L’arte nel ‘700
Architettura • La prima metà del XVIII secolo coincise con l'affermazione della architettura Rococò, sviluppatasi in Francia, da alcuni considerata come l'ultima fase del Barocco. • L’architettura neoclassica invece si affermò nella seconda metà del secolo, in contrapposizione al Rococò. L'Illuminismo, la riscoperta dell'arte classica e l'avvio dei primi scavi archeologici a Pompei ed Ercolano, portarono alla rapida diffusione di nuovi ideali.
Architettura Rococò • L’architettura Rococò si sviluppò in Francia nella prima metà del Settecento come evoluzione del tardo barocco. Si distingue per la grande eleganza e la sfarzosità delle forme, caratterizzate da ondulazioni ramificate in riccioli e arabeschi floreali. • Il termine "rococò" deriva dal francese Rocaille, parola usata per indicare un tipo di decorazione eseguita con pietre, rocce e conchiglie, utilizzate come abbellimento di padiglioni da giardino e grotte. • Caratterizzata da delicatezza, grazia, eleganza, gioiosità e luminosità si poneva in netto contrasto con la pesantezza e i colori più forti adottati dal precedente periodo barocco. I massimi interpreti dell’architettura rococò in Italia sono Filippo Juvara e Luigi Vanvitelli.
Filippo Juvara • Filippo Juvara (1678 – 1736) è stato un architetto italiano ed uno dei maggiori esponenti della architettura rococò. • Nel corso della sua vita, Juvara ha soggiornato in diverse città italiane ed europee: Messina, Roma, Lucca, Lisbona, Torino (dove è rimasto molti anni a lavorare per conto dei Savoia), Como, Mantova, Madrid e Belluno • Le sua più celebre opera è la Basilica di Superga.
Basilica di Superga • La basilica di Superga sorge sull'omonimo colle ad est di Torino. Fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i francesi che assediavano Torino nel 1706. • Si tratta di un organismo architettonico di grande complessità e suggestione, nella cui cripta (riadattata successivamente a mausoleo) vi sono le tombe monumentali di molti re e duchi di casa Savoia. • La basilica si articola attorno a una chiesa a pianta centrale sormontata da un imponente cupola e preceduta da un alto e maestoso pronao a pianta quadrata, delimitato da otto colonne a fusto liscio con capitelli corinzi. • La parte posteriore della chiesa, che si dilata in un profondo presbiterio, è inglobata nel retrostante convento, a sua volta organizzato attorno a un vasto cortile rettangolare porticato sui quattro lati. • Due massicci campanili gemelli affiancano - lievemente arretrati – il corpo cilindrico della chiesa.
Luigi Vanvitelli • Luigi Vanvitelli, nato Lodewijk van Wittel (1700 – 1773), è stato un architetto italiano di origine olandese ed uno dei maggiori esponenti della architettura rococò. • Formatosi a Roma, lavorò nelle Marche, in Lombardia, per conto dei Borbone e del Papa. • La sua più celebre opera è la reggia di Caserta.
Reggia di Caserta • La reggia di Caserta è un palazzo reale, con annesso un parco, ubicato a Caserta. Questa grandiosa opera fu intesa da re Carlo III come simbolo dello Stato borbonico: potente, razionale ed efficiente. • Il palazzo appare come un massiccio parallelepipedo a pianta rettangolare di 247 x 184 metri. Lo spazio interno si articola in quattro immensi cortili rettangolari di oltre 3800 metri quadrati, su cui affacciano le facciate interne, con paramento bugnato al piano terra e intonaco liscio a quelli superiori. • Perno centrale e punto di snodo di tutto l’edifico è il grande atrio ottagonale, da cui si sviluppa lo Scalone d’onore. • Sul retro della reggia si estende per oltre 120 ettari un enorme parco, al cui centro si diparte un lunghissimo viale interrotto da fontane, vasche e cascate artificiali. Lateralmente decine di vialetti minori conducono ad altre fontane ornate di statue a soggetto mitologico, ad una peschiera, al Giardino Inglese(con annesso orto botanico) e al laghetto dei cigni.
Pittura • Nel corso del ‘700 la pittura ha vissuto un nuovo impulso. Diminuisce l'influenza religiosa nei temi raffigurati ed emergono nuovi filoni: la centralità dell'uomo e in particolare della donna e il paesaggio vengono coniugati in un'ambientazione spesso arcadica. • La corrente pittorica venuta a diffondersi nel XVIII secolo è stata quella del vedutismo, sviluppatasi a Venezia. • Il Settecento ha visto anche l’adopero di altri generi figurativi: ritratto, natura morta e pittura neoclassica
Vedutismo Il Vedutismo è un genere pittorico nato nel settecento che si occupa di paesaggi o di città riprese dal vero. Questa corrente si sviluppa soprattutto a Venezia per via della suggestività della città. Con il Vedutismo per la prima volta il paesaggio viene rappresentato in maniera oggettiva. L’arte vedutista si ricollega fortemente all'ideologia illuminista, secondo cui l'approccio con la realtà circostante deve essere di tipo «scientifico». I vedutisti utilizzavano la camera ottica, che faceva arrivare la luce su uno specchio il quale proiettava su una parete l'immagine rovesciata e sfuocata che dopo esser stata raddrizzata veniva messa a fuoco su un foglio per poi essere ricalcata in uno schizzo dall'artista di modo da avere proporzioni, distanze e prospettive perfette. Questi schizzi venivano successivamente rielaborati e dipinti in studio. Due tra i principali vedutisti italiani sono: Francesco Guardi e Canaletto.
Canaletto • Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto (1697 – 1768), è stato un pittore veneziano ed uno dei maggiori esponenti del Vedutismo italiano. • Figlio d’arte e indirizzato verso la pittura dal padre, si forma artisticamente a Roma. • Uno dei suoi più famosi dipinti è «Regata sul canal grande».
Regata sul Canal Grande • «Regata sul Canal Grande» è un dipinto di Canaletto realizzato a olio su tela, raffigurante il Canal Grande di Venezia durante lo svolgimento di una regata. • Nell’opera sono rappresentate le barche che gareggiano, circondate dai tifosi che seguono la regata su altre imbarcazioni o terraferma. • La tecnica prospettica è realizzata perfettamente, in quanto(avvicinandosi al punto di fuga) i soggetti raffigurati appaiono sempre più piccoli. • Il dipinto può essere «racchiuso» in due grandi triangoli. Il primo(delimitato dalle case) si sviluppa verso il basso ed incornicia il canale. Il secondo si sviluppa verso l’alto ed ingloba il cielo leggermente nuvoloso. • Gli abiti indossati dagli spettatori testimoniano l’ambientazione festosa e gioiosa in cui si svolge la regata.
Francesco Guardi • Francesco Lazzaro Guardi (1712 – 1793) è stato un pittore veneziano ed uno dei maggiori esponenti del Vedutismo italiano. • L'artista, al contrario del Canaletto, non mira nelle sue pitture a risultati di nitida percezione, ma propone un'interpretazione soggettiva ed evocativa, realizzando immagini di vedute evanescenti e irreali. Guardi raggiunge a volte una sensibilità definibile pre-romantica, grazie allo sfaldamento delle forme e a malinconiche. • Uno dei suoi più conosciuti dipinti è «Rio dei Mendicanti».
Rio dei Mendicanti • Nonostante le ridotte dimensioni(19,5 x 15 centimetri), il «Rio dei Mendicanti» gode di grande notorietà. • Il dipinto raffigura la prestigiosa Scuola Grande di San Marco nella Piazza dei Santi Giovanni e Paolo, uno dei luoghi più rappresentativi di Venezia. • Guardi utilizza una pennellata nervosa e irregolare per rappresentare una società in decadenza economica e politica. Lo scorcio è raffigurato otticamente in modo poco lucido. • Le forme sembrano disgregarsi tra luce ed ombra, fino a confondere i contorni ed a fondere i due medium luminosi: il cielo e l’acqua della laguna, tra i quali è difficile stabilire un confine preciso.
Altre tendenze pittoriche del ’700 • Oltre al Vedutismo, nel corso del XVIII vengono a svilupparsi altre tendenze figurative: ritratto, natura morta e dipinti raffiguranti scene di vita quotidiana. • Inoltre, nel tardo Settecento anche in ambito pittorico si ha la nascita del movimento neoclassicista. L'apice della pittura neoclassica è rappresentato da Jacques-Louis David con il suo celeberrimo quadro «La morte di Marat».
Scultura • Durante la prima metà del Settecento, si sviluppò a partire dalla Francia e anche in ambito scultoreo lo stile Rococò. • Sul finire del secolo, invece, la scultura in Europa visse di nuovi impulsi. Si sviluppa un revival dello stile classico, nella sua forma più fredda e purista: il Neoclassicismo.
Scultura Rococò • La tendenza scultorea di inizio XVIII secolo era elegante, bizzarro e fantastico: il Rococò. • Il genere è caratterizzato da: linee estremamente mosse, proporzioni minute e non più maestose, decorazioni in stucco e soggetti relativamente poco impegnativi (es. divinità minori).
Scultura Neoclassica • Nel movimento Neoclassico (sviluppatosi nella seconda metà del Settecento), la scultura occupò un ruolo primario, poiché in essa venne individuata la forma principe in cui realizzare l'ideale di bellezza dei greci. • Per grandissima parte la scultura Neoclassica fu strettamente connessa all'architettura, come complemento di edifici civili, monumenti, archi, colonne commemorative. • Uno dei più grandi scultori del Neoclassicismo è stato Antonio Canova.
Antonio Canova • Antonio Canova (1757 – 1822) è stato uno scultore italiano, ritenuto uno dei massimo esponenti del Neoclassicismo e soprannominato «il nuovo Fidia». • Formatosi artisticamente in Veneto, operò principalmente a Roma e Parigi. • La sua più celebre scultura è «Amore e Psiche».
Amore e Psiche • Tratto dal romanzo «L'asino d'oro», Lucio Apuleio. Amore rianima Psiche dopo che questa ha aperto contro gli ordini di Venere un vaso ricevuto nell'area da Proserpina. • Tensione dei giovani che si sfiorano con sottile erotismo, attimo che precede il bacio, intreccio di due archi e due cerchi.
Fine