Responsabilità degli Stati per fatto illecito internazionale
Aspetto cruciale Percezione diffusa di scarsa efficacia sistema sanzionatorio Porta a discutere se diritto internazionale sia veramente sistema giuridico e non meramente politico Critiche che hanno a parametro di riferimento il diritto interno
Evoluzione della disciplina Studi dottrinari a cavallo Ottocento- Novecento: Anzilotti, Kelsen, Ago Codificazione: dottrinaria e governativa Commissione diritto internazionale: articolato 2001 – Non vincolante – autorevole Portata generale e residuale
Struttura articolato 3 parti Regole primarie e regole secondarie Paradigma di natura privatistica Funzione autotutela
Elemento oggettivo Violazione di un obbligo internazionale (art. 12) Obbligo in vigore al momento condotta Momento diverso: illeciti istantanei, continuati e composti (artt ) – Rilevante circa ambito di applicazione obblighi di risoluzione amichevole controversie Articolato non tratta qui previo esaurimento dei ricorsi interni – Così attribuendovi natura procedurale
Responsabilità da attività lecite? Attività pericolose condotte da uno Stato sul proprio territorio Codificazione CDI: 2001 articolato sulla prevenzione danni oltrefrontiera derivanti da attività pericolose – Obblighi per gli Stati di prevenzione, impatto ambientale, comunicazione 2006: articolato sulla ripartizione danni prodotti – Obbligo prevedere sistemi di responsabilità civile per ripartizione dei danni causati da attività pericolose
Circostanze di esclusione dell’illiceità Eliminano antigiuridicità della condotta Art. 27: è possibile indennizzo Limite comune: rispetto norme cogenti
Circostanze di esclusione dell’illiceità Consenso dello Stato leso (art. 20) Accordo o atto unilaterale Atto unilaterale: – Così prassi circa la validità del consenso – Così revoca del consenso (CIG Attività militari in Congo 2005) Consenso successivo alla condotta contraria ad obbligo internazionale: rinuncia a far valere responsabilità
Autotutela Art. 21: legittima difesa – rinvio Art. 22: contromisura: rinvio
Forza maggiore Art. 23: forza irresistibile che rende materialmente impossibile adempiere l’obbligo Forza naturale, fisica Convenzione Vienna 1969 art. 61: impossibilità sopravvenuta esecuzione Qui rileva mancanza di colpa
Estremo pericolo - Distress Art. 24: pericolo per la vita dell’organo o di persone a lui affidate – Nave che entra in porto senza autorizzazione per tempesta Norma corrispondente dig
Stato di necessità Necessità “sociale” No diritto di conservazione dello Stato No giustificazione conquiste Art. 25: formulazione restrittiva: – Interesse essenziale – Pericolo grave ed imminente – Non compromette interesse essenziale di altro Stato o della comunità int.le nel suo insieme – Non deve essere escluso dall’obbligo – Lo Stato non deve aver contribuito al verificarsi della situazione CV 1969: mutamento fondamentale circostanze
Critica Prassi incerta Ma v. Torrey Canyon Giurisprudenza non ha chiarito quali interessi siano essenziali Ma CIG ha esplicitamente ammesso esistenza stato di necessità (Gabcikovo-Nagymaros 1997) Necessità può essere nozione insita in altre norme internazionali: v. stati di emergenza Cannizzaro: fattore ricambio diritto
Elemento soggettivo Condotta di qualsiasi organo dello Stato o altri enti territoriali tali in base al diritto interno (art. 4) Illeciti commissivi: non rileva organo
Contenzioso internazionale Per alcuni è sempre concreto Pertanto non può riguardare mera adozione leggi Parlamento non sarebbe allora in grado di commettere illeciti internazionali Ma legge può anche contenere provvedimento concreto e attuale Contra: art. 4
Illeciti commessi da organo al di fuori sue funzioni Art. 7: condotte tenute in violazione diritto interno 2 possibilità: a) condotte comunque attribuibili allo Stato b) condotte non attribuibili allo Stato: responsabilità per non avere adottato misure idonee a prevenire il fatto Articolato CDI: a)
Organo di fatto Atto dello Stato? Art. 8: – Versione Ago: privati che di fatto agiscono per conto dello Stato – Versione 2001: su istruzione o sotto la direzione o il controllo CIG: Ostaggi americani a Teheran (1980) Nicaragua (1986) + Convenzione su genocidio (2007): in base ad istruzioni e sotto controllo Stato Tribunale ex-Iugoslavia Tadic (1999): overall control
Atti di privati Teoria della solidarietà di gruppo – Affare Tellini (1923) Grozio: patientia, receptus Anzilotti: Stato responsabile per non aver posto in essere misure preventive e repressive in relazione condotta privati Articolato 2001: manca norma esplicita in proposito – Ago: art. 11 – CIG: Ostaggi americani a Teheran (1980) – Governo afgano e Al-Qaeda
Colpa Può essere rilevante Complesso l’accertamento nei confronti di Stati Convenzione responsabilità attività spaziali: Art. II: responsabilità assoluta Art. III: responsabilità per colpa
In generale Grozio: responsabilità per colpa Anzilotti: responsabilità obiettiva relativa – La diligenza può essere richiesta dall’obbligo; colpa=violazione dell’obbligo Es.: norme sul trattamento degli stranieri Cannizzaro: le norme internazionali richiedono una certa condotta, che ingloba uno standard di diligenza – Soluzione Anzilotti
Regime residuale Articolato CDI: non è prevista espressamente la colpa Ma è prevista forza maggiore quale circostanza di esclusione illiceità In concreto: come si determina la colpa dello Stato sulla base della colpa dell’organo? Secondo quale diritto? – Es.: genocidio
Conseguenze del fatto illecito internazionale Responsabilità in senso proprio Dall’illecito nasce nuovo rapporto giuridico: norme secondarie Contenuto del rapporto giuridico ricostruito in dottrina in maniera diversa
Articolo 42 Invocazione di responsabilità da parte dello Stato leso Uno Stato è legittimato, come Stato leso, ad invocare la responsabilità di un altro Stato se lobbligo violato sussiste nei confronti di: a) quello Stato individualmente; o b) un gruppo di Stati comprendente quello Stato, o della comunità internazionale nel suo insieme, e la violazione dellobbligo: i) riguardaspecialmentequelloStato,o ii) è di natura tale da modificare radicalmente la posizione di tutti gli altri Stati nei confronti dei quali l obbligo sussiste rispetto al successivo adempimento dellobbligo.
Anzilotti Contenuto del nuovo rapporto è il diritto- obbligo alla riparazione Autotutela estranea a responsabilità
Kelsen Critica ad Anzilotti: non ha senso sostituire un obbligo con altro obbligo Contenuto della responsabilità è facoltà di ricorso all’autotutela – Momento sanzionatorio diritto internazionale Riparazione ha effetto di far cessare tale facoltà Riparazione ha propria fonte in un accordo tra Stato leso e Stato autore illecito
Ago Posizione mediana: alcuni illeciti prevedono obblighi di riparazione, altri solo autotutela, altri ancora entrambe conseguenze
CDI Autotutela ha funzione strumentale all’ottenimento riparazione Ciò si ricava dalla natura contromisure: temporanee Obbligo di riparazione ha propria fonte in una norma generale e non in un accordo
Contromisure Misure di autotutela ammesse oggi dal dig Nozione: art. 49 articolato CDI: non rispetto temporaneo di obblighi internazionali Rapporto con art. 60 Convenzione Vienna ’69 Condizioni di liceità: – Proporzionalità al pregiudizio subito – No obblighi posti da norme cogenti – No obblighi di tutela diritti umani fondamentali – No obblighi diritto umanitario su divieto rappresaglie
segue Inoltre: – No obblighi di soluzione delle controversie – No immunità diplomatiche Prima di ricorrere alle contromisure occorre (art. 52): – Sommation – Offerta negoziato Contromisure sospese se è in corso arbitrato o processo internazionale
Natura contromisura Ago: natura afflittiva Conforti: reintegrazione ordine giuridico violato – Fine che Anzilotti attribuiva alla riparazione Caratteri determinanti: temporaneità e reversibilità
Ritorsioni A differenza contromisura, condotta inamichevole ma di per sè lecita Può far seguito ad un illecito oppure no Esempi: rottura relazioni diplomatiche; interruzione rapporti commerciali Possono essere considerate forme di aututela Diverse dalle misure ex art. 41 Carta Prassi contemporanea sanzioni economiche
Riparazione Nuovo obbligo che sorge dal fatto illecito (Anzilotti) Non è un nuovo obbligo la cessazione del fatto illecito (continuato) Garanzie di non ripetizione Diverse forme riparazione: restitutio, soddisfazione, risarcimento del danno anche in combinazione La scelta dipende dal tipo di danno… … e dalla volontà dello Stato leso
Restitutio in integrum CDI: restitutio in integrum quale forma di riparazione (art. 35): ripristino situazione preesistente al fatto illecito Limite: non materialmente impossibile; non onere sproporzionato Irrilevanza diritto interno ai fini impossibilità Seconda fase affare Rainbow Warrior (1990)
Soddisfazione Danno morale dello Stato Forme: saluto alla bandiera, presentazione di scuse, pagamento somma simbolica Anche accertamento responsabilità da parte CIG, CEDU Altri: prestazione soddisfazione fa venir meno facoltà di ricorso ad autotutela (Kelsen)
Risarcimento del danno CDI: previsto in generale per ogni illecito che produce danni materiali Altri: solo per violazioni obblighi trattamento degli stranieri; uso forza contro beni, mezzi, organi dello Stato Obbligo risarcimento per guerre di aggressione? – Riparazioni riconducibili alle due ipotesi supra – Riparazione Iraq dopo Guerra del Golfo (1991): poteri CS
Riparazioni per gli individui Previsti in alcuni strumenti pattizi – Art. 41 CEDU equa soddisfazione Nel diritto UE (giurisprudenza Francovich) Dig: diritto al risarcimento innanzi a corti interne discende dalla grave violazione diritti umani