Scuola Secondaria I gradoClassi terze Dell’Istituto Comprensivo di Gioia Sannitica SCUOLA ESTIVA DI MATEMATICA I CICLO LACENO (AV) LUGLIO 2014 Curato dalla Prof.ssa Sagnella Emanuela
Il test somministrato, il 19 giugno 2014 alle classi terze dall’INVALSI, è stato complessivamente adeguato ai ragazzi, sia per il grado di difficoltà e sia perché si avvicina molto alla programmazione che si riesce a svolgere nel triennio della Scuola Secondaria di I grado. Tuttavia, per un’accurata risoluzione dei 26 quesiti, sarebbe stato necessario proporre il test in almeno un’ora e mezza, anziché in 75 minuti.
Per l’analisi critica dei quesiti, è stato preso in considerazione il fascicolo numero 1 dal sito: Ho provato a suddividere i quesiti in base al grado di difficoltà rispetto al livello culturale delle classi: 1) Il primo gruppo è formato dai quesiti con un livello basso di difficoltà, cioè che possono essere svolti correttamente anche dai ragazzi che hanno tempi di apprendimento della matematica piuttosto lenti. In questo gruppo inserisco il quesito D10a, D13a e il quesito D25.
2) Nel secondo gruppo, inserisco quesiti con un livello di media difficoltà, ovvero che si possono eseguire anche con un livello di competenza più che sufficiente. Il ragazzo che studia la disciplina, non in modo mnemonico, può risolvere i seguenti quesiti dopo un’accurata lettura. I quesiti sono: D1, D3a, D5a, D6, D13b,D13c, D14, D20, D22, D26.
3) Nel terzo gruppo inserisco i quesiti con un livello di difficoltà medio-alto, che richiedono un livello di competenza più complesso. I quesiti suddetti sono: D2, D3b, D4, D5b, D7, D8, D9, D10b, D11, D12, D15, D16,D17, D18, D19, D21, D23, D24. Oltre alla suddivisione dei quesiti in base al livello di difficoltà, ho notato, come ho già detto prima, che quest’anno molti quesiti richiamano concetti e processi appresi durante il triennio, nello svolgimento della programmazione didattica, la quale è, un adattamento delle Nuove Indicazioni Curricolari alle classi dell’Istituto.
I quesiti proposti nella Prova Nazionale di quest’anno, che invece si discostano dalle abituali esercitazioni didattiche sono : D3, D9, D10, D16, D12. Sono, tuttavia, quesiti interessanti, adatti a rilevare le capacità logiche, di visualizzazione e spaziale degli alunni, a prescindere dallo studio della disciplina.
Concludendo, la Prova Invalsi di quest’anno la considero, idonea a rilevare i traguardi di competenza conseguiti da ciascun allievo al termine del primo ciclo di studi, sia per il grado di difficoltà dei quesiti, sia per la varietà degli stessi e sia per la contestualizzazione degli esercizi in situazioni reali. Tuttavia considero il tempo un po’ limitante per una risoluzione accurata della Prova.
Sono favorevole all’introduzione delle Prove Invalsi agli esami del Primo Ciclo d’Istruzione perché, se ben costruite e non difficili, permettono di rilevare le capacità di padroneggiare i contenuti specifici della disciplina e, di utilizzare in modo corretto procedure logico- matematiche per risolvere nuove situazioni problematiche. Tuttavia, questa tipologia di quesiti non sempre permette di rilevare quei piccoli progressi che alcuni alunni, hanno mostrato durante l’anno scolastico, nello studio della matematica.
Ecco che una valutazione formativa dell’insegnante e una valutazione che proviene dalle Prove Invalsi, offre un quadro generale completo per una valutazione effettiva delle abilità e competenze acquisite da ogni alunno. Inoltre, le informazioni che ne derivano, permettono di confermare quelle strategie attuate in modo efficace e di dare nuovi spunti per una didattica in continuo cambiamento e adattamento agli stili cognitivi di nuove classi e alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo.