Pomilla G. Iannazzo L. Sabatino R. Migliaccio G. Santantonio G.

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Pomilla G. Iannazzo L. Sabatino R. Migliaccio G. Santantonio G.
Transcript della presentazione:

Pomilla G. Iannazzo L. Sabatino R. Migliaccio G. Santantonio G.

Apertura del Congresso di Vienna Moti in Spagna e Italia Rivoluzione di Luglio in Francia e i moti degli anni 30 Mazzini fonda la «Giovine Italia» Seconda Repubblica Francese - Prima guerra d’indipendenza italiana - «Cinque giornate di Milano»Prima guerra d’indipendenza italiana Cavour diventa presidente del Consiglio sabaudo Seconda guerra d’indipendenza italiana Spedizione dei mille Proclamazione del Regno d’Italia - Inizia la guerra di Secessione americana Abolizione della schiavitù negli Stati Uniti Terza guerra d’indipendenza italiana Proclamazione della Terza Repubblica Francese - Breccia di Porta Pia Roma capitale del regno d’Italia

-Avvenne dopo la pace di Parigi (30 Maggio 1814) tra le potenze vincitrici e la Francia -Questo Congresso venne convocato per discutere il nuovo assetto del continente -Protagonisti delle trattative furono i rappresentanti delle 4 potenze vincitrici ovvero Austria, Gran Bretagna, Russia, Prussia. Le questioni in sospeso vennero sistemate il 9 Giugno 1815, nove giorni prima della sconfitta di Napoleone a Waterloo. In seguito le potenze si attennero al cosiddetto Principio Di Legittimità (dottrina politica che sosteneva il ritorno all’assolutismo monarchico)

A pochi anni dalla conclusione del Congresso ci furono una serie di insurrezioni che avevano come obiettivo di abbattere l’ordine sociale e politico imposto all’europa dal Congresso di Vienna. Tali insurrezioni avvennero grazie all’attività clandestina delle società segrete in: Spagna ItaliaItalia

All’interno di queste società convivevano due orientamenti: - Liberali e Moderati come quelli professati dalla Carboneria. -Democratici come nel caso degli Adelfi e dei Filadelfi (società diffusa in Francia e Italia settentrionale). In Spagna troviamo i Comuneros.

La Spagna era uno dei paesi in cui le repressioni contro gli esponenti liberali e democratici erano state più violente. Nelle colonie sud-americane erano sorti movimenti indipendentisti infiammati dalle idee venute dall’Europa. In aiuto a questi movimenti arrivò una guarnigione dell’esercito spagnolo guidata da Rafael Del Riego e di conseguenza ci furono altre sollevazioni in tutta la Spagna che costrinsero il re Ferdinando VII a ripristinare la costituzione del 1812, ribattezzata Costituzione di Cadice.

Grazie ai conflitti tra le istituzioni e i sudditi, in Italia ebbero inizio le prime forze di associazzonismo segreto. Tali società contribuirono a diffondere le idee politiche più disparate: Quelle che ambivano all’istaurazione di una monarchia costituzionale che riunisse sotto un governo centrale tutti i suddi Quelle più apertamente repubblicane Sul modello dei moti rivoluzionari in Europa alcuni settori della società italiana ritenevano una giusta soluzione fare insorgere la popolazione contro i mali della penisola influenzati dalle insurrezioni in atto in spagna, le prime rivolte scoppiarono nel regno delle Due Sicilie. In primo luogo la rivolta avvenne in Campania, Sicilia e Piemonte.

La carboneria è una delle società segrete attiva in Italia e in Francia fin dagli inizi del XIX secolo. I membri di tale società uilizzavano una simbologia derivante dal mestiere dei carbonai e si riuniva clandestinamente. Essa era divisa in apprendisti e maestri. Con la restaurazione la carboneria ritrovò un particolare slancio nell’italia meridionale interpetrando il malcontendo della popolazione nei confronti dei vecchi sovrani. I suoi membri avevano posizioni moderate e a favore della monarchia costituzionale.

Sulle orme della rivoluzione spagnola e l’iniziale successo dell’insurrezione napoletana si innescarono le aspirazioni rivoluzionarie in particolare nello stato piemontese. Miravano a fare di tale monarchia il perno della lotta contro l’Austria ed il nucleo fondante dello stato italiano che avrebbe dovuto comprendere il regno di Sardegna e il Lombardo-Veneto. Nel marzo 1821 i patrioti piemontesi insorsero nel nord in contatto con molti esponenti liberali che chiesero al sovrano di concedere la Costituzione di Cadice e di muovere guerra all’Austria per la liberazione del Lombardo-Veneto. Inizialmente l’erede al trono Carlo Alberto Carignano accolse le istanze costituzionali, senza mai prendere impegni. Il moto scoppiò ad Alessandria con una guarnigione che ocupò la citadella per poi propagarsi per il resto del piemonte.

Italia Germania Svizzera Francia Spagna Polonia Portogallo Belgio

-1830: Carlo X viene sconfitto nell’elezioni di Luglio -25 Luglio 1830: colpo di stato per mano di Carlo X (viene sciolta la camera, vengono convocate nuove elezioni, riduzione del suffragio, abolizione della libertà di stampa) -27/28/29 Luglio1830:le tre «gloriose» giornate che furono giorni di combattimento che constrinsero il re ad abdicare -9 Agosto 1830: Il popolo sceglie come sovrano Luigi Filippo d’Orleans, il quale fu proclamato re dal parlamento.

-Fu istituito un governo a forma bicamerale, la Camera dei pari e una Camera dei deputati -Proclamazione del principio di sovranità della nazione -Fu ristabilita la libertà di stampa - Estensione del diritto di voto.

-Belgio: Nell’agosto del 1830 si dichiara indipendente nei confronti dell’Olanda creando una monarchia costituzionale -Polonia: Nel gennaio 1831 la Polonia si proclama indipendente nei confronti della russia -Svizzera: Si ebbero agitazioni da parte dei liberali i quali giunsero alla promulgazione di una costituzione democratica -Germania: Si verificarono diverse sommosse -Spagna: Esplose una guerra civile con la morte di Ferdinando VII per il possesso del trono. -Portogallo : I sostenitori di Maria II instaurarono un regime costituzionale moderno -Italia: Si manifestò una ribellione nel centro della penisola che fu repressa dall’intervento delle truppe austriache.

NOVITA’ Partecipazione allargata a membri della borghesia,non più solo una cerchia ristretta di intellettuali aristocratici ELEMENTI DI CONTIGUITA’ RISPETTO AI MOTI DEGLI ANNI 20 Ricerca di un’alleanza con i principi, mossi però da interessi ambigui MOTIVI DEL FALLIMENTO Tradimento di Francesco IV d’Asburgo-Este e assenza di un piano politico autonomo

OBIETTIVI -Indipendenza nazionale -Libertà civili e politiche -Ordinamenti costituzionali CAUSE -Crisi economica in Europa -Epidemia di peronospora in Irlanda e nelle Fiandre -Richiesta di libertà politiche e di democrazia PROTAGONISTI -Borghesi -Intellettuali -Studenti -Operai

- «Monarchia di Luglio»: la Francia conobbe un impetuoso sviluppo economico - 22 Febbraio 1848: nuova rivolta a Parigi Febbraio 1848: scontri violenti sulle barricate costruite a Parigi, il re è costretto ad abbandonare la città - 24 Febbraio 1848: formazione di un governo che annuncia la nascita della repubblica

- Fu proclamata il 25 febbraio Il tricolore diventa bandiera dello Stato -Nascono gli ateliers nationaux -Imposte molto severe -Abolizione della pena di morte -Libertà di stampa - Introduzione del suffragio universale maschile - Il 23 Aprile 1848 si tennero le elezioni per l’assemblea costituente

Il governo chiude gli ateliers nationaux e obbliga i giovani disoccupati ad arruolarsi nell’esercito Alla fine di Giugno altre barricate coinvolgono Parigi Il governo reprime queste rivolte con l’aiuto dell’esercito

21 Novembre: L’assemblea elobora una costituzione repubblicana Nuovo regime: il presidente viene eletto a suffragio universale dal parlamento monocamerale 10 Dicembre 1848: Luigi Napoleone Bonaparte diventa presidente

 15 Febbraio 1848: In Toscana Leopoldo II concede la costituzioni che fu promulgata come statuto fondamentale  4 Marzo 1848 : In Sardegna viene istituito lo Statuto Albertino a opera di Carlo Alberto  14 Marzo 1848: Lo stato della chiesa crea uno statuto del regno

18 Marzo 1848: Gli abitanti di Milano guidati da Enrico Cernuschi danno inizio ad una rivolta 22 Marzo 1848: i soldati austriaci guidati da Radetzky vengono cacciati dalla città

17 Marzo 1848: Venezia insorge contro l’Austria e libera Daniele Manin e Niccolò Tommaseo 22 Marzo 1848: Manin guida la rivolta degli operai costringendo gli austriaci alla ritirata 23 Marzo 1848: Proclamazione della Repubblica Veneta Presieduta da Manin

Mazzini Gioberti Balbo Cattaneo

 Voleva che il popolo costituisse l’unità intermedia tra l’individuo e la nazione  Voleva creare uno stato repubblicano  Il suo progetto di governo mirava ad una repubblica unitaria e democratica

Gioberti voleva creare una federazione naionale tra i vari stati della penisola sotto la presidenza del papa Balbo sperava che i Savoia potessero salire alla guida di un futuro risorgimento, che avrebbe portato alla concessione di una costituzione nei vari stati italiani

Espose un progetto di sviluppo economico- scientifico Proponeva una repubblica federalista- democratica.

Negli anni che seguirono la guerra d’indipendenza, l’italia tornò ad essere divisa in stati, caratterizzati da una forte ondata restauratrice che annullò i moti degli anni precedenti. L’italia era divisa Lombardo-Veneto Sotto dominio austriaco ed il maresciallo Radetzky che mantenne lo stato d’assedio fino al 1854 L’italia centrale comprendeva il gran ducato di Toscana e lo Stato Pontificio Nel meridione: il regno delle due sicilie a sua volta dominato da Ferdinando II

Camillo nacque il 10 agosto 1810 Apparteneva a una famiglia dell’antica nobiltà piemontese Frequentò l’accademia militare Fin da giovane si dedicò alla politica e compì numerosi viaggi Durante il risorgimento sulla scena politica italiana dominava la figura di Camillo Benso conte di Cavour:

Giugno 1848: con l’elezione al Parlamento tra le file dei moderati, Camillo inaugurò la sua carriera politica Ottobre 1850: Camillo viene richiamato a ricoprire il posto di primo ministro dell’Agricoltura e del Commercio Novembre 1852: Cavour diventa primo ministro

 L’ascesa al governo di Cavour segnò l’avvio di una fase di sviluppo politico ed economico  Il programma di Cavour prevedeva un sistema politico liberale guidato da una monarchia costituzionale  La sua forza riformatrice portò alla formazione di un’alleanza tra il blocco di centro- destra e quello di centro-sinistra.  In politica estera aumentò la visibilità del regno di Sardegna e rafforzò i legami con la Francia e l’Inghilterra

Nel 1854 in seguito alla guerra di Crimea, partecipò al congresso di Parigi grazie al quale potè entrare in contatto con le grandi potenze europee

Al termine degli accordi di Plombières ovvero un accordo segreto tra Cavour e Napoleone III, si impegnavano a combattere l’austria e riconsegnare alcune regioni ai Savoia, che in cambio avrebbero ceduto Nizza ai francesi. Lo scontro ebbe inizio il 23 Aprile 1859.

Le operazioni condotte dall’alleanza franco-piemontese diede ottimi risultati. Come ad esempio:  4 Giugno 1859: battaglia di Magenta, in cui i francesi sconfissero gli austriaci e puntarono Milano  8 Giugno 1859: Napoleone III e Vittorio Emanuele II entrarono a Milano trionfanti  24 Giugno 1859: i piemontesi sconfiggono gli austriaci a San Martino e successivamente nella zona di Solferino.

Parallelamente alle brillanti operazioni condotte dall’alleanza (franco-piemontese), Napoleone III temette che le insurrezioni scoppiate nell’Italia centrale soprattutto in Toscana, avrebbero causato altre gravi perdite per il suo esercito. Inaspettatamente Napoleone III nei pressi di Villafranca ( Verona) firmò l’armistizio con Francesco Giuseppe nell’11 Luglio 1859 ufficializzato poi il 10 Novembre Tale accordo causò le dimissioni di Cavour.

La spedizione organizzata da Garibaldi su ordine di Cavour, per liberare il meridione dal dominio borbonico,parte da quarto nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860, alla testa di un gruppo di volontari Garibaldi partì con due piroscafi «Piemonte e Lombardo», i mille sbarcarono a Marsala l’11 maggio 1860

Garibaldi, emana il 14 maggio l’editto di Salemi in cui si dichiara dittatore della Sicilia da li in poi inizia la conquista del meridione. Le fasi di tale conquista sono: Il 15 maggio battaglia di Calatafimi in cui i mille sbaragliarono le truppe borboniche il 6 giugno entrarono a Palermo Il 20 luglio dopo la vittoria nei pressi di Milazzo i mille si dirigono verso la Calabria Il 7 settembre entrò trionfante a Napoli

Dopo la rapida conquista del meridione, Garibaldi si impegnò a far la legge che aboliva le tasse sul macinato e all’emanazione dei decreti del 2 giugno in cui dovevano essere assegnate le terre liberate ai contadini. Ma ciò non avvenne e i contadini si rivoltarono e ma furono subito repressi ma la repressione più violenta si verificò a Bronte ad opera di Nino Bixio

Dopo l’ incontro di Teano(26 ottobre 1860) in cui Garibaldi consegnò il Meridione a Vittorio Emanuele II. Si svolsero le elezioni nel gennaio- febbraio 1860 in cui gli aventi diritto al voto era solo 1,9 della popolazione. Le elezioni furono vinte dalla Destra Storica e all’ opposizione andarono 80 garibaldini e la Sinitra Storica. Il 17 marzo1861 con il proclama da parte del parlamento Vittorio Emanuele II divenne re d’ Italia.

Fu combattuta dal regno d’italia contro l’impero austriaco (20 Giugno Agosto 1866) L’italia si alleò con la Prussia nell’aprile del 1866 e dopo l’attacco del 15 Giugno 1866 l’italia dichiarò guerra all’Austria. L’esercito italiano guidato dal generale Alfonso La Marmora fu sconfitto nella battaglia di Custoza. Parallelamente Garibaldi collezionava successi nell’avanzata verso Trento, ma nonostante ciò segui’ la rovinosa battaglia navale di Lissa. La terza guerra d’indipendenza

Solo grazie all’intervento diplomatico della Francia, si pose fine alle ostilità e l’Austria cedette il Veneto e parte del Friuli alla Francia. L’Italia tramite un plebiscito confermò la cessione da parte della Francia del Veneto e del Friuli.

La presa di Roma nota come «La breccia di Porta Pia» avvenne il 20 Settembre 1870 ad opera di un gruppo di bersaglieri capitanati dal generale Raffaele Cadorna. L’obiettivo era quello di esautorare il «potere temporale» ai papi. Pio IX fu costretto a ritirarsi e mantenne solo il Vaticano, il Laterano e la villa di Castel Gandolfo. Roma fu annessa al regno d’Italia di cui divenne capitale con la legge del 3 febbraio 1871.