Guido Guinizzelli Classe III B Prof. Giovanni Godio.

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Transcript della presentazione:

Guido Guinizzelli Classe III B Prof. Giovanni Godio

Padre dello ‘stilnovo’ Pg XXIV «(…) I’ mi son un, che quando Amor mi spira, noto, e a quel modo ch’e’ ditta dentrovo significando». «O frate, issa vegg’io» diss’elli «il nodo che ‘l Notaro e Guittone e me ritenne di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo. Io veggio ben come le vostre penne di retro al dittator sen vanno strette, che de le nostre certo non avvenne; e qual più a riguardare oltre si mette, non vede più da l’uno a l’altro stilo». E, quasi contentato, si tacette.

Guido Guinizzelli, Al cor gentil STANZA 1 Al cor gentil rempaira sempre amore come l’ausello in selva a la verdura; né fe’ amor anti che gentil core, né gentil core anti ch’amor, natura: ch’adesso con’ fu ’l sole, sì tosto lo splendore fu lucente, né fu davanti ’l sole; e prende amore in gentilezza loco così propïamente come calore in clarità di foco.

STANZA 2 Foco d'amore in gentil cor s'aprende come vertute in petra prezïosa, che da la stella valor no i discende anti che 'l sol la faccia gentil cosa; poi che n'ha tratto fòre per sua forza lo sol ciò che li è vile, stella li dà valore: così lo cor ch'è fatto da natura asletto, pur, gentile, donna a guisa di stella lo 'nnamora.

STANZA 4 Fere lo sol lo fango tutto ’l giorno: vile reman, né ’l sol perde calore; dis’omo alter: «Gentil per sclatta torno»; lui semblo al fango, al sol gentil valore: ché non dé dar om fé che gentilezza sia fòr di coraggio in degnità d’ere’ sed a vertute non ha gentil core, com’aigua porta raggio e ‘l ciel riten le stelle e lo splendore.

STANZA 6 Donna, Deo mi dirà: «Che presomisti STANZA 6 Donna, Deo mi dirà: «Che presomisti?», siando l’alma mia a lui davanti. «Lo ciel passasti e ’nfin a Me venisti e desti in vano amor Me per semblanti: ch’a Me conven le laude e a la reina del regname degno, per cui cessa onne fraude». Dir Li porò: «Tenne d’angel sembianza che fosse del Tuo regno; non me fu fallo, s’in lei posi amanza».

Per riassumere… Nesso Amore-Gentilezza Filosofia naturale (serbatoio di immagini) Donna angelo Contrasto Dio / donna angelicata

Confronto Jacopo da Lentini Io m’ag[g]io posto in core a Dio servire, com’io potesse gire in paradiso, al santo loco ch’ag[g]io audito dire, u’ si manten sollazzo, gioco e riso. Sanza mia donna non vi vorria gire, quella c’ha blonda testa e claro viso, ché sanza lei non poteria gaudere, estando da la mia donna diviso. Ma non lo dico a tale intendimento, perch’io pec[c]ato ci volesse fare; se non veder lo suo bel portamento e lo bel viso e ’l morbido sguardare: ché lo mi teria in gran consolamento, veg[g]endo la mia donna in ghiora stare.