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POMODORI : AD OGNI VARIETA’ SI ADDICE UN PRECISO IMPIEGO

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Presentazione sul tema: "POMODORI : AD OGNI VARIETA’ SI ADDICE UN PRECISO IMPIEGO"— Transcript della presentazione:

1 POMODORI : AD OGNI VARIETA’ SI ADDICE UN PRECISO IMPIEGO
A CURA DI : GIUSEPPE NOTIZIA, FABIO SARTORI E RITA SCARFOGLIERO

2 GLI UTILIZZI GENERICI DEI POMODORI
Utilizzo principale : Si consumano, a seconda delle varietà, in insalata, minestre, sughi, condimenti, salse, conserve, succhi e cocktail come il famoso Bloody Mary. Sono gustosi ripieni e con la mozzarella per un fresco piatto estivo, la cosiddetta "caprese". In cosmesi : In cosmesi è usato come ingrediente base di maschere tonificanti, nutrienti e rassodanti per la pelle. Viene usato anche per rimedi casalinghi, contro i brufoli, scottature da sole, scottature domestiche, per le mani, per pulire l'ottone.

3 POMODORINO CAMPANO Il pomodorino Campano designa le bacche derivanti dagli ecotipi “Corbarino” e“Vesuviano” coltivati esclusivamente nel territorio campano. Questa tipologia di pomodori presenta una forma ovale allungata con apice ben evidente. Il peso della bacca quando è fresca oscilla tra i 15 e i 20 grammi. La produzione unitaria massima annua di frutti ammessa è fissata in 600 quintali ad ettaro, pur con le variazioni annuali in funzione dell'andamento climatico. È utilizzato maggiormente nella preparazione di sughi e salse.

4 POMODORINO GIALLO Il pomodorino giallo, non molto noto, rappresenta una varietà significativa nell’area campana, specificamente nella provincia di Napoli. Questa tipologia ha una pianta a sviluppo indeterminato molto vigorosa, tollerante alle principali malattie del pomodoro, la bacca è tondeggiante e leggermente schiacciata ai poli, il colore esterno è giallo aranciato, la polpa di colore rosa salmone. Il pomodorino giallo inoltre è stato riscoperto da alcuni chef di tendenza in quanto si è rivelato ottimo in cucina per le pietanze a base di pesce.

5 POMODORINO CORBARINO Il pomodorino Corbarino prodotto prevalentemente sulle colline di Corbara, di colore rosso intenso, con forma tendente al piriforme e il tipico sapore agro-dolce, rappresenta una testimonianza sentita della tradizione rurale locale. Questo pomodorino è particolarmente ricco, oltre che di vitamine e sali minerali, anche di salutari sostanze antiossidanti. Un tempo la sua produzione era destinata prevalentemente al consumo fresco o alla preparazione artigianale di conserve: particolare la tecnica di conservazione, tramandata fino ai nostri giorni, che prevede l’intreccio dei rametti portanti grappoli di pomodorini, fino ad ottenere dei grossi “piennoli” da conservare durante l’inverno, appesi in luoghi semiombreggiati e ben ventilati. Questà varietà viene apprezzata al meglio in conserve.

6 POMODORO DI SORRENTO Il pomodoro di Sorrento, coltivazione tradizionale di tutti i comuni della costiera ed in particolare di Sant’Agnello e Piano, è un pomodoro di grossa pezzatura dalla forma rotondeggiante: è particolarmente costoluto, e di colore rosso chiaro tendente al rosa con sfumature verdi alla raccolta. Ha una polpa deliziosa, carnosa e compatta dal sapore dolce e delicato. Secondo alcuni questa varietà sarebbe arrivata nella zona attraverso il commercio degli inizi del secolo con l’America, quando i commercianti ne avrebbero acquistato il seme. La coltivazione di questa varietà si è poi diffusa a tutti i comuni vesuviani dove però il prodotto non ha le stesse pregiate caratteristiche organolettiche. Oggi il pomodoro di Sorrento è molto utilizzato nella cucina locale, soprattutto crudo, come ingrediente di gustose insalate estive. La sua grandezza permette l’utilizzo anche di pochi pomodori per la creazione di insalate dal gusto innovativo.

7 POMODORINO DEL PIENNOLO
Il pomodorino del Piennolo conosciuto anche come “Spungillo” è un Pomodorino tondo a pizzo piccolo, di colore rosso, di sapore molto dolce, polposo, dalla buccia spessa e coriacea, raccolti in grappoli molto lunghi (anche di un metro).Questa varietà è presente nel territorio campano dal XIX secolo quindi risulta essere caratteristico della zona. Il Pomodorino del Vesuvio viene apprezzato sul mercato sia allo stato fresco, venduto appena raccolto sui mercati locali, sia nella tipica forma conservata in appesa "al piennolo", oppure anche come conserva in vetro, secondo un’antica ricetta familiare dell’area, denominata "a pacchetelle", anch’essa contemplata nel disciplinare di produzione della DOP.

8 POMODORINO VESUVIANO La denominazione "Pomodorino Vesuviano" designa le bacche che deriva dall'ecotipo "VESUVIANO": il prodotto, allo stato fresco, deve avere le seguenti caratteristiche:pezzatura 45-38/kg, ossia peso della bacca compreso tra grammi;forma prevalentemente ovale allungata, leggermente piriforme con apice mucronato ben evidente. Le condizioni ambientali e di coltura devono essere quelle tradizionali della zona, e comunque adatte a conferire al prodotto che ne deriva le specifiche caratteristiche di qualità. Il trapianto, di norma , si esegue tra l'ultima decade di marzo all'ultima decade di aprile. Il sesto d'impianto deve essere di massimo 30 cm sulla fila e compreso tra cm tra le file. Questo tipo di pomodoro dal gusto concentrato ne permette l’utilizzo in minestre e condimenti di ogni genere.

9 FONTI BIBLIOGRAFICHE :
 

10 A CURA DI : GIUSEPPE NOTIZIA RITA SCARFOGLIERO FABIO SARTORI


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