Bianca Maria Ciminelli Studio 319, lab 308 (settore H0) Tel 0672594319-4308 Mail: Ricevimento.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
1) Dominanza incompleta
Advertisements

Le leggi dell’ereditarietà
La Teoria Cromosomica dell’Ereditarietà
ANALISI MENDELIANA GENOTIPO: costituzione genetica di un individuo, sia riferito ad un singolo gene, sia all’insieme dei suoi geni. FENOTIPO: manifestazione.
1. Nelle cavie il pelo ruvido ( R ) è dominante sul pelo liscio ( r )
EREDITARIETA’ DEI CARATTERI
CONSANGUINEITA’ Si definiscono consanguinei due individui che hanno un antenato in comune. Due alleli possono essere: uguali in istato quando non sono.
MENDEL 07/01/10.
MONOIBRIDISMO Monoibridismo nei bovini . Comportamento ereditario del colore dei mantelli semplici nei bovini in F1 e F2.
Ricerca gene daltonismo
più generazioni interessate
1° legge di Mendel: Principio della Segregazione
Unione casuale Inincrocio Popolazione grande Deriva
Espressione monoallelica di geni biallelici
Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo
Effetto dell’interazione tra
La genetica studia: Il funzionamento La trasmissione da una generazione allaltra La variazione dei geni I geni sono i fattori che determinano lereditarietà
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO da VINCI” di FIRENZE
MODELLI DI TRASMISSIONE
MODELLI DI TRASMISSIONE
Malattie genetiche.
Esercizio.
L’ereditarietà Le regole della trasmissione ereditaria
Una malattia rara e quasi “sconosciuta”
Cap. 10 La genetica mendeliana pp
L’albero genealogico è un albero di discendenza che descrive i rapporti, per un determinano carattere, esistenti tra genitori e figli nel corso delle generazioni.
Cap. 11 Base cromosomica dell’eredità pp
Genetica dei caratteri mendeliani
TRASMISSIONE MALATTIE MENDELIANE LEZIONE IV
La classe III D del liceo scientifico classico e pedagogico “Leonardo da Vinci” di Terracina presenta : La fibrosi cistica.
Genetica mendeliana e alberi genealogici
Teoria cromosomica dell'ereditarietà. Esperimenti di Morgan
OGNI PAIO DI CROMOSOMI CONTIENE GLI STESSI GENI NELLO STESSO ORDINE MA NON NECESSARIAMENTE IN FORMA IDENTICA. ALLELI: FORME DIVERSE DI UNO STESSO GENE.
Le origini della genetica umana
Le origini della genetica
Consulenza genetica: definizione
Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo
LE MALATTIE EREDITARIE
Molecola di DNA = lunga catena di nucleotidi
Caratteri monofattoriali
La trasmissione dei caratteri ereditari
Mendel e le sue leggi.
Mendel e l’ereditarietà
CORSO INTEGRATO Fondamenti Bio-Genetici
UN GENE UNA MALATTIA ETEROGENEITÀ GENETICA TEST DI COMPLEMENTAZIONE
Il Principio di Hardy-Weinberg
Sc.Biosanitarie Genetica I
Gli studi di mendel A mano a mano che gli studi di genetica procedevano, divenne chiaro che le caratteristiche dominanti e recessive non sono sempre così.
La Genetica.
Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo
Curtis et al. Invito alla biologia.azzurro © Zanichelli editore 2015
LA GENETICA… …e le leggi di Mendel Prof.ssa Filomena Mafrica.
Scheda 4. TRASMISSIONE EREDITARIA: EREDITA’ LEGATA AL SESSO
TRASMISSIONE EREDITARIA NELL’UOMO DISCONOSCIMENTO PATERNITA’
Stagionalità dei matrimoni - Italia Anno Fine del matrimonio Decesso di uno dei coniugi  Decesso di uno dei coniugi  Scelta individuale o della.
37. La fase della mitosi nella quale i cromosomi si allineano lungo il piano equatoriale della cellula è detta a - Profase b - Metafase c - Anafase d.
Esercitazione di Genetica - 5
1. Un incrocio fra due piante, una a fiori blu scuro ed un altra a fiori bianchi produce una F1 tutta a fiori blu chiaro. Reincrociando la F1 si ottiene.
Laura e Michele (II-5 e II-6) si conoscono ad una lezione su una malattia metabolica ereditata come un carattere autosomico recessivo. Entrambi hanno.
UN SISTEMA SPERIMENTALE CONTROLLATO E FACILE DA MANIPOLARE GENETICAMENTE.
La mancanza di pigmentazione nell’uomo (e non solo) è definita albinismo e dipende da un fattore ereditario recessivo “a”. Il dominante “A” è invece responsabile.
EREDITA’ AUTOSOMICA DOMINANTE EREDITA’ AUTOSOMICA RECESSIVA.
Bianca Maria Ciminelli
Transcript della presentazione:

Bianca Maria Ciminelli Studio 319, lab 308 (settore H0) Tel Mail: Ricevimento su appuntamento Testo consigliato: Strachan e Read ‘Genetica molecolare umana’ Ed. Zanichelli Modalità di esame: Prova scritta (domande a risposta multipla e a risposta aperta) e prova orale

Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo  Non si possono programmare gli incroci  Il tempo di generazione dello sperimentatore è uguale al tempo di generazione della specie oggetto di studio  Le fratrie sono di piccole dimensioni Vantaggi  Per l’uomo le conoscenze ‘mediche’ (anatomia, fisiologia, patologia ecc.) sono molto più avanzate rispetto a quelle sugli altri organismi  Anche fenotipi molto rari è difficile che sfuggano all’osservazione

Non sempre è facile dimostrare l’ereditarietà genetica di un carattere  membri della stessa famiglia oltre a condividere una certa quota del loro patrimonio genetico condividono anche l’ambiente (alimentazione, stile di vita, interessi, esposizione a patogeni ecc.) non sempre è possibile avere informazioni dettagliate e complete sui rapporti di parentela e sul fenotipo dei vari membri di una famiglia

Sono utilizzati:  per accertare se un carattere è di tipo genetico- mendeliano e per stabilirne la modalità di trasmissione  nella consulenza genetica (es. per calcolare il rischio di generare figli affetti o il rischio di sviluppare una determinata malattia genetica)  per la mappatura genetica Albero genealogico o pedigree  figura che rappresenta in modo schematico individui con almeno un ascendente in comune, i loro discendenti, i loro coniugi e le relazioni di parentela che intercorrono tra di essi

Talvolta un individuo del pedigree è contrassegnato da una freccia: è il probando cioè l’individuo attraverso cui si è arrivati alla costruzione e allo studio di quel pedigree I PRINCIPALI SIMBOLI USATI PER LA COSTRUZIONE DEI PEDIGREE

Se si utilizzano i pedigree per stabilire le modalità di trasmissione di un carattere genetico è importante considerare la frequenza con cui il carattere in esame si presenta nella popolazione CARATTERE RARO  possiamo assumere che l’allele(i) responsabile sia entrato nel pedigree una sola volta tra tutte le modalità di trasmissione compatibili con il/i pedigree in esame, consideriamo come più verosimile quella che ipotizza il minor numero di portatori indipendenti (cioè non imparentati) viceversa per CARATTERI COMUNI tale assunzione non può essere fatta

Aaaa Aa I II III aaAa AA o Aa Entrambi Aa o AA Aa aa I II III Stabilire la modalità di trasmissione di un carattere COMUNE il pattern di trasmissione in questo pedigree è compatibile con le seguenti modalità: Autosomica Dominante  l’allele che determina il carattere è stato introdotto solo da I-1 Autosomica Recessiva  l’allele è stato introdotto da 4 individui indipendenti (I-1, I-2, II-4 e II-7, genotipo in viola), trattandosi di un carattere comune questa assunzione è verosimile (sarebbe stata da scartare se il carattere fosse stato raro) BASANDOCI SU QUEST’UNICO PEDIGREE NON POSSIAMO SCEGLIERE TRA LE DUE IPOTESI

Le generazioni sono indicate da numeri romani. Ogni individuo è identificato in modo non ambiguo da una coppia di numeri (uno romano ed uno arabo)

PRINCIPALI MODALITA’ DI TRASMISSIONE DI UN CARATTERE MENDELIANO  autosomica dominante  autosomica recessiva  X-linked dominante  X-linked recessiva  Y-linked  mitocondriale  dovuta a un gene soggetto a imprinting

EREDITA’ AUTOSOMICA DOMINANTE Maschi e femmine sono colpiti nelle stesse proporzioni Maschi e femmine trasmettono il carattere con la stessa probabilità Un individuo che presenta il carattere ha almeno un genitore che lo presenta Non si osserva salto di generazione La trasmissione si interrompe dopo una generazione in cui non ci sono affetti

EREDITA’ AUTOSOMICA RECESSIVA Maschi e femmine sono colpiti nelle stesse proporzioni Maschi e femmine trasmettono il carattere con la stessa probabilità Genitori normali di un individuo che presenta il carattere sono entrambi portatori Si osserva salto di generazione Dopo la nascita di un figlio affetto la probabilità di avere un figlio affetto è di 1/4 ad ogni gravidanza I fratelli sani di un affetto hanno una probabilità di 2/3 di essere portatori Se il carattere è raro molto spesso i genitori di un affetto sono consanguinei

EREDITA’ X-LINKED RECESSIVA  Il carattere è sempre espresso nei maschi  E’ espresso nelle femmine omozigoti (molto raramente nelle eterozigoti)  Una madre eterozigote lo trasmette, in media, a metà dei figli maschi  Figlie femmine di una madre eterozigote hanno una probabilità di 1/2 di essere eterozigoti (portatrici)  Una femmina affetta ha un padre affetto e una madre eterozigote (o affetta)

Diffusione dell’allele dell’emofilia nelle famiglie reali europee

EREDITA’ X-LINKED DOMINANTE Tra gli affetti il rapporto maschi:femmine è 1:2 Il carattere è espresso nelle femmine eterozigoti e nei maschi emizigoti Gli effetti nei maschi sono in genere più gravi Se patologico in fasi precoci dello sviluppo si osservano alti tassi di aborto spontaneo o mortalità maschile precoce Un maschio che presenta il carattere lo trasmette a tutte le figlie femmine e a nessuno dei figli maschi Una donna che presenta il carattere lo trasmette, in media, alla metà dei suoi figli (sia maschi che femmine)

EREDITA’ Y-LINKED trasmissione solo maschio-maschio non si conoscono (e probabilmente non esistono) patologie legate a geni del cromosoma Y ( escluse quelle che riguardano la fertilità )

FATTORI CHE COMPLICANO L’ANALISI DI PEDIGREE  penetranza incompleta – La penetranza è la percentuale di individui che hanno il genotipo-malattia e che sono affetti. Affermare che una malattia genetica è a penetranza incompleta equivale a dire che esiste una certa quota di individui che non manifestano la malattia pur avendo il genotipo-malattia. Esempio 1. malattia Autosomica Dominante (AD) con penetranza dell’80% 100 soggetti Aa, 80 sono malati e 20 sono sani Esempio 2. malattia Autosomica Recessiva con penetranza del 70% 100 soggetti aa, 70 sono malati e 30 sono sani

ESEMPIO DI MANCATA PENETRANZA madre e figlia di II-2 presentano la stessa patologia  possiamo escludere che il gamete da cui è nata III-3 portasse una mutazione fresca

La penetranza incompleta è una caratteristica maggiormente frequente nelle malattie AD Il motivo per cui individui con il genotipo- malattia non sono malati può essere: influenza dell’ambiente azione di altri geni (gene principale + geni modificatori) interazione gene-ambiente

 ESPRESSIVITA’ VARIABILE individui portatori dello stesso allele malattia presentano caratteristiche cliniche e gravità diverse

Per le malattie X-linked l’espressività variabile, nelle femmine, può essere particolarmente accentuata: inattivazione del cromosoma X  la gravità del quadro clinico dipende dalla proporzione di cellule che hanno mantenuto attivo il cromosoma X con l’allele anormale Espressività variabile e penetranza incompleta sono un continuum dello stesso fenomeno La penetranza incompleta è una forma estrema di espressività variabile

ESPRESSIONE FENOTIPICA OGNI OVALE RAPPRESENTA UN INDIVIDUO INDIVIDUI DELLA STESSA RIGA HANNO UGUALE GENOTIPO PENETRANZA INCOMPLETA ESPRESSIVITA’ VARIABILE PENETRANZA INCOMPLETA + ESPRESSIVITA’ VARIABILE

 ETEROGENEITÀ GENETICA (eterogeneità di locus) malattie clinicamente uguali sono dovute a mutazioni in geni diversi Esempi classici sono la sordità non sindromica e l’albinismo cioè fenotipi alla cui determinazione concorrono numerosi eventi sequenziali, ognuno controllato da un gene, quindi il non verificarsi di uno qualsiasi di essi compromette del tutto il fenotipo finale Altri esempi: sindrome di Ehlers-Danlos (lassità di pelle e legamenti) e retinite pigmentosa: varie forme clinicamente indistinguibili ma geneticamente distinte (eredità AD, AR e X-linked recessiva); Quando si cerca di stabilire la modalità di trasmissione di una particolare malattia o si vuole mappare il gene- malattia bisogna tenere presente questa possibilità e considerare che in pedigree diversi la patologia può essere causata da mutazioni in geni diversi

ESEMPIO DI COMPLEMENTAZIONE NELL’UOMO (Sordità autosomica recessiva) Malattie recessive che presentano eterogeneità di locus mostrano il fenomeno della complementazione

ETEROGENEITÀ GENETICA (eterogeneità allelica) mutazioni diverse dello stesso gene causano malattie diverse talvolta la differenza è quantitativa (es. Fibrosi cistica con e senza insufficienza pancreatica, CBAVD; distrofie di Duchenne e di Becker); altre volte è qualitativa  alleli diversi dello stesso gene causano patologie molto diverse (es. l’insensibilità agli androgeni e l’atrofia muscolo-spino- bulbare sono dovute a mutazioni differenti del gene AR che codifica il recettore degli androgeni)

 INSORGENZA TARDIVA penetranza dipendente dall’età

I II III II-1, II-3 e II-4 non hanno ricevuto l’allele malattia o non hanno ancora manifestato la malattia?

malattia X-linked dominante letale nei maschi in alcuni casi si osserva poliabortività il rapporto sessi è alterato ma, a causa delle piccole dimensioni delle famiglie umane, generalmente è difficile dimostrarlo

malattia X-linked recessiva: mutazione fresca o segregazione di un allele malattia ?

Mosaicismo Presenza in un individuo di due linee cellulari geneticamente diverse ma derivanti da un unico zigote  Mosaicismo somatico  Mosaicismo germinale  Mosaicismo somatico E germinale

Mosaicismo funzionale nelle femmine dovuto a inattivazione del cromosoma X Le malattie X-linked dominanti in genere mostrano, nelle femmine, una notevole variabilità di espressione dovuta alla diversa percentuale di cellule che hanno inattivato il cromosoma X con l’allele mutante L’inattivazione del cromosoma X può anche essere responsabile dell’insorgenza di malattie X-linked recessive in femmine portatrici

carattere X-linked comune : apparente trasmissione maschio-maschio esempio: daltonismo, freq. del carattere nei maschi (q) 0.08, freq. di femmine portatrici (2pq) = 0.147, quindi la probabilità di un matrimonio maschio daltonico x femmina portatrice = 0.08 x = 0.012

EREDITA’ MITOCONDRIALE Il carattere è trasmesso solo dalle madri (eredità matrilineare)

CARATTERE DETERMINATO DA UN GENE SOGGETTO A IMPRINTING NELLA MADRE (è attiva solo la copia fornita dal padre): figli di madri malate non sono mai malati; figli di padri malati hanno una probabilità del 50% di ricevere la malattia