ATTIVAZIONE NEUROMUSCOLARE DA VIBRAZIONI MECCANICHE Enrico Marchetti, Angelo Tirabasso, Alessandro Lunghi, Raoul Di Giovanni, Floriana Sacco, Luigi Fattorini.

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ATTIVAZIONE NEUROMUSCOLARE DA VIBRAZIONI MECCANICHE Enrico Marchetti, Angelo Tirabasso, Alessandro Lunghi, Raoul Di Giovanni, Floriana Sacco, Luigi Fattorini

Il sistema mano-braccio, modellato da una massa vibrante smorzata ad un singolo grado di libertà, mostra una frequenza di risonanza. Il picco si posiziona fra 30 e 40 Hz. 101° Congresso SIF settembre 2015

OBIETTIVI Obiettivo dello studio è di determinare come varia la risposta muscolare alle vibrazioni in presenza di un task motorio definito. Inoltre si vuole misurare il grado di affaticamento muscolare conseguente ad un prolungato impegno muscolare con sollecitazione vibratoria. 101° Congresso SIF settembre 2015

SETUP SPERIMENTALE La misura dell’attivazione muscolare viene fatta con elettromiografia di superficie (sEMG). Postura, forza e frequenze sono state standardizzate in modo da comprendere valori caratteristici delle varie attività lavorative. 101° Congresso SIF settembre 2015

Extensor carpi radialis longus Flexor carpi ulnari La scelta dei muscoli è caduta su due gruppi muscolari: 101° Congresso SIF settembre 2015

Z Sono state considerate cinque frequenze: 0, 20, 30, 33 and 40 Hz, con quattro livelli di forza di grip sulla maniglia: 20, 30, 40 e 60 %MVC (Maximum Voluntary Contraction). Dal segnale sEMg è stato calcolato l’RMS su 3 secondi. Il livello di sincronizzazione delle fibre muscolari (SYNC) è stato calcolato (Martin&Park, 1997). Si è calcolato l’affaticamento muscolare come diminuzione della frequenza mediana dello spettro.

101° Congresso SIF settembre 2015 Sedici volontari ambosessi (9 donne e 7 uomini) di costituzioni corporee differenti

RISULTATI Extensor carpi radialis longus Flexor carpi ulnari Root Mean Square (RMS) 101° Congresso SIF settembre 2015

SYNC LEVEL Extensor carpi radialis longus 101° Congresso SIF settembre 2015

Extensor carpi radialis longus Flexor carpi ulnari MDF (median frequency decay)

CONCLUSIONI  La crescita del segnale elettrico con la forza è indipendente dalla presenza di stimoli vibratori meccanici esterni.  La sincronizzazione delle fibre muscolari cresce con la frequenza.  Il decadimento della frequenza mediana (MDF), associato all’affaticamento muscolare, decresce con la forza, indicando una maggior fatica.  In particolare a 33 Hz, rispetto all’assenza di vibrazioni meccaniche, è evidente la differenza : la risonanza meccanica si «vede» anche col segnale elettromiografico. 101° Congresso SIF settembre 2015

Grazie per la cortese attenzione