Il trasferimento del lavoratore. Definizioni e differenze Le ragioni del trasferimento Limiti al trasferimento del lavoratore.

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Transcript della presentazione:

Il trasferimento del lavoratore

Definizioni e differenze Le ragioni del trasferimento Limiti al trasferimento del lavoratore

Definizioni e differenze

Art c.c. Il lavoratore non può essere trasferito da una unità produttiva ad un’altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive” (comma 1) “Ogni patto contrario è nullo” (comma 2)

La nozione di “unità produttiva” (art. 35 l. 300/70) Ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo che occupa più di 15 dipendente Imprese industriali e commerciali che nell’ambito dello stesso comune occupano più di 15 dipendenti

Trasferta La trasferta, diversamente dal trasferimento, è caratterizzata dalla provvisorietà dello spostamento del lavoratore da una unità produttiva ad un'altra nell’ ambito della medesima azienda

Distacco (art. 30 dlgs 276 del 2003) quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa, rimanendo responsabile del trattamento economico e normativo a favore del lavoratore

Le ragioni del trasferimento del lavoratore

Le ragioni tecniche, organizzative e produttive l’interesse dell’imprenditore e quello del lavoratore il principio della ragionevolezza la comunicazione delle ragioni

Per giurisprudenza costante, un dipendente può essere trasferito solo a condizione che il datore di lavoro possa dimostrare: 1) l'inutilità di tale dipendente nella sede di provenienza

…segue… 2) la necessità della presenza di quel dipendente, con la sua particolare professionalità, nella sede di destinazione 3) la serietà delle ragioni che hanno fatto cadere la scelta proprio su quel dipendente e non su altri colleghi che svolgano analoghe mansioni

Le ragioni debbono essere comunicate per per iscritto al dipendente, prima del trasferimento. Non è richiesto il consenso del lavoratore, ma in mancanza delle condizioni sopra indicate, il trasferimento è illegittimo

Limiti al trasferimento del lavoratore

Amministratori locali Lavoratrici madri Lavoratore diversamente abile Dirigenti rsa Trasferimento discriminatorio

Amministratori locali Art. 78 dlgs 267 del 2000 “Gli amministratori dipendenti, pubblici e privati, non possono essere soggetti, se non per consenso espresso, a trasferimenti durante l’esercizio del mandato.

…segue… La richiesta dei predetti lavoratori di avvicinamento al luogo in cui viene svolto il mandato amministrativo deve essere esami-nata dal datore di lavoro con criteri di priorità”.

Lavoratrici madri art. 56 dlgs 151 del 2001 Al termine del periodo di congedo di maternità “le madri hanno diritto di conservare il posto di lavoro

…segue… E salvo rinuncia espressa, di rientrare nelle stesse unità produttive ove erano occupate (…), e di permanervi fino al compimento di un anno di età del bambino”.

Lavoratore diversamente abile art.33, l. 104 del 1992, come modificato dalla l. 53 del 2000 “Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assiste con continuità un parente o un affine, entro il terzo grado, handicappato

…segue… ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altre sedi”.

…segue… “La persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità può usufruire alternativamente dei permessi di cui ai commi 2 e 3, ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferita in altra sede, senza il suo consenso”.

Dirigenti rsa Art. 22, l. 300 del 1970 “Il trasferimento dall’unità produttiva dei dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali … può essere disposto solo previo nulla osta delle associazioni sindacali di appartenenza”.

Intimazione del trasferimento del dirigente rsa in mancanza di nulla osta = condotta antisindacale (art. 28 l.n. 300/70)

Trasferimento discriminatorio art. 15, l. 300 del 1970 È nullo qualsiasi patto o atto diretto a: a)… discriminare il lavoratore “nella assegnazione di qualifiche o mansioni, nei trasferimenti … a causa della sua affiliazione o attività sindacale ovvero della sua partecipazione ad uno sciopero…”