JOURNAL CLUB PROMOZIONE DELLA SALUTE DoRS Grugliasco, 5 novembre 2004 LUIGI BOBBIO ( Università di Torino) Programma Cantieri del Dipartimento della Funzione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CONCILIAZIONE DEI TEMPI FAMIGLIA-LAVORO-CITTÀ
Advertisements

Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
La qualità come processo di creazione di senso. Verifica della qualità: approccio per standard Concetto utilizzato: qualità come conformità a norme predefinite.
Lo sviluppo del Progetto Capitale umano nei mercati territoriali Fondo di perequazione /09/2010Unioncamere Emilia-Romagna.
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
Provincia di Mantova LA VALUTAZIONE DEI PIANI DI ZONA
PROGETTO INTERREGIONALE
Il profilo di salute del Piemonte
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Formazione allimpegno sociale e politico Padova, 09 ottobre 2010 Diocesi di Padova Pastorale Sociale e del Lavoro Anno
RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
Orientamento e inserimento lavorativo
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE
Lapproccio condiviso per lo sviluppo delle competenze della P.A. C. Penati Roma – 13 dicembre 2007.
Politiche di promozione turistica pubblica Processo di regolazione della politica di promozione turistica pubblica: ASSENZA DI UNA LOGICA PROGRAMMATORIA.
Il Dirigente scolastico profilo, ruolo e funzioni
LEUROPA DELLISTRUZIONE: Strumenti e Potenzialità di Sviluppo Marina Rozera - Agenzia Nazionale Programma Leonardo da Vinci.
PROVE DI COMUNITÀ SCUOLA / FAMIGLIE: P rogetti in corso: risultati, sviluppi, nodi critici PROVE DI COMUNITÀ SCUOLA / FAMIGLIE: P rogetti in corso: risultati,
Ufficio Supporto ai Comuni Provincia di Milano1 Presentazione LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI PIANI DI ZONA Milano 26 Giugno 2007 A cura dell Ufficio.
Coinvolgere i cittadini nella riqualificazione urbana: uninattesa pratica valutativa a Torino Daniela Luisi Roma, 28 settembre 2010.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
Opportunità – I punti di forza La centralità del Dipartimento di salute mentale (DSM) e lorganizzazione territoriale della presa in carico La differenziazione.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
SCUOLEINSIEME Rete Interscolastica del XII Municipio fare Rete con lAutonomia, fare Autonomia con la Rete.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
Perché????. Ospedaletto Summonte Mercogliano primaria Secondaria 1° grado infanzia Secondaria 1° grado infanzia primaria Secondaria 1° grado.
Sistemi educativi locali per la sostenibilità Limpegno della Provincia di Roma con la Rete dei L.E.A Tivoli, 13 novembre 2012.
Rete dei saperi e delle competenze degli attori locali dello sviluppo IL PROGETTO CENTRO-NORD RAP 100 PROGETTO CENTRO NORD – RAP 100 II BIENNIO.
LE POLITICHE GIOVANILI La Valle dAosta per i giovani.
Food council ctp 5. Premessa: il Piano del cibo …Il nostro obiettivo è quello di contribuire alla costruzione di un modello di città in grado di garantire.
Il progetto è la volontà del I Circolo Didattico di fare dellintegrazione una esperienza di concreto e significativo arricchimento per tutti. Ciò al fine.
N.C.Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete N ulla su di N oi senza di N oi a cura di Nunzia Coppedé
Agenda locale per lo sviluppo delleconomia sociale Marche Nord
LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.
LE RACCOMANDAZIONI DI PIACENZA. Le raccomandazioni di Piacenza Qualità urbana e sostenibilità territoriale.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
PROVINCIA DI GENOVA Strumenti e agende strategiche della pianificazione provinciale per gli ambiti territoriali di area vasta Genova, lunedì 6 aprile 2009.
scienza di eccellenza: eccellenze della ricerca scientifica europea
LA DIMENSIONE IMMATERIALE DEL CONTROLLO
Definizione di “politiche temporali”
Gli stranieri, una risorsa!
Il progetto Scate 7 febbraio 2004 Seminario nazionale Genova, Job Centre.
Rete per la didattica e la formazione IRRE BASILICATA 17 dicembre Scuola, reti, territorio.
Carla Golfieri Ufficio di Piano Unione bassa Romagna Ravenna 14 marzo 2014.
1 o dicembre 2004 Iniziative di Formazione e Politiche del Lavoro in ambito culturale Ass.Maria Cristina Castellani.
Sessione 3 – Piccoli centri Introduzione ai lavori Direttore Generale USR Basilicata Franco Inglese Coordinamento Anna Romanazzi – Referente intercultura.
Sfide 2004 Buone prassi e trasferibilità nelle politiche di sviluppo del territorio Maurizio Sorcioni Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a.
Nuovi strumenti di cooperazione per la promozione e l’attuazione dell’e-government Giulio De Petra Direttore dell’Area Innovazione per le Regioni e gli.
DUE FIGURE FONDAMENTALI
Dirigente Scolastico Lombardia
ALESSANDRO ALFIERI RESPONSABILE RELAZIONI INTERNAZIONALI E POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DI MILANO Il progetto di dialogo tra cittadini e Comuni del.
1 Corso di formazione sul monitoraggio e la valutazione dei Piani di zona avviati in Provincia di Torino Secondo Modulo: La valutazione del livello di.
Il profilo di salute della scuola
Prof. Andrea Mignone Università degli Studi di Genova Modulo Storia della Pubblica Amministrazione II “Gli strumenti della programmazione negoziata” Anno.
9 maggio 2005 Forum P.A. Fiera di Roma E- Democracy: tra community building e partecipazione ai processi decisionali locali Il progetto e – dem ps e -
Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone.
La partecipazione dei privati ai programmi integrati territoriali I molti modi di declinare il rapporto pubblico/privato e le criticità della relazione.
INTERREG III B - Medocc Napoli, 27/28 novembre 2002.
WOMEN ON SUMMIT esserci, partecipare, governare PROPOSTA FORMATIVA Cimolais, 3 settembre 2015.
Metodologie di tipo partecipativo: i “circoli di studio”
Il presente documento ha lo scopo di informare in modo sintetico su significato e natura di un partenariato strategico del programma europeo ERASMUS PLUS.
Laboratorio Valutazione in Promozione della Salute Torino, 23 novembre 2006 Pillola Formativa La “sostenibilità” di un programma di promozione della salute.
Piano Regolatore Sociale Tavolo Immigrazione 9 maggio 2005 Comune di Genova.
Valori e innovazione per il miglioramento della qualità e della sostenibilità del sistema sociale e sanitario regionale BOLOGNA, 29 NOVEMBRE 2013.
Adriana Giannini Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Modena Seminario PASSI: i risultati del Sistema di Sorveglianza nell’Azienda USL.
Roberto Di Monaco1 La comunità in azione: attori, alleanze, opportunità e …criticità La partecipazione come strategia di cambiamento: alla ricerca dei.
Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Piemonte Direzione Generale Regionale Regione Piemonte Assessorato.
Tavola Rotonda: la disabilità e le sue implicazioni La rete dei servizi Mario Melazzini Vigevano, 8 ottobre 2011.
. Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale Autodiagnosi del processo di predisposizione del piano 2° parte: Processo di predisposizione del piano.
Transcript della presentazione:

JOURNAL CLUB PROMOZIONE DELLA SALUTE DoRS Grugliasco, 5 novembre 2004 LUIGI BOBBIO ( Università di Torino) Programma Cantieri del Dipartimento della Funzione Pubblica con la collaborazione di PAOLA PELLEGRINO e GIANFRANCO POMATTO ( Laboratorio di politiche) IOLANDA ROMANO (Avventura urbana) A PIÙ VOCI Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi

Si rivolge ai pubblici amministratori politici, dirigenti o funzionari che si trovano ad affrontare processi decisionali di tipo inclusivo processi in cui si cerca di giungere a un risultato condiviso includendo un ampio numero di soggetti interessati a un determinato problema e facendoli partecipare alle scelte

Nei processi inclusivi gli interventi pubblici sono progettati “a più voci” concertazione…. partenariato partecipazione… consultazione negoziazione.. accordi.. patti.. intese l’immagine più frequente è quella di diversi attori messi a discutere attorno a un tavolo

Esempi di processi decisionali inclusivi sono considerati  le conferenze di servizi  gli accordi di programma  i patti territoriali  i progetti territoriali integrati  i programmi di riqualificazione urbana  i piani di zona per i servizi sociali  i progetti di Agenda 21 locale  i piani strategici  i piani per la salute delle città  i progetti comunitari come Urban, Equal … …..e molte altre esperienze simili

Il filo conduttore del manuale si sviluppa intorno ai seguenti quesiti : in quali circostanze conviene mettere in atto processi decisionali di tipo inclusivo? in quale stadio di un processo decisionale? come individuare i possibili interlocutori ? come ottenere un’interazione positiva tra gli interlocutori e gestire i conflitti? quali competenze professionali sono necessarie? chi può assicurarne la regia? quali risultati ci si può aspettare e come li si può valutare? come passare da scelte informali a procedure formali ?

…in quali circostanze conviene mettere in atto processi decisionali di tipo inclusivo?

…in quale stadio di un processo decisionale?

….come individuare i possibili interlocutori ?

…..come ottenere un’interazione positiva tra gli interlocutori e gestire i conflitti ?

…quali competenze professionali sono necessarie ?

….chi può assicurarne la regia?

….quali risultati ci si può aspettare e come li si può valutare?

…come passare da scelte informali a procedure formali ?

Il manuale cerca di rispondere a queste domande proponendo APPROCCI TEORICI STRUMENTI TESTIMONIANZE

Il manuale non offre ricette indica POSSIBILITÀ

mi convince… mi convince… 1. la struttura del libro secondo una logica di : - testimonianza - fruibilità - senso critico rispetto ai ruoli dei decisori e delle rappresentanze sociali - valorizzazione dei contesti 2. la riflessione su : PARADIGMI NUOVI e su STRUMENTI APPROPRIATI della Pubblica Amministrazione per fare SCELTE PARTECIPATE di POLITICA del TERRITORIO per la Salute 3. Il libro come RISORSA per : la “interrogazione sistemica” secondo la cornice delle politiche per la salute HFA / Città Sane / Ottawa / Green 4. la PERTINENZA METODOLOGICA in ambito di strategie per l’ HP : inclusivita’ = partecipazione partecipazione = poter disporre della risorsa salute 5. la opportunità di riflettere sul : ruolo del SISTEMA di HP nei PROCESSI INCLUSIVI promotore… facilitatore…regista.. ruolo dei PROCESSI INCLUSIVI nel SISTEMA di HP riorientamento dei servizi … 6. i VALORI / OBIETTIVI di FONDO partecipare per arricchire … non per legittimare ri-definire i problemi ri-conoscere i saperi valorizzare le critiche rompere le regole promuovere capitale sociale

non mi convince… non mi convince… 1.La modalità per garantire la PARTECIPAZIONE a coloro che restano nell’ambito delle DISEGUAGIANZE e delle FRAGILITÀ sociali 2. Il livello di CULTURA PROFESSIONALE e POLITICA tuttora inadeguato per adottare e sperimentare percorsi inclusivi veramente efficaci a favore della HP 4. La potenziale “INGEGNERIZZAZIONE” del processo partecipativo comunitario

cosa ne potremmo fare… cosa ne potremmo fare… IPOTESI FORMATIVA - HFA declinata in Piemonte - la costruzione di Profili di salute.. e di Piani per la salute… - il rapporto tra Ente locale e Sistemi peas (.. perchè… ) IPOTESI ORGANIZZATIVA - ricognizione esperienze di percorsi inclusivi in atto - raccordo tra sistemi dell’HP e Processi inclusivi in atto nel territorio IPOTESI OPERATIVA - laboratori congiunti - valorizzazione dell’esistente - progetti pilota

“Io partecipo Tu partecipi Egli partecipa Noi partecipiamo Voi partecipate Essi decidono

Capitale sociale “..relazioni fra le persone - reti sociali e regole di reciprocità e mutua fiducia che ne derivano” (Putnam, 2000)