozione della teoria dei tipi.

Fil. Ling. Lez. 17, 25-3-15

Il paradosso di Russell classi che non contengono se stesse. Es: la classe dei cavalli, perché non è un cavallo classi che contengono se stesse. Es. la classe delle cose astratte perché è essa stessa astratta Sia R la classe di tutte e soltanto le classi che non contengono se stesse. R contiene o no se stessa? Se sì, R contiene una classe che contiene se stessa, ossia R, in contrasto con come abbiamo definito R Se no, c'è una classe che non contiene se stessa, ossia R, che manca ad R, contrariamente a come abbiamo definito R Si può formulare un analogo paradosso per le proprietà

La teoria dei tipi Le classi sono ordinate gerarchicamente Al primo livello (tipo logico), le classi degli individui (enti che non sono classi) Al secondo, le classi di classi di individui Al terzo le classi di classi del secondo livello Viene dunque esclusa a priori la possibilità di una classe che contiene una classe dello stesso livello e quindi è esclusa la possibilità dell'autoappartenenza Per dettagli v. la voce "teoria dei tipi" nell'enciclopedia filosofica Bompiani.

Le 3 condizioni (TD1) un enunciato della forma «il P è Q» esprime la stessa proposizione del corrispondente enunciato della forma «vi è esattamente un oggetto che ha la proprietà P e tale oggetto ha la proprietà Q». condizione di esistenza: esiste almeno un P condizione di unicità: esiste al massimo un P condizione di attribuzione: qualsiasi cosa sia P è anche Q Tutte e tre le condizioni devono essere soddisfatte affinché «il P è Q» sia vero