I CREDITI NEL BILANCIO DI ESERCIZIO: ASPETTI CARATTERISTICI E PROBLEMATICHE VALUTATIVE UNIVERSITA’ DEL SALENTO Prof. MARIO TURCO Aggregato di Economia Aziendale Indirizzo di posta elettronica:
Prof. Mario Turco Secondo i Principi Contabili nazionali: “I CREDITI rappresentano il diritto ad esigere ad una data scadenza determinati ammontari da clienti e da altri”. CONDIZIONI GENERALI DI ISCRIVIBILITA’: - DIRITTO A RICEVERE DETERMINATE SOMME; - IDENTIFICAZIONE DEL SOGGETTO OBBLIGATO; - SCADENZA DI RISCOSSIONE. (Non iscrivibilità dei crediti eventuali o condizionali per il Principio di prudenza) I CREDITI: DEFINIZIONE
— in base all’origine: Crediti Commerciali o di funzionamento Crediti sorti in relazione al conseguimento di ricavi caratteristici (vendita di prodotti finiti, merci, servizi) Prof. Mario Turco Crediti verso clienti Cambiali attive Crediti per ricevute bancarie Mutui attivi Prestiti attivi a breve termine (si tratta di voci tipiche delle aziende finanziarie) Crediti di finanziamento Crediti sorti per prestiti concessi (In tal caso, è necessario un valido titolo di credito, le cui caratteristiche si basano su “criteri giuridici” ) Oggetto dell’operazione: TRASFERIMENTO DI DENARO Oggetto dell’operazione: TRAFERIMENTO DI BENI O SERVIZI I CREDITI: CLASSIFICAZIONI
………. Inoltre Crediti diversi Crediti sorti per altre ragioni Rappresentano obblighi di terzi verso l’impresa (Crediti verso altri) Crediti verso dipendenti per anticipi Crediti verso erario Depositi cauzionali …… Prof. Mario Turco
— in base alla natura del debitore: CREDITI VERSO CLIENTI; CREDITI VERSO CONSOCIATE; CREDITI VERSO CONTROLLANTI; CREDITI VERSO CONTROLLATE; CREDITI VERSO FINANZIATORI (BANCHE, SOCI, ecc.); CREDITI VERSO SOCI PER SOTTOSCRIZIONE DI CAPITALE SOCIALE; CREDITI VERSO ALTRI. Si tratta di una distinzione importante in relazione alla rappresentazione dei valori in bilancio. Sotto questo profilo è necessario che i crediti siano separatamente evidenziati perché diversa è l’influenza e l’interpretazione dei dati a seconda che i crediti siano verso clienti o altre categorie di soggetti
— in base alla scadenza (assume rilevanza in considerazione alla corretta rappresentazione in bilancio della situazione finanziaria dell’impresa) CREDITI A BREVE TERMINE CREDITI A M/L TERMINE Possono essere sia di natura commerciale sia di natura finanziaria. Generalmente i crediti a m/l termine riguardano i crediti di finanziamento Prof. Mario Turco (scadenza entro i 12 mesi) (scadenza oltre i 12 mesi) La scadenza deve essere determinata in base ai termini di fatto del realizzo, quando questi contrastino con i presupposti contrattuali o giuridici.
Prof. Mario Turco — in base al grado di oggettività del valore iniziale: CREDITI CERTI CREDITI PRESUNTI (Valori oggettivi) (Valori stimati) SCAMBIO AVVENUTO VALORE DEFINITO ATTESTAZIONE DOCUMENTALE Crediti verso clienti Cambiali attive Crediti per ricevute bancarie Mutui attivi... SCAMBIO AVVENUTO VALORE NON ANCORA DEFINITO MANCANZA DI ATTESTAZIONE DOCUMENTALE Fatture da emettere Crediti su Interessi da liquidare Ratei attivi su locazioni ……. Crediti sorti durante l’esercizio Crediti assegnati in sede di chiusura amministrativo – Crediti di esercizio d’esercizio – Crediti di chiusura
RICONOSCIMENTO CONTABILE DEI RICAVI / CREDITI COMMERCIALI CONDIZIONI (Rif. O.I.C. n. 15) : - PROCESSO PRODUTTIVO DI BENI E SERVIZI COMPLETATO - SCAMBIO AVVENUTO Affinché lo scambio si consideri avvenuto è necessario che si verifichi il TRASFERIMENTO SOSTANZIALE DEI RISCHI. Non è quindi sufficiente il trasferimento formale della proprietà Prof. Mario Turco
a)vendita di beni mobili trasferimento dei rischi dal punto di vista sostanziale = data di spedizione o consegna del bene b) vendita di beni immobili modalità contrattuali = stipulazione del contratto c) vendita di servizi = erogazione della prestazione Prof. Mario Turco LO SCAMBIO SI CONSIDERA AVVENUTO A SECONDA DEL BENE OGGETTO DI SCAMBIO:
I CREDITI NELLA DINAMICA DEI VALORI AZIENDALI STRUTTURA DEL REDDITO STRUTTURA DEL CAPITALE ……. Ricavi delle vendite e delle prestazioni ……. Componenti negativiComponenti positivi Attività Finanziarie ……. Crediti verso clienti …….. DINAMICA DEI CREDITI DI FUNZIONAMENTO Prof. Mario Turco a) Crediti di esercizio Passività finanziarie
STRUTTURA DEL REDDITO STRUTTURA DEL CAPITALE ……. Integrazione per vendita di merci o prestazione di servizi per i quali non è stata ancora emessa fattura ……. Componenti negativiComponenti positivi Attività Finanziarie ……. Fatture da emettere …….. Ratei attivi ……. DINAMICA DEI CREDITI DI FUNZIONAMENTO b) Crediti assegnati all’esercizio Prof. Mario Turco Passività finanziarie
STRUTTURA DEL REDDITO STRUTTURA DEL CAPITALE …….. Interessi attivi Componenti negativiComponenti positivi Attività finanziarie ……. Crediti di finanziamento …… Ricavi accessori ……… DINAMICA DEI CREDITI DI FINANZIAMENTO. Prof. Mario Turco ……. Diminuzione di disponibilità liquide …… Passività finanziarie
LA RAPPRESENTAZIONE DEI CREDITI NEL BILANCIO DI ESERCIZIO Specificatamente l’art prevede: B) IMMOBILIZZAZIONI III. FINANZIARIE 2) Crediti: a) verso imprese controllate b) verso imprese collegate c) verso controllanti d) verso altri Prof. Mario Turco In base al criterio della destinazione funzionale o effettiva (art – bis): -i crediti di finanziamento trovano collocazione tra le immobilizzazioni finanziarie; -i crediti di origine commerciale devono essere inseriti nell’attivo circolante. natura finanziaria indicazione degli importi in scadenza entro 12 mesi
C) ATTIVO CIRCOLANTE II. Crediti: 1) verso clienti 2) verso imprese controllate 3) verso imprese collegate 4) verso controllanti 4-bis) crediti tributari 4-ter) imposte anticipate 5) verso altri natura non finanziaria indicazione degli importi in scadenza oltre 12 mesi Non si possono compensare crediti e debiti verso uno stesso soggetto che comportino l’eliminazione di voci per le quali è obbligatoriamente disposta l’esposizione negli schemi di bilancio, a meno che sia consentito giuridicamente (ad es. conto corrente). (rif. artt e ss. ed artt e ss. del c.c.) Prof. Mario Turco
INFORMAZIONI DA RIPORTARE IN NOTA INTEGRATIVA: Secondo la normativa civilistica (art. 2427) nella nota integrativa si deve indicare: - i criteri di valutazione impiegati e le loro eventuali variazioni; - i crediti con scadenza superiore ai 5 anni. L’O.I.C. n. 15 prevede che siano fornite ulteriori informazioni riguardanti: - i crediti verso consociate (controllate, controllanti); - se rilevante per i crediti a lungo termine, il tasso di interesse e le scadenze; - i crediti derivanti da commesse a lungo termine; - la concentrazione dei crediti su uno o pochi clienti; - i crediti vincolati (ad es. dati in garanzia). Prof. Mario Turco
I CREDITI: CRITERIO DI VALUTAZIONE Il codice civile (art.2426, n.8) afferma che i crediti (dell’attivo immobilizzato e circolante) devono essere iscritti al VALORE DI PRESUMIBILE REALIZZAZIONE Ovvero in sede di bilancio si devono valutare le rettifiche derivanti da inesigibilità, resi e rettifiche di fatturazione, sconti e abbuoni, interessi non maturati, altre cause di minor realizzo. Prof. Mario Turco
VARIABILI PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE DI REALIZZAZIONE - VALORE NOMINALE O ORIGINARIO - PERDITE PER INESIGIBILITA’ (TOTALE O PARZIALE) CERTAPRESUNTA Inesigibilità attuale manifestatasi al momento della redazione del bilancio Prof. Mario Turco Sussistono ragionevoli indizi che inducono a presumere una possibile inadempienza del debitore. Inesigibilità attesa in esercizi successivi a quello di redazione del bilancio
L’ACCERTAMENTO DELLE INESIGIBILITA’ L’INESIGIBILITA’ CERTA PRESUNTA Situazioni patologiche: -debitore sottoposto a procedure concorsuali; -debitore in situazioni di dissesto economico; - debitore in crisi di liquidità permanente; - debitore irreperibile; - ecc. Prof. Mario Turco Ragionevoli Indizi: - protesto del cliente; - irregolarità nella cadenza dei pagamenti; - debitore coinvolto in rilevanti liti giudiziarie o contenziosi; - ecc.
…. NE CONSEGUE PER IL PRINCIPIO DI COMPETENZA LE PERDITE PER INESIGIBILITA’ NON CERTE NON DEVONO GRAVARE SUL CONTO ECONOMICO DEGLI ESERCIZI IN CUI ESSE SI MANIFESTERANNO FINANZIARIAMENTE CON CERTEZZA, BENSI’ DEVONO GRAVARE SUL PIANO ECONOMICO SUGLI ESERCIZI IN CUI ESSE SI POSSANO RAGIONEVOLMENTE PREVEDERE.
TRATTAMENTO CONTABILE DELLE INESIGIBILITA’ PERDITA DEFINITIVA - Stralcio del credito (S.P) - Perdita su crediti (C.E.) Prof. Mario Turco Nella determinazione delle inesigibilità occorre anche considerare i crediti ceduti a terzi (factoring pro-solvendo, cambiali scontate, ecc.), per i quali sussista il rischio di mancato realizzo CERTA E PRESUNTA - Rettifica del credito (S.P) - Svalutazione crediti (C.E.) Valore di presunto realizzo
RAPPRESENTAZIONE CONTABILE DELLA PERDITA DEFINITIVA STATO PATRIMONIALE ATTIVO Crediti verso cliente Rossi 100 PASSIVO A seguito dell’avvenuta dichiarazione di fallimento del cliente Rossi, si decide di stralciare totalmente il credito in portafoglio, in considerazione peraltro della possibilità di ammissione nel passivo fallimentare in via chirografaria e dell’assenza di attività fallimentari. STATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO CONTO ECONOMICO COSTI RICAVI Perdita su Crediti 100 Prof. Mario Turco Crediti 0
RAPPRESENTAZIONE CONTABILE DELL’INESIGIBILITA’ CERTA E PRESUNTA STATO PATRIMONIALE ATTIVO Crediti verso cliente Rossi 100 PASSIVO Prof. Mario Turco In sede di chiusura di esercizio, a causa del ripetuto ritardo nei pagamenti e del protesto cambiario subito dal cliente, si valuta in euro 40 il presunto valore di realizzo. STATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO CONTO ECONOMICO COSTI RICAVI Svalutazione crediti 60 Crediti verso cliente Rossi 100 Fondo svalutazione crediti 60
IL RISCHIO PROBABILE DI INESIGIBILITA’ Passiivtà potenziale legata a situazioni, condizioni, circostanze o fattispecie esistenti alla data del bilancio, caratterizzate da uno stato di incertezza, le quali al verificarsi o meno di uno o piu’ eventi futuri, potranno concretizzarsi in una perdita di un’attività (FONDO RISCHI SU CREDITI) Prof. Mario Turco CONDIZIONI DI ISCRIVIBILITA’ (art bis): - fenomeno di natura determinata (rischio di perdita su crediti specifici in bonis); -esistenza probabile di verificazione dell’evento negativo (fondi rischi su crediti); -indeterminatezza nell’ammontare e/o nella data di sopravvenienza; -Ragionevoli indizi: Ingresso nuovi concorrenti; crisi del settore, rischio Paese, ecc.
RAPPRESENTAZIONE CONTABILE DEL RISCHIO PROBABILE DI INESIGIBILITA’ STATO PATRIMONIALE ATTIVO Crediti verso cliente Rossi 100 PASSIVO In considerazione della ripentina crisi del settore calzaturiero ed in funzione delle previsioni negative in merito alle sofferenze del mercato locale rilebvate dagli Uffici Camerali, si ritiene probabile il rischio di inadempimento dei seguenti debitori (……..). A tal riguardo, si ritiene accantonare euro 60 al fondo rischi su crediti. Prof. Mario Turco ATTIVO PASSIVO COSTI RICAVI Accantonamento al fondo rischi su crediti 60 Crediti verso cliente Rossi 100 Fondo rischi su crediti 60 STATO PATRIMONIALECONTO ECONOMICO
MODALITA’ DI DETERMINAZIONE DELL’ INESIGIBILITA’ PRESUNTA/CERTA (svalutazione crediti) PROCEDIMENTO ANALITICO (Procedimento generale) LA VALUTAZIONE DELL’INESIGIBILITA’ VIENE EFFETTUATA CREDITO PER CREDITO CONSIDERANDO ELEMENTI SEGNALETICI ED UTILIZZANDO STRUMENTI EFFICACI DI STIMA Prof. Mario Turco
-VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELL’INDICE DI ANZIANITA’ DEI CREDITI SCADUTI rispetto a quelli degli esercizi precedenti - ESAME DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE GENERALI, DI SETTORE E DI SISTEMA PAESE - PERDITE PRESUNTE PER INESIGIBILTA’ LEGATE A SITUAZIONI PATOLOGICHE - STIMA DELLE ULTERIORI PERDITE calcolate in base all’esperienza e ad ogni altro elemento utile; I PRINCIPALI ELEMENTI SEGNALETICI Prof. Mario Turco
PROCEDIMENTO SINTETICO Applicabile in particolari situazioni (Es: in presenza di eccessivo frazionamento dei crediti) LA VALUTAZIONE DELL’INESIGIBILITA’ VIENE EFFETTUATA IN MANIERA FORFETARIA IN BASE ALL’UTILIZZO DI COEFFICIENTI PERCENTUALI RICAVATI DA DATI STORICO- STATISTICI (Es: percentuale delle perdite pregresse o di coefficienti camerali di inesigibilità) Prof. Mario Turco
La validità di tale strumento alternativo deve essere costantemente verificata e devono essere verificati i parametri di riferimento ogni qualvolta mutino le condizioni sulle quali i coefficienti sono stati calcolati IL PROCEDIMENTO FORFETTARIO E’ APPLICABILE SOLO SE PERMETTE DI RAGGIUNGERE GLI STESSI RISULTATI DEL PROCEDIMENTO ANALITICO Prof. Mario Turco
STRUMENTO EFFICACE PER RILEVARE L’INESIGIBILITA’ PRESUNTA E’ LA TENUTA DI UNA EVIDENZA AGGIORNATA DELL’ANZIANITA’ DEI CERDITI SUDDIVISI PER CLASSI TEMPORALI DI SCADUTO, NONCHE’ UN’ADEGUATA PROCEDURA DI INDAGINE CIRCA LE MOTIVAZIONI DELLA MANCATA REGOLARIZZAZIONE DELLO SCADUTO STESSO Prof. Mario Turco ESEMPIO (Aliquote di perdite presunte stimate sulla base delle esperienze precedenti) a) Clienti al legale: - falliti/ crediti privilegiati - falliti/ crediti chirografari 20% 100% Aliquote esemplificative
a) Clienti al legale: - Crediti inesigibili - Pignoramento infruttuoso - Pignoramento sui mobili - Pignoramento beni immobili - Concordato preventivo - Decreto ingiuntivo b) Crediti scaduti da meno di 30 gg c) Crediti scaduti da più di 30 gg. d) Crediti scaduti da più di 180 gg. 100% 60% 30% 60% 40% 5% 20% 30% Aliquote esemplificative Prof. Mario Turco
ALCUNI CASI PARTICOLARI DI VALUTAZIONE DEI CREDITI Rif. O.i.c 15 ATTUALIZZAZIONE CREDITI; CREDITI INCASSABILI CON ATTIVITA’ DIVERSE DAI FONDI LIQUIDI; CREDITI DA INCASSARE CON ATTIVITA’ DIVERSE DAI FONDI LIQUIDI ORIGINARIAMENTE PREVISTI; CREDITI DATI A GARANZIA DI PRESTITI; CESSIONE DI CREDITI; Prof. Mario Turco
Viene effettuata per la valutazione dei crediti a media e lunga scadenza (oltre i 12 mesi), laddove nel prezzo di vendita sia compreso un interesse quale compenso per la dilazione concessa. PROBLEMATICHE L’ATTUALIZZAZIONE DEI CREDITI CORRETTA ASSEGNAZIONE DEGLI INTERESSI ALL’ESERCIZIO E/O AGLI ESERCIZI A CUI COMPETONO; ATTUALIZZAZIONE DEI CREDITI IN MODO DA SCORPORARE LA QUOTA DI INTERESSI (RISCONTO PASSIVO) Prof. Mario Turco
DIFFICOLTA’ NEI CASI IN CUI L’INTERESSE E’ IMPLICITAMENTE COMPRESO NEL VALORE NOMINALE DEL CREDITO CREDITI CON INTERESSI IMPLICITI CREDITI CON INTERESSI ESPLICITI NOTEVOLMENTE INFERIORI A QUELLI APPROPRIATI Occorre applicare un tasso di finanziamento appropriato Prof. Mario Turco Procedura di attualizzazione del credito
ESEMPIO DI ATTUALIZZAZIONE DEI CREDITI Valore nominale del credito€ Valore attuale del credito € 992 (tasso di attualizzazione del 10%) Interesse implicito€ 208 Durata dilazione 2 anni Gli interessi impliciti devono essere distribuiti, in base al principio di competenza nei due anni di dilazione, applicando il tasso di interesse utilizzato per l’attualizzazione del capitale finanziato all’inizio di ciascun periodo. Pertanto: - Capitale finanziato esercizio n = € 992 > € 992 * 10% = € 99 - Capitale finanziato esercizio n+1 = € > € * 10% = € 109 Prof. Mario Turco
ESERCIZIO n STATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO CONTO ECONOMICO COSTI RICAVI Storno di interessi non di competenza € 109 (2) Credito € (1) Risconti passivi € 109 Ricavi di competenza € 992 Interessi Attivi € 208 ESERCIZIO n + 1 STATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO CONTO ECONOMICO COSTI RICAVI Credito € Risconti passivi € 109
INOLTRE: — Crediti incassabili con un’attività diversa dai fondi liquidi: devono essere valutati al valore corrente di tali attività, ed eventuali modifiche al valore originario iscritto in bilancio devono essere imputate al conto economico; — Crediti da incassare con attività diverse dai fondi liquidi originariamente previsti: tali crediti andranno esposti in bilancio al minore tra il pagamento in contanti ed il valore corrente delle attività da ricevere; — Crediti dati a garanzia di prestiti: i crediti dati a garanzia di prestiti devono essere mantenuti nello stato patrimoniale, e la garanzia va esposta nei conti d’ordine, fornendo se necessario, ulteriori informazioni in nota integrativa; Prof. Mario Turco
— Cessione di crediti: I crediti ceduti in modo definitivo (pro-soluto) devono essere rimossi dal bilancio e l’utile o la perdita devono essere riconosciuti in C.E. per la differenza tra il valore ricevuto ed il valore di iscrizione in bilancio. La cessione di crediti con azione di regresso (pro-soluto) possono essere trattate contabilmente in due modi: rimozione del credito con esposizione del rischio nei conti d’ordine; mantenimento del credito in bilancio, iscrivendo a contropartita del corrispettivo ricevuto un debito di pari importo verso la società veicolo. …… Prof. Mario Turco