Le Nostre Piante… Scuola secondaria di primo grado R.Donatelli-Sezioni C- Salve a tutti, oggi vi presenteremo le piante del nostro piccolo orto….

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Le Nostre Piante… Scuola secondaria di primo grado R.Donatelli-Sezioni C- Salve a tutti, oggi vi presenteremo le piante del nostro piccolo orto….

Il Sedano Il Sedano (Apium graveolens L.) FAMIGLIA: Apiaceae ORDINE: Apiales FUSTO: Angoloso cilindrico alto cm (fino a 1 m) talvolta cavo, prostrato, eretto o ascendente, fistoloso e ramoso. FOGLIE: Lucide, 1-3 pennatosette, con segmenti inciso dentati ovali o rombici, talora del tutto divisi; foglie superiori talvolta ternate opposte. FIORI: Ermafroditi, con cinque petali bianchi 0,5 mm, riuniti in ombrelle composte di 6-12 raggi senza involucro e involucretto (brattee e bratteole assenti). FRUTTI: Un diachenio ovoideo-globoso, appiattito e bruno, con due mericarpi a cinque coste verticali molto visibili ma sottili, uniti da un asse centrale (carpoforo), da cui i mericarpi si separano solo a maturità HABITAT: Orti, ruderi e incolti, da 0 a 1500 metri. USI: E’ ben noto l’uso in cucina di gambi e foglie, come verdura da contorno (anche Apium graveolens var. rapaceum, il cosiddetto sedano rapa o sedano di Verona) in diverse preparazioni o come aromatizzante in formaggi e stufati. Si tratta inoltre di una pianta officinale da sempre utilizzata, in infusi e decotti, come diuretico, digestivo e antireumatico. Il decotto di fusti e foglie si utilizzava per pediluvi e impacchi contro i geloni. Le foglie fresche sono applicate su punture d’insetti, piaghe e contusioni; l’infuso dei frutti è carminativo; il decotto della radice diuretico.

Il Pomomdoro Il Pomodoro (Solanum lycopersicum) ORDINE: Solanales FAMIGLIA: Solanaceae DESCRIZIONE: E’ una pianta annuale i cui frutti, bacche plurisperme dal caratteristico colore rosso, sono largamente utilizzati in ambito alimentare in molti paesi del mondo. RADICE E FUSTO: Radice fittonante ma con un’ampia rete di radici laterali più o meno superficiali. Fusto ramificato, eretto o prostrato. FIORI: Il fiore ha un calice a 5 sepali parzialmente concresciuti, pelosi esternamente e una corolla di 5 petali gialli parzialmente fusi FOGLIE: Pennatosette, costituite da segmenti ovali, incisi o dentati in modo grossolano, intercalati da segmenti più piccoli FRUTTI: Il frutto è una bacca di dimensioni e forma variabili, di colore rosso o arancio al momento della maturazione, con epicarpo (buccia) liscio, mesocarpo carnoso ed endocarpo suddiviso in logge (o loculi), piene di succo denso e contenenti numerosi semi appiattiti, bianco giallognoli avvolti da una membrana gelatinosa. Ogni pianta produce da a semi. DISTRIBUZIONE, HABITAT E CENNI STORICI: Il pomodoro è nativo della zona dell'America centrale, del Sudamerica e della parte meridionale dell'America Settentrionale, zona compresa oggi tra i paesi del Messico e Perù. Gli Aztechi lo chiamarono "xitomatl", il termine "tomatl" indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi. La salsa di pomodoro divenne parte integrante della cucina azteca. Alcuni affermarono che il pomodoro aveva proprietà afrodisiache, sarebbe questo il motivo per cui i francesi anticamente lo definivano "pomme d'amour", pomo d'amore. Si dice che dopo la sua introduzione in Europa sir Walter Raleigh avrebbe donato questa piantina carica dei suoi frutti alla regina Elisabetta, battezzandola con il nome di "apples of love" (pomo d'amore). La data del suo arrivo in Europa è il 1540 quando lo spagnolo Hernán Cortés rientrò in patria e ne portò gli esemplari; ma la sua coltivazione e diffusione attese fino alla seconda metà del XVII secolo. Arriva in Italia nel 1596 ma solo più tardi, trovando condizioni climatiche favorevoli nel sud Campania-Napoli, si ha il viraggio del suo colore dall'originario e caratteristico colore oro, che diede appunto il nome alla pianta, all'attuale rosso, grazie a selezioni e innesti successivi.

Il Rosmarino Il Rosmarino (Rosmarinus officinalis) FAMIGLIA: Lamiaceae ORDINE: Lamiales FUSTO: Fusto legnoso,di colore marrone chiaro, prostarti ascendenti o eretti, molto ramificati, i giovani rami pelosi di colore grigio-verde sono a sezione quadrangolare FOGLIE: Le foglie, persistenti e coriacee, sono lunghe 2–3 cm e larghe 1–3 mm, sessili, opposte, lineari-lanceolate addensate numerosissime sui rametti; di colore verde cupo lucente sulla pagina superiore e biancastre su quella inferiore per la presenza di peluria bianca; hanno i margini leggermente revoluti; ricche di ghiandole oleifere. FIORI: I fiori ermafroditi sono sessili e piccoli, riuniti in brevi grappoli all'ascella di foglie fiorifere sovrapposte, formanti lunghi spicastri allungati, bratteati e fogliosi, con fioritura da marzo ad ottobre, nelle posizioni più riparate ad intermittenza tutto l'anno. FRUTTI: Ogni fiore possiede un calice campanulato, tomentoso con labbro superiore tridentato e quello inferiore bifido; la corolla di colore lilla- indaco, azzurro-violacea o, più raramente, bianca o azzurro pallido, è bilabiata con un leggero rigonfiamento in corrispondenza della fauce; il labbro superiore è bilobo, quello inferiore trilobo, con il lobo mediano più grande di quelli laterali ed a forma di cucchiaio con il margine ondulato; gli stami sono solo due con filamenti muniti di un piccolo dente alla base ed inseriti in corrispondenza della fauce della corolla; l'ovario è unico, supero e quadripartito.L'impollinazione è entomofila poiché avviene tramite insetti pronubi, tra cui l'ape domestica, attirati dal profumo e dal nettare prodotto dai fiori.I frutti sono tetracheni, con acheni liberi, oblunghi e lisci, di colore brunastro. DISTRIBUZIONE E HABITAT: Originario dell'Europa, Asia e Africa, è ora spontaneo nell'area mediterranea nelle zone litoranee, garighe, macchia mediterranea, dirupi sassosi e assolati dell'entroterra, dal livello del mare fino alla zona collinare PROPRIETA’ MEDICINALI: I rametti e le foglie raccolti da maggio a luglio e fatti seccare all'ombra hanno proprietà aromatiche, stimolanti l'appetito e le funzioni digestive, stomachici, carminativi, utili nelle dispepsie atoniche e gastralgie, tonici e stimolanti per il sistema nervoso, il fegato e la cistifellea. Da alcuni autori viene inoltre consigliato per infezioni generiche come tosse o asma

La Menta La Menta(Mentha) FAMIGLIA: Lamiaceae ORDINE: Lamiales FUSTO: E’ un'erba alta da qualche centimetro a poco più di un metro, con steli eretti e radici rizomatose che si espandono notevolmente nel suolo. FOGLIE: Le foglie sono opposte, semplici e nella maggior parte delle specie sono lanceolate e ricoperte di una leggera peluria di colore verde brillante. FIORI: I fiori sono raccolti in spighe terminali, coniche, che fioriscono a partire dal basso verso l'alto. I singoli fiori, simpetali e irregolari, sono piccoli, di colore bianco, rosa o viola; la corolla, parzialmente fusa in un tubo, si apre in due labbra, la superiore con un solo lobo, l'inferiore con 3 lobi disuguali. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all'autunno. DISTRIBUZIONE E HABITAT: Cresce in modo massiccio in tutta Europa, in Asia e in Africa e predilige sia le posizioni in pieno sole che la mezza ombra, ma può resistere anche a basse temperature. Molto conosciuta già dal tempo degli Egizi e dei Romani, veniva usata da Galeno come pianta medicinale PROPRIETA’ MEDICINALI: In medicina ha funzioni di digestivo, stimolante delle funzioni gastriche, antisettico ed antispasmodico, tonificante; si possono preparare decotti e infusi. Secondo alcuni, sarebbe sconsigliabile assumerla di sera perché potrebbe causare disturbi del sonno. Inoltre (secondo le teorie degli omeopati) sarebbe da evitare nel caso si stia facendo una cura omeopatica perché ridurrebbe l'assorbimento dei farmaci omeopatici. Presenta controindicazioni come il reflusso gastroesofageo e l'ulcera gastrica e l'uso dell'olio essenziale si deve evitare nei soggetti con gravi epatopatie, insufficienza renale e favismo. Va notato che queste proprietà sono limitate ad alcune specie di Mentha. Altre specie, p.es. la Mentha pulegium (Menta Poleggio), contengono sostanze velenose

La Salvia La Salvia(Salvia L.) FAMIGLIA: Lamiaceae ORDINE: Lamiales FUSTO: È una pianta a portamento cespuglioso, con fusto molto ramificato FOGLIE: Foglie picciolate di colore grigio-verde, ricche di oli essenziali che le conferiscono il caratteristico aroma FIORI: I fiori sono ermafroditi, di colore violetto e sbocciano in primavera. PROPRIETA’: La salvia insieme alla soia è uno degli alimenti a più alto contenuto di fitoestrogeni. Da ciò derivano proprietà antiidrotiche (verso la sudorazione di mani e piedi, e quella notturna dei pazienti) e antigalattogene, per cui la salvia è un inibitore della secrezione di latte materno.La Salvia splendens e Salvia miltiorrhiza, tra i principi attivi, producono dei composti molto interessanti: * l'acido litospermico, risultato inibitore di alcune tirosina chinasi e della proteina chinasi calcio-fosfolipide dipendente (PKC); il rosmadiale, altro inibitore della PKC il miltirone, un orto-benzochinone con azione antitumorale l'hassanano, un diterpene-dione che blocca la lipossigenasi responsabile della sintesi dei leucotrieni (infiammazione ed asma) il nortanshinone, che è anti-infiammtorio perché inibisce la ciclo-ossigenasi, il bersaglio molecolare dell'aspirina.

Il Finocchio Il Finocchio(Foeniculum vulgare Mill) ORDINE: Apiales FAMIGLIA: Apiaceae FUSTO: Il finocchio selvatico è una pianta spontanea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a 2 m. FOGLIE: Possiede foglie che ricordano il fieno (da cui il nome foeniculum), di colore verde FIORI: Produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli FRUTTI: Seguono i frutti (acheni), prima verdi e poi grigiastri. Del finocchio selvatico si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti (impropriamente chiamati "semi"). COLTIVAZIONE: Il finocchio è ampiamente coltivato negli orti per la produzione del grumolo, una struttura compatta costituita dall'insieme delle guaine fogliari, che si presentano di colore biancastro, carnose

Ecco tutti i nostri cartelloni…

Ecco i nostri cartelloni…in inglese

Ecco le piante del nostro orto…