L’ICONA DELL’ULTIMA CENA Gv,13
Mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo:
“Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”…
Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie lo diede loro
“Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati”
“Fate questo in memoria di me.”
I DISCEPOLI
Mediante questa Pasqua, l’ultima, Gesù vuole mettere su con i discepoli una comunità che si dimostri fraterna nel condividere lo stesso pane e lo stesso calice
Egli vuole fare di questa condivisione il sacramento del suo corpo e del suo sangue
In questa prospettiva di comunione,, comprendiamo quanto sia tragico l’annunzio che Gesù sta per fare del tradimento di uno di loro
UNO DI VOI MI TRADIRA’
I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse.
L’unico che non sembra preoccuparsi di ciò è solo Giuda, che invece è intento a prendere qualcosa dalla coppa..
Il traditore è staccato dalla fitta rete di sguardi interrogativi di tutti gli altri
A lui fa parallelo solo un altro discepolo: Giovanni
La differenza è nel gesto delle mani: le mani di Giovanni non sono protese verso il cibo, il cibo materiale. Ma si levano in preghiera
Sta scritto infatti: Uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava al fianco di Gesù:
Simon Pietro gli fece cenno e gli disse: “Signore chi è?”
Giuda, dimentico della legge dell’amicizia, usò per il tradimento quei piedi che gli erano stati lavati
SPEZZO’
Lo spezzare lo stesso pane, da parte del maestro di tavola, simbolizza la sua volontà di unità
Ricevendo una parte di quel nutrimento, saranno uniti tra loro “un solo pane, un solo corpo”
Soprattutto uniti a colui che distribuisce il pane
Ricordando questo gesto, i primi cristiani hanno praticato la “frazione del pane” (Atti 2,42)
Donando questo pane, Gesù stesso si dona come nutrimento…si fa pane, Pane di vita.
Dobbiamo imparare da lui a dare tutto, a dire sempre grazie, a celebrare l’Eucaristia nella vita
Il discorso di Gesù nell’Ultima cena fu una conversione in clima di amicizia, di confidenza e insieme un estremo addio, dato effondendo il cuore.
Quanto deve aver atteso quell’ora Gesù! Quell’ora per cui era venuto, l’ora di donarsi ai discepoli, all’umanità, alla Chiesa
Don Bosco ci ha lasciato in eredità due pilastri: L’EUCARISTIA e MARIA Don Bosco ci ha lasciato in eredità due pilastri: L’EUCARISTIA e MARIA
La nostra pietà deve essere eucaristica e mariana dobbiamo diventare pane spezzato per la salvezza dei nostri fratelli!
Nell’Eucaristia e in Maria troviamo l’aspetto fondante della comunione e della solidarietà e prolunghiamo nel tempo, nell’umiltà del servire, la gioia del condividere e dello spezzare il pane per la salvezza dei fratelli.