Agli inizi del ‘900 il ruolo della donna rimase uguale: ella doveva accudire i figli e pensare alle faccende domestiche ma con l’arrivo della Prima Guerra Mondiale molte cose cambiarono. Il ruolo della donna è fondamentale: è chiamata a sostituire i soldati sia in campagna sia in città, in più è impegnata come crocerossina e ausiliaria. Moltissime donne di ciascun ambito sociale escono dalle mura domestiche per dedicarsi al loro nuovo lavoro. Aumenta inoltre il numero delle donne nelle scuole e quello delle laureate. 1
2
La decisione di ammettere le donne al voto venne formalmente a poco di due mesi dalla conclusione della seconda guerra mondiale. Nel 1925 arriva in Senato una legge che concede il voto alle donne con la limitazione di poter esercitare tale diritto nelle sole consultazioni amministrative. Oltre a questa vi erano altre importanti limitazioni: potevano votare solo le donne che avessero compiuto 25 anni e che fossero state decorate di medaglie; che fossero madri o vedove di caduti di guerra; che avessero compiuto gli studi elementari e che pagassero almeno 100 lire di tasse comunali Da allora la battaglia per i diritti politici continuò fino alle due date fondamentali che decretano l’emancipazione delle donne come cittadine: il 1° febbraio 1945 e il 2 giugno 1946: nel febbraio del '45 il secondo governo Bonomi vota all’unanimità il diritto di voto alle donne e il 2 giugno dell'anno dopo le donne fanno il loro ingresso ufficiale nella vita politica italiana. 3
4
Nel corso dei secoli,la donna è stata oggetto di diverse analisi e interpretazioni. La donna nella letteratura è sempre stata protagonista delle “storie”e in ogni corrente letteraria assumerà diverse sembianze. La donna stilnovista è presentata come la donna angelica,un esempio è la Beatrice di Dante. La donna della letteratura cortese è considerata come la più bella e la più nobile. Diversa,invece,è la donna del Boccaccio non più divina,ma più naturale e umana.Il Romanticismo esalta la figura femminile,mentre nel ‘900 i poeti assistono alla battaglia per i pari diritti fino ad arrivare all’emancipazione giuridica. 5
6
Nata a Roma nel 1912,morta nel 1985,è considerata dai critici una tra le più importanti autrici del secondo dopoguerra. Lasciò la sua famiglia da giovanissima,e cominciò a scrivere filastrocche e favole per bambini,poesie e racconti,che a partire del 1933,furono via via pubblicati. Il suo primo libro fu una raccolta d’alcune di queste sue storie giovanili, “Il gioco segreto”,pubblicato nel Nel 1936 conobbe lo scrittore Alberto Moravia che sposò successivamente. Verso la fine della seconda guerra mondiale,i due coniugi,per sfuggire ai nazisti,lasciarono Roma per trasferirsi a Fondi,un paesino in provincia di Latina. Tale paese appare frequentemente nelle opere narrative di ambedue gli scrittori;Elsa Morante ne parla soprattutto nel romanzo “La Storia”. Il primo romanzo che Elsa Morante pubblicò fu “Menzogna e sortilegio”,che vinse il Premio di Viareggio. Il successivo romanzo, “L’isola di Arturo”,uscì in Italia nel 1957,riscuotendo grande successo di pubblico e di critica,vinse il Premio Strega. Ne fu,anche,tratto un film omonimo,diretto da Damiano Damiani.Nel 1968 pubblica “Il mondo salvato dai ragazzini” un misto di poesia,canzoni e dialoghi e,a partire dal 1971 si dedica al suo nuovo romanzo “La Storia”.Il romanzo,ambientato a Roma durante la seconda guerra mondiale,uscì nel 1974 ed ebbe fama internazionale,ma ricevette anche attacchi spietati da parte di alcuni critici. L’ultimo romanzo di Elsa Morante fu “Arcoeli”,pubblicato nel 1982 ed è espressione dell’amarezza dell’autrice per lo sviluppo della situazione politica italiana e personale. Ammalatasi in seguito a una frattura al femore,tentò il suicidio nel Nel 1984 ottenne il Prix Médicis per Arcoeil. Morì nel 1985 a seguito di un infarto dopo una seconda operazione chirurgica. 7
8
9
Alda Merini nacque a Milano nel 1931 e morì nel Il padre era assicuratore, la madre era casalinga e Alda era la seconda di tre fratelli. Non poté frequentare il liceo come avrebbe voluto perché fu giudicata insufficiente in italiano. Dall’età di quindici anni iniziò a comporre poesie e il suo incontro con il mondo letterario avvenne per caso. Alcune sue liriche circolano negli ambienti intellettuali milanesi e nel 1950, su raccomandazione di Eugenio Montale, venne inserita nell’antologia “Poetesse italiane del Novecento”. Nel frattempo sposò un commerciante milanese ed ebbe la prima delle sue quattro figlie. Pubblicò in questi anni alcune importanti raccolte in versi. Da tempo però, purtroppo erano cominciati i sintomi di un disturbo mentale che farà piombare la poetessa in vent’anni di isolamento e di silenzio editoriale e la condurrà ad alterni ricoveri in ospedale psichiatro. Dagli anni Ottanta, Alda Merini ha ripreso a scrivere. Il primo libro in versi risale al 1953, La presenza di Orfeo, seguito,poi, da Paura di Dio.Occorre aspettare il superamento dei problemi di salute della poetessa per ritrovare un suo libro: La Terra Santa del 1984, in cui ripercorre il calvario della malattia e del ricovero in manicomio. Da allora Alda Merini ha scritto e pubblicato molte raccolte di versi come La volpe e il sipario del 1997, ma ha cominciato anche in prosa, per esempio “La pazza della porta accanto” del 1994 e il recente “noir” “La nera novella”, pubblicato nel La Poesia di Alda Merini è immediata, nasce di getto e si riserva nelle parole. Trasmetto le luci e le ombre che popolano la sua mente e il suo modo di essere, e canta soprattutto l’amore, in tutte le sue forme. Canta anche il dolore che accompagna le nostre giornate, specialmente se come lei si avverte in modo drammatico la fatiche e la difficoltà del vivere. 10