La I guerra mondiale L’Italia

Interventismo democratico Interventismo nazionalista

Cesare Battisti « Ammetto inoltre di aver svolto, sia anteriormente che posteriormente allo scoppio della guerra con l'Italia, in tutti i modi - a voce, in iscritto, con stampati- la più intensa propaganda per la causa d'Italia e per l'annessione a quest'ultima dei territori italiani dell'Austria; ammetto d'essermi arruolato come volontario nell'esercito italiano, di esservi stato nominato sottotenente e tenente, di aver combattuto contro l'Austria e d'essere stato fatto prigioniero con le armi alla mano. Rilevo che ho agito perseguendo il mio ideale politico che consisteva nell'indipendenza delle province italiane dell'Austria e nella loro unione al Regno d'Italia. »(Dal verbale dettato dallo stesso Battisti durante il processo)

Gabriele D’Annunzio Maggio radioso A Genova, il 5 maggio: Voi volete un’Italia più grande, non per acquisto ma per conquisto, non a misura di vergogna ma a prezzo di sangue e di gloria … Il nostro Iddio, qui nella lunga miseria nostra, darci volle una tanta testimonianza del nostro sangue privilegiato … O beati quelli che più danno, perché più potranno ardere … Beati i giovani che sono affamati e assetati di gloria, perché saranno saziati. 12 e 13 maggio sul colle capitolino No, noi non siamo, noi non vogliamo essere un museo, un albergo, una villeggiatura, un orizzonte ridipinto col blu di Prussia per le lune di miele internazionali, un mercato dilettoso ove si compra e si vende, si froda e si baratta. Il nostro genio ci chiama a porre la nostra impronta su la materia rifusa e confusa del nostro mondo … Compagni, non è più tempo di parlare ma di fare; non è più tempo di concioni ma di azioni, e d’azioni romane. Se considerato è come crimine l’incitare alla violenza i cittadini, io mi vanterò di questo crimine, io lo prenderò sopra me solo. Dopo la dichiarazione di guerra O compagni, questa guerra, che sembra opera di distruzione e di abominazione, è la più feconda matrice di bellezza e di virtù apparsa sulla terra.

Benito Mussolini Il popolo d’Italia Articolo “Audacia”, 15 novembre 1914

Neutralisti La maggior parte degli italiani Giolitti Il parlamento I socialisti: “né aderire, né sabotare” Il papa Benedetto XV(l’”inutile strage”, 1 agosto 1917) (La Germania e l’ambasciatore Von Bülow)

La guerra Salandra, Sonnino, Vittorio Emanuele III Il patto di Londra, 26 aprile 1915 (trattato segreto) 4 maggio Salandra denuncia la Triplice Alleanza ( nota privata) Maggio 1915 ( prova generale del colpo di stato dell’ottobre del ’22) 9 maggio Giolitti fa ritorno a Roma (300 parlamentari portano il loro biglietto da visita a Giolitti) 12 maggio dimissioni di Salandra 16 maggio Salandra richiamato al governo 20 maggio riapertura del Parlamento. Pieni poteri al governo in caso di guerra (407 voti a favore, 74 contro) 23 maggio dichiarazione di guerra contro l’Austria- Ungheria 24 maggio l’esercito è in marcia. Inadeguatezza dell’esercito italiano.

L’Italia entra in guerra Il fronte italiano (700 km. Due settori: Trentino e il Carso.  Strafexpedition (maggio 1916) Strafexpedition (dimissioni di Salandra, al governo sale Paolo Boselli, (28 agosto : dichiarazione di guerra alla Germania) Le 12 battaglie dell’Isonzo Caporetto (tra Plezzo e Tolmino) Caporetto La vittoria di Vittorio Veneto L’armistizio.

La mobilitazione Il generalissimo: Luigi Cadorna La spallata L’impreparazione dell’esercito italiano I numeri: uomini quadrupedi 3300 automezzi fucili 620 mitragliatrici 2150 pezzi d’artiglieria 4 armate 14 corpi d’armata 40 divisioni 86 aerei (90 piloti) 16 giugno 1915 : si completa la raccolta degli uomini

Il generalissimo Luigi Cadorna per ascoltare la voce dei tre generali in particolare l’annunzio della vittoria) Armando Diaz Pietro Badoglio