Seminario La Bottega del possibile ADOLESCENZA E DISABILITA’ approfondimenti educativi per una comunità inclusiva Arezzo 7 novembre 2015 Ore 9.00 13.00.

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Seminario La Bottega del possibile ADOLESCENZA E DISABILITA’ approfondimenti educativi per una comunità inclusiva Arezzo 7 novembre 2015 Ore Biblioteca Ospedale San Donato

“ADOLESCENZA E DISABILITA’” Dott.ssa Giuliana Lacrimini psicologa - psicoterapeuta Centro Studi Psicologia Sistemica Infanzia Adolescenza

La famiglia con un figlio con disabilità affronta un compito evolutivo più impegnativo Identità familiare Obiettivi di vita

Infatti la disabilità condizionerà tutte le dinamiche famigliari, esigendo spazio, tempo ed energie; avrà il potere di fermare l'età delle persone e i cicli naturali di tutta la famiglia, condizionandola nel comune quotidiano ed, a volte, anche nelle sue più piccole scelte.

Sbilanciamento verso: Un’identità malata Sui possibili processi di salute

Se per lungo tempo i genitori sono in disaccordo sulla scelta di una delle due polarità, e tale disaccordo è particolarmente forte, può avvenire la dissoluzione del sistema familiare

Al contrario se il sistema è in grado di ristrutturarsi secondo nuove norme, tende a divenire più forte e le famiglie e i singoli membri, possono essere rinvigoriti dal modo con cui hanno imparato ad affrontare le avversità

In psicologia connota a capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti o traumatici, riorganizzando in maniera positiva la propria vita dinanzi alle difficoltà

COMUNITA’ Sistema dei Servizi - operatore - portatore di bisogni sociale – sanità – comuni – associazioni – scuola - educatori – home visitors – volontariato agenzie educative diffuse Ogni intervento rappresenta un atto comunicativo in quanto è impossibile non comunicare tra elementi appartenenti ad uno o più sistemi collegati tra loro. In questo senso l'operatore sociale è un operatore relazionale La rete naturale della famiglia La rete palliativa della famiglia N. Wats “Travail en réseau et maltraitance” in Thérapie Familiale Vo. XXVI – n°

La genitorialità la si può cogliere nell’interazione con i figli, MA ha a che fare con la possibilità di ripensare se stessi come figli e come genitori e di sintonizzarsi con l’altro e con se stessi

Capacità di dare vita, di prendersi cura di Passare alle altre generazioni

FASI ED EVENTI CRITICI COMPITI EVOLUTIVIFAMIGLIA CON DISABILITA’ Famiglia con adolescenti Flessibilità dei confini familiari, per permettere all’adolescente di entrare ed uscire dal sistema Presenza di una rete

Diffidenza / negazione Esasperazione della gravità Spostamento (“è colpa di..”)

Condizioni ambientali: rumori, illuminazione, spazi inadeguati tra le persone, numero di persone presenti, elementi sensoriali Condizioni sociali: presenza di particolari figure ciascuno con il proprio ruolo sul bambino (educatori, insegnanti, genitori…), modificazioni nelle figure di riferimento, presenza di coetanei e quantità di attenzione riservata… Condizioni educative: programmi imprevedibili o cambiamenti nelle routine, compiti complessi, insufficienza di agenti di rinforzo nella situazione…

Attivazione di confronto Ricerca di supporto sociale Accettazione della responsabilità

Sistema familiareRapporto di coppiaRapporti sociali Confini generazionali demarcati Capacità di integrare le differenze soggettive in ruoli genitoriali competenti Disponibilità reciproca nella costruzione del «fronte unico» Coppia genitoriale in grado di organizzare una relazione di reciproca intesa emotiva e operativa Buone potenzialità individuali nella risoluzione dei conflitti Disponibilità a collaborare con strutture scolastiche, sanitarie e di assistenza Instabilità o difficoltà nella demarcazione dei confini Alleanze infragenerazionali tendenti alla polarizzazione delle competenze genitoriali (centralità/perifericità) Assenza o mancanza di spazio di coppia Evitamento del conflitto coperto dall’impegno nel gestire il problema Frequenti difficoltà nel collaborare con gli operatori Possibile presenza di vincoli esterni alla famiglia nucleare, capaci di ostacolare il tentativo di cambiamento collegato alla terapia Assenza di confini, relazioni invischiate con la famiglia allargata e ruoli genitoriali svalutati vincolano la difficoltà al cambiamento in un circolo vizioso di inadeguatezza e colpevolizzazione Massiccio conflitto di coppia irrisolto e inaffrontabile Il sintomo mantiene l’unità della coppia solo nella funzione genitoriale Atteggiamenti difensivi di chiusura e sfiducia rispetto all’esterno Richieste ambivalenti di delega e di risoluzione del problema