Paolo Barbagli – Renza Bollettin CASO DI DOLORE NEUROPATICO CRONICO TRATTATO MEDIANTE INFILTRAZIONE AURICOLARE CON ANESTETICO LOCALE (NEURAL-AURICOLOTERAPIA) A CASE OF CHRONIC NEUROPATHIC PAIN TREATED WITH AURICULAR INJECTION OF LOCAL ANESTHETIC (AURICULAR NEURALTHERAPY) Paolo Barbagli – Renza Bollettin Centro per lo Studio e la Terapia del Dolore - Riva del Garda (Trento) A.I.R.A.S.(Associazione Italiana per la Ricerca e l’Aggiornamento Scientifico - Padova
CHE COS’E’ LA NEURALTERAPIA ?
Definizione Il termine “neuralterapia”, che significa “terapia attraverso il sistema nervoso”, è stato coniato dai fratelli Huneke negli anni ‘30 e potrebbe essere più correttamente sostituito da altre definizioni (p.es. “terapia di regolazione” o “anestesia terapeutica”), ma in Germania è ormai entrato nell’uso corrente e per comodità è meglio attenerci ancora alla definizione “storica”.
La strana storia della neuralterapia Paolo Barbagli Medicina Naturale maggio 2000 pag. 48-51
Storia La neuralterapia nasce casualmente, come avviene spesso in Medicina, nel 1925; ad opera di due fratelli, Walter e Ferdinand Huneke, Medici di Medicina Generale (Praxis) in un paesino della Germania vicino Francoforte.
Ferdinand Huneke - m. 2.6.1966
Walther Huneke - m. 4.3.1974
MODALITA’ TERAPEUTICHE In neuralterapia esistono due modalità terapeutiche: 1. la terapia segmentale 2. la ricerca del campo perturbante (Störfeld)
TERAPIA SEGMENTALE La terapia segmentale può essere considerata una forma di riflessoterapia, trattandosi di iniezioni di piccole quantità di anestetico locale a concentrazione subanestetica nel segmento (o metamero) della malattia. La terapia segmentale rappresenta il primo approccio alla malattia.
RICERCA DEL CAMPO PERTURBANTE Se la terapia segmentale non ha successo, bisogna cercare un eventuale campo perturbante. Tutte le malattie croniche possono essere causate da un campo perturbante. Qualsiasi parte del corpo può diventare un campo perturbante.
LA NEURAL-AURICOLOTERAPIA E’ UNA PARTICOLARE BRANCA DELLA NEURALTERAPIA (PERALTRO POCO UTILIZZATA E POCO STUDIATA) CHE UTILIZZA I PONFI DI ANESTETICO LOCALE SUL PADIGLIONE AURICOLARE su punti dolenti alla pressione meccanica su punti trovati con il detettore elettrico su punti delle mappe di auricoloterapia
IL CASO VIENE QUI PRESENTATO L’INUSUALE CASO DI UNA ANZIANA SIGNORA DI 69 ANNI, SOFFERENTE DI UNA NEVRALGIA DEL NERVO SAFENO DESTRO DA CIRCA 1 ANNO E MEZZO
IL NERVO SAFENO E’ IL PIU’ GRANDE RAMO SENSITIVO DEL NERVO FEMORALE (L3-L4) TERRITORIO DI INNERVAZIONE
GLI ESAMI EMATOCHIMICI ESCLU-DEVANO UNA NEUROPATIA DIA-BETICA TUTTI GLI ACCERTAMENTI EFFETTUATI (RM BACINO – RM CAVIGLIA E PIEDE DX – EMG ARTI INFERIORI ) ESCLUDEVANO OGNI POSSIBILE COMPRESSIONE SIA DEL NERVO SAFENO CHE DEL NERVO FEMORALE DI DESTRA GLI ESAMI EMATOCHIMICI ESCLU-DEVANO UNA NEUROPATIA DIA-BETICA
IL TIPO DI DOLORE (URENTE – CONTINUO – PREVALENTEMENTE NOTTURNO) E LA LOCALIZZAZIONE (SOPRA IL MALLEOLO INTERNO DESTRO) NEL TERRITORIO DI INNERVAZIONE DEL NERVO SAFENO DEPONGONO PER UNA DIAGNOSI DI NEUROPATIA DI ORIGINE SCONO-SCIUTA DEL NERVO SAFENO DX
algia resistente a tutte le terapie effettuate artroprotesi dell’anca gabapentin (sospeso per intolleranza dopo 40 giorni) paracetamolo (nessun sollievo, nemmeno temporaneo) EMLA cream (peggioramento) pomata di capsaicina (peggioramento) blocco del nervo safeno blocchi peridurali
TERAPIA PRATICATA una unica seduta di neural-auricoloterapia ovvero 4 ponfi di lidocaina 0,5 % (2 per parte) sui padiglioni auricolari in punti a minor resistenza elettrica rinvenuti mediante detettore elettrico i punti non erano dolenti alla pressione con palpeur meccanico
Punti rinvenuti sui padiglioni auricolari col detettore elettrico e infiltrati
FOLLOW-UP immediato benessere per circa 6-7 ore netto peggioramento la prima notte, con dolori “dappertutto” il peggioramento è durato circa 1 mese dopo 1 mese, senza altri interventi terapeutici, progressivo miglioramento dopo 2 mesi dolore quasi scomparso risultato confermato 1 anno dopo (febbraio 2006)
NEI TESTI CLASSICI E NELLA LETTERATURA NEURALTERAPEUTICA NON VIENE CITATA LA POSSIBILITA’ DI PONFI ANESTETICI SUL PADIGLIONE AURICOLARE QUESTA POSSIBILITA’ E’ INVECE STATA PRESA IN CONSIDERAZIONE DA ALCUNI AGOPUNTORI, ANCHE SE I DATI IN LETTERATURA SONO POCO PIU’ CHE ANEDDOTICI
GROBGLAS * RIFERISCE BUONI RISULTATI INFILTRANDO (PER 7-8 VOLTE UNA VOLTA AL GIORNO) PROCAINA 0,1-0,3 CC NEL PUNTO ASMA (DINGCHUAN) IN UN GRUPPO DI 25 ASMATICI * Grobglas A, Levy J. Traitè d’acupuncture auriculaire. Editions Publi Rèal, Paris 1975