Tutela dei consumatori e Codice del consumo (Decreto legislativo 206/2005)

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Tutela dei consumatori e Codice del consumo (Decreto legislativo 206/2005)

Competenza legislativa in materia di tutela dei consumatori: UE>Stato>Regioni La tutela dei consumatori è una “materia” molto ampia e trasversale, che spazia dalla salute alla sicurezza, dal diritto all’informazione a quello di organizzarsi per salvaguardare i propri interessi. La competenza legislativa in questa materia spetta in primo luogo all'Unione Europea, poi allo Stato e quindi, in via residuale, alle Regioni.

Codice del consumo Il decreto legislativo 206/2005, Codice del consumo, contiene le principali norme italiane in materia di tutela dei consumatori, che vengono armonizzate e riordinate in un unico testo. Il codice – e molte altre norme di legge – si possono consultare sulla banca dati gratuita:

Competenza legislativa statale Nel Codice la tutela del consumatore, intesa come disciplina civilistica dei rapporti tra parti non uguali (si dà atto che il consumatore si trova in una posizione di debolezza strutturale rispetto al professionista), viene ricondotta alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.

Il rapporto di consumo ll Codice è imperniato sul rapporto di consumo, che viene scomposto nelle varie fasi in cui si articola: da quella preliminare (educazione, informazione, pubblicità), a quella che riguarda in modo specifico la disciplina dei contratti di acquisto e di consumo di beni e servizi… per finire con quella dei rimedi attivabili a tutela dei consumatori.

Il ruolo delle Regioni Competenza legislativa in materia di educazione ed informazione dei consumatori (art. 145 codice consumo) nell'ambito delle loro competenze le Regioni sono chiamate a garantire i diritti degli utenti dei servizi pubblici (art. 101 codice consumo)

Il ruolo delle associazioni dei consumatori-utenti Formazioni sociali che abbiano per scopo statutario esclusivo la tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori e degli utenti (art. 3 Codice consumo)

Definizione di consumatore-utente Persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta (art. 3 Codice consumo)

I diritti fondamentali dei consumatori tutela della salute; sicurezza e qualità dei prodotti e dei servizi; adeguata informazione e corretta pubblicità; esercizio delle pratiche commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealtà; educazione al consumo; correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali; promozione e sviluppo dell'associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti; erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza (art. 2 Codice consumo).

Beni di consumo “difettosi”, quanto scade la garanzia? Il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita (idonei all'uso al quale servono abitualmente beni dello stesso tipo, conformi alla descrizione fatta dal venditore, in possesso delle qualità del bene che il venditore ha presentato al consumatore come campione o modello). Altrimenti è responsabile per qualsiasi difetto di conformità, esistente al momento della consegna del bene, che si manifesti entro due anni. La garanzia opera anche nel caso di beni usati ( ma in questo caso la durata della responsabilità può essere – d’accordo fra le parti - ridotta ad un anno).

Beni di consumo “difettosi”, i diritti del consumatore (artt codice consumo) In caso di difetto di conformità, il consumatore ha diritto: al ripristino senza spese della conformità del bene da parte del venditore mediante riparazione o sostituzione (può scegliere fra le due modalità, salvo che l’una sia impossibile o troppo onerosa rispetto all’altra); ovvero (se il ripristino è impossibile, troppo oneroso, tardivo o comunque insoddisfacente) ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto (sempre a sua scelta).

Beni di consumo “difettosi”, diritti/doveri del consumatore (artt codice consumo ) Riparazioni e sostituzioni vanno effettuate entro un congruo termine dalla richiesta. Il consumatore deve denunciare al venditore il difetto di conformità entro due mesi dalla data in cui lo ha scoperto. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro sei mesi dalla consegna del bene esistessero già a tale data N.B: Conserviamo lo scontrino per documentare l’acquisto e facciamone una fotocopia (la carta termica si deteriora nel tempo).