Applicazione 3 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici.

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Applicazione 3 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici

Obiettivi e Limiti L’analisi di Bilancio è una delle tecniche utilizzate per monitorare lo “stato di salute” di un’impresa attraverso l’utilizzo di indicatori di natura reddituale, finanziaria e patrimoniale significatività dei dati di bilancio nel rappresentare la reale situazione aziendale; sostanziale staticità di taluni valori del bilancio e, in particolare, di quelli dello stato patrimoniale. Obiettivi Limiti Misurare, controllare e valutare il rispetto degli equilibri fondamentali di gestione e più in generale la bontà delle scelte aziendali.

Il caso aziendale: Semoletta Spa Impresa fondata nel 1968 a conduzione familiare che produce e commercializza pasta secca alimentare MODELLO DI BUSINESS produzione e confezionamento conto terzi a clienti “branded” e GDO Alla fine dell’esercizio 2010 rileva un peggioramento dei risultati aziendali e decide di valutare lo “stato di salute” della propria azienda. Pasta a lavorazione industriale (82% fatturato) Pasta a lavorazione artigianale (18% fatturato) produzione e commercializzazione con proprio marchio a segmenti Ho.Re.Ca. e retail ANALISI DI BILANCIO PER INDICI

La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Criterio di riclassificazione Attivo: liquidità decrescente

La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Criterio di riclassificazione Passivo: esigibilità decrescente

Osservazioni Stato Patrimoniale fonti copertura evidenziano un maggiore ricorso al capitale di terzi in prevalenza di breve durata; scarsa capitalizzazione dell’impresa. struttura aziendale in prevalenza da attivo immobilizzato e in particolare da assets di natura “materiale”; attivo corrente composta in prevalenza da crediti di natura “commerciale” e rimanenze; sostanziale staticità del del capitale investito;

La riclassificazione del Conto Economico Criterio di riclassificazione: a valore aggiunto

Osservazioni Conto Economico crescita progressiva dei ricavi e proventi della gestione caratteristica; crescita ma non proporzionale del valore aggiunto e del reddito operativo; gestione finanziaria in progressivo miglioramento; gestione fiscale con impatto ridotto nel 2010 per credito imposta maturato su investimenti realizzati nel corso dell’esercizio; Il reddito netto si attesta al 2010 intorno a 169mila € in leggera crescita rispetto agli esercizi precedenti.

L’analisi di Bilancio per Indici Determinazione dei principali indicatori e costruzione dei principali ratios di natura: Confronto nel tempo (i diversi esercizi) e nello spazio (benchmark di aziende campione) dei risultati per valutazioni comparative di efficienza gestionale e per un primo giudizio sullo “stato di salute” dell’azienda. reddituale; finanziaria/monetaria; patrimoniale.

I ratios di natura reddituale: considerazioni lento ma progressivo miglioramento dei rendimenti dei mezzi propri; lieve peggioramento della redditività del capitale investito e delle vendite aziendali; lento ma progressivo miglioramento del rigiro del capitale investito sotto forma di ricavi di vendita; divario ampiamente negativo rispetto ai dati del campione di riferimento.

I ratios di natura reddituale: analisi RatioRisultatoCause Nel 2010 si attesta intorno al 1,7% e risulta in diminuzione nei tre esercizi e non positivo nei confronti del campione incremento costi per acquisti di materie prime, semilavorati aumento liquidità differite e immobilizzazioni materiali; ROI ROS Nel 2010 si attesta intorno al 3,4% e presenta una situazione analoga al ROI incremento costi per acquisti di materie prime, semilavorati forte incidenza dei costi del personale Cap. Turn. Nel 2010 presenta un valore pari a 0,51 in aumento nel corso esercizi ma non positivo nei confronti del campione incremento ricavi e proventi ma meno del mercato aumento liquidità differite e immobilizzazioni materiali; ROE Nel 2010 si attesta intorno al 3,5% in aumento nel corso esercizi ma non positivo nei confronti del campione incremento costi per acquisti di materie prime, semilavorati forte incidenza dei costi del personale presenza oneri finanziari

I ratios di natura finanziaria: considerazioni forte prevalenza di mezzi di terzi fra le fonti di copertura; oltre la metà delle fonti di copertura è costituita da fonti di natura corrente; gestione della liquidità con potenziali rischi di “illiquidità”; politiche di dilazione non gestite in maniera equilibrata; divario ampiamente negativo rispetto ai dati del campione di riferimento.

I ratios di natura finanziaria: analisi RatioRisultatoCause forte incidenza dei crediti “commerciali” e delle rimanenze; eccessivo peso del denominatore (passivo corrente). Indici Liq. Dilaz. Maggior tempo medio di giacenza dei crediti di natura commerciale a breve termine rispetto ai debiti di stessa natura e durata errata gestione politiche dilatorie dell’impresa; ritardi dei clienti nel pagamento dei crediti. Rischi di illiquidità, mancata copertura delle posizioni passive e non positivo nei confronti del campione Rapp. Indeb. Forte dipendenza fonti di copertura esterne (soprattutto breve termine). Nel 2010 si attesta al 73% non positivo nei confronti del campione scarsa capitalizzazione; eccessivo utilizzo di forme di copertura a breve termine.

I ratios di natura patrimoniale: considerazioni mancanza di omogeneità tra le fonti di copertura e gli impieghi in attivo fisso e corrente con conseguente rischi di solvibilità aziendale; bassa solidità patrimoniale; alto livello di immobilizzo della struttura aziendale; basso grado di consolidamento dell’indebitamento.

Le ipotesi di intervento ricapitalizzazione con apporto di capitale dei soci; sviluppo del fatturato complessivo aziendale; inserimento di prodotti con più elevata marginalità; esternalizzazione attività no core; riorganizzazione della rete commerciale; miglioramento delle politiche di dilazione commerciale.