Testo di Loreta Gregorutti Disegni by Edo A cura di
SONO VIOLETTA LA CAVALLETTA E, CURIOSA PER NATURA, OSSERVO E ASCOLTO TUTTO QUELLO CHE ACCADE ATTORNO A ME. IERI MI È CAPITATO DI ASSISTERE AD UNA SCENA TENERISSIMA.
JOLE, LA TALPA, ACCOMODATASI SULLA SEDIA A DONDOLO, CULLAVA IL SUO ULTIMO NIPOTINO CERCANDO DI FARLO ADDORMENTARE. SUL FAR DELLA SERA,
ERA TALMENTE INTENTA NEL SUO COMPITO DA NON ACCORGERSI CHE LA STAVO OSSERVANDO… …E ASCOLTANDO. PIANO PIANO, STRASCICANDO LE VOCALI, CANTICCHIAVA:
«ECCO IL TRENO LUNGO LUNGO CHE ATTRAVERSA LA CITTÀ LO VEDETE, LO SENTITE: ECCO IL TRENO, ECCOLO QUA!»
E POICHÉ IL PICCOLO NON SI ERA DECISO A CHIUDERE GLI OCCHIETTI, HA CONTINUATO A CULLARLO AL RITMO DI UNA NINNA NANNA D’ALTRI TEMPI:
«DORMI BIMBO, NON È NULLA È LA NONNA CHE TI CULLA È LA NONNA CHE TI CANTA E NEL CUORE UN FIORE TI PIANTA...»
MA CI È VOLUTA ANCORA UNA FILASTROCCA, SUSSURRATA CON TANTO AMORE DALLA NONNA, PER ACCOMPAGNARE IL PICCOLINO NEL MONDO DEI SOGNI.
ERA UNA FILASTROCCA CHE LO AVREBBE ACCOMPAGNATO NEI SUOI PRIMI GIOCHI AL NIDO E ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA. FACEVA PRESSAPPOCO COSÌ:
« FARFALLINA BELLA BIANCA VOLA VOLA E MAI SI STANCA: VOLA QUA, VOLA LÀ POI SI POSA SOPRA UN FIOR!»
LE SUE NENIE INGENUE MI HANNO TANTO INTENERITA PERCHÉ ERANO LE STESSE CHE LA MIA MAMMA RECITAVA NEI LUNGHI POMERIGGI D’INVERNO PER TENERMI TRANQUILLA E IMPEDIRMI DI TORMENTARLA CON I MIEI INFINITI «PERCHÉ?»
E VOI RICORDATE LE NINNE NANNE E LE FILASTROCCHE DEI VOSTRI PRIMI ANNI?
LA VOSTRA CARA VIOLETTA VI DÀ APPUNTAMENTO ALLE PROSSIME INDISCREZIONI! CIAO!!!