Convegno Nazionale IL LAVORO SI FORMA Le novità procedurali ed organizzative dopo l’Accordo del 18 aprile Roma, 9 – 10 luglio 2007.

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Convegno Nazionale IL LAVORO SI FORMA Le novità procedurali ed organizzative dopo l’Accordo del 18 aprile Roma, 9 – 10 luglio 2007

Il nuovo modello organizzativo del Fondo Obiettivi: maggiore efficacia/efficienza attraverso: -maggiore semplificazione nella fase di selezione e finanziamento dei piani formativi -maggiore semplificazione e flessibilità nella fase di monitoraggio quali – quantitativo

Il nuovo modello organizzativo del Fondo Esigenze: analisi e monitoraggio continuo e sistematico della domanda per valutare: -adeguatezza dei piani formativi rispetto alla domanda aggregata -trasparenza e semplicità delle procedure di valutazione e controllo -trasparenza e semplicità delle procedure di specifico supporto progettuale

Il nuovo modello organizzativo del Fondo Strumento: la sperimentazione “L’Accordo del 18 aprile 2007 ha carattere sperimentale e scadrà improrogabilmente il 30 novembre 2008; 90 giorni prima della scadenza le parti si incontreranno per una verifica di merito” (pag. 3 A. I.)

I nuovi soggetti Consolidamento Struttura Nazionale A livello centrale, la struttura del Fondo si compone della Direzione e di quattro Aree funzionali:  Amministrazione  Valutazione e Monitoraggio Qualitativo  Controllo e Monitoraggio Quantitativo  Promozione L’Accordo del 18 aprile 2007:  conferma quanto previsto nel Regolamento per la Direzione (ruolo e compiti del Direttore)  sostiene le quattro aree di attività specificandone gli ambiti di attività dei Responsabili  istituisce il Comitato di Direzione (Direttore e Responsabili di Area) con funzione di programmazione e controllo delle attività necessarie alla realizzazione degli indirizzi strategici ed operativi deliberati dagli Organismi)

I nuovi soggetti Funzionalità esterna del Fondo L’Accordo del 18 aprile 2007 prevede la costituzione di organismi di carattere consultivo  Consulta delle Parti Sociali che ha il compito di individuare gli indirizzi strategici del Fondo  Consulta delle Articolazioni Regionali che ha il compito di:a) esaminare gli indirizzi e le strategie annuali b) verificarne l’attuazione c) proporre possibili semplificazioni d) proporre modalità di raccordo con istituzioni, enti, parti sociali e) socializzare esperienze e buone pratiche Consulta delle Categorie che ha il compito di:a) esaminare gli indirizzi e le strategie annuali b) verificarne l’attuazione c) socializzare esperienze e buone pratiche

Lerisorse Le risorse Nazionali Regionali 10% ammontare 90% ammontare annuo complessivo delle risorse da adesioni di cui - non meno del 90% per la formazione - fino al 10% per lo svolgimento delle attività delle Articolazioni Regionali

Le attività nazionali  Verifica e controllo dei progetti di formazione attraverso visite in itinere e verifiche amministrativo-contabile realizzate da struttura tecnica esterna Il Fondo a livello nazionale deve predisporre il sistema e coordinarne la fase di attuazione/implementazione per garantire efficienza ed omogeneità  Monitoraggio attraverso -realizzazione delle attività secondo le specifiche indicate dal Ministero del Lavoro -analisi dei contenuti e degli indirizzi delle attività realizzate per definire e/o riposizionare la programmazione delle strategie e delle iniziative annuali -analisi di impatto degli interventi formativi realizzati per le imprese ed i lavoratori -coordinamento ed integrazione dell’insieme delle attività di monitoraggio, analisi e valutazione generale delle attività -diffusione buone pratiche

Le attività nazionali  Valutazione -per finanziare interventi formativi/azioni di sistema nazionali -per finanziare interventi con caratteristiche specifiche tali da richiedere una valutazione nazionale attraverso -costituzione di un Gruppo Tecnico Nazionale, cui è affidato il compito di effettuare l’istruttoria di ammissibilità e la valutazione dei Progetti secondo le procedure ed i criteri adottati dal Fondo, per le attività di volta in volta stabilite dal Consiglio. Il Gruppo è nominato dal CdA, su designazione delle Parti Sociali: il CdA stabilisce le specifiche competenze e le ragioni di incompatibilità per la nomina.

L’Articolazione regionale è una articolazione interna del Fondo non possiede autonomia di spesa non può intraprendere, in nessun caso, attività che impegnino il Fondo a qualsiasi titolo, salvo deroghe esplicitamente espresse opera a norma dello Statuto e del Regolamento è costituita da: il Comitato Paritetico il Gruppo Tecnico di Valutazione Le attività regionali

Il Comitato Paritetico  è composto dai soggetti nominati dal CdA su designazione delle PP.SS. Regionali  ha compiti di: indagine, orientamento, promozione predisposizione e definizione della graduatoria dei progetti monitoraggio da realizzarsi secondo le modalità e le indicazioni del Fondo supporto al Fondo nella definizione degli indirizzi e nella programmazione periodica delle attività  si rapporta con: istituzioni regionali e con i livelli regionali e territoriali delle parti sociali costituenti il Fondo con la struttura nazionale del Fondo, informandola tempestivamente di ogni eventuale criticità e problematica Le attività regionali

Il Gruppo Tecnico di Valutazione  è composto dai soggetti nominati dal CdA su designazione delle PP.SS. Regionali  ha compiti di: istruttoria di ammissibilità e valutazione dei progetti presentati all’Articolazione Regionale, secondo le procedure ed i criteri adottati dal Fondo, stabiliti a livello nazionale ed integrati da eventuali specificità locali supporto al Comitato Paritetico nelle attività di monitoraggio CdA stabilisce le specifiche competenze e le ragioni di incompatibilità per la nomina: entro 30 novembre 2008 tutti i componenti GTV dovranno rispettare i requisiti stabiliti Le attività regionali

 Attività del Comitato Paritetico  Attività di valutazione e monitoraggio  Segretaria e supporti operativi  Spese generali  Promozione Finanziamento  in misura percentuale sulla base delle attività formative realizzate, attraverso compensi diretti, verificabili e rendicontabili  con possibilità di anticipi a valere sulle risorse disponibili  nella misura di € annui per quelle regioni dove il livello di adesioni al fondo realizza una platea di lavoratori inferiore a Le attività regionali

 Valutazione GTV Regionale a) ammissibilità con riferimento ai requisiti indicati nell’Invito b) valutazione dei Progetti sulla base dei criteri e pesi generali previsti nell’Invito c) redazione di un verbale di esito finale di valutazione trasmesso al C. Paritetico Comitato Paritetico predisposizione e trasmissione alla sede Nazionale del Fondo la graduatoria dei Progetti GTV Nazionale a) verifica della conformità dei Progetti agli Indirizzi Nazionali del Fondo b) verifica a campione degli atti amministrativi realizzati a livello regionale c) in presenza di difformità, predisposizione specifica nota tecnica GTV Regionale a) supplemento attività già svolta Comitato Paritetico trasmissione al Fondo di comunicazione di modifica ovvero di conferma motivata del verbale di graduatoria inizialmente inviato GTV Nazionale in presenza di conferma verifica delle motivazioni addotte e, laddove non accettate, procede alla istruttoria di ammissibilità e valutazione dei Progetti presentati nella Regione interessata dal supplemento di procedura.

Le attività regionali  Valutazione Presupposti di tale procedura sono: la costituzione, a livello nazionale e di ciascuna regione dei Gruppi Tecnici di Valutazione la definizione di finalità, priorità ed indirizzi ad entrambi i livelli la costruzione di un sistema che, pur esplicandosi a livello nazionale e regionale, realizzi standard omogenei nella valutazione delle proposte progettuali

Le attività regionali  Monitoraggio attraverso -acquisizione dati richiesti dal Ministero del Lavoro -realizzazione analisi per  le valutazione impatto sul contesto locale  l’individuazione di fabbisogni specifici che implementino la programmazione nazionale  il sostegno alla programmazione integrata degli interventi tra Fondo e istituzioni  la diffusione delle buone prassi  lo sviluppo a medio termine di piani/progetti  analisi sugli effetti degli interventi formativi sulle imprese ed sui lavoratori Analisi ed elaborazioni dati a cura del GTV: risultati trasmessi al Comitato Paritetico

Modalità di sottoscrizione e presentazione dei Piani e Progetti Procedura sperimentale: attivazione di un percorso di condivisione per garantire la coerenza della formazione agli indirizzi, finalità e priorità individuate nei piani VERBALE DI RISCONTRO CONDIVISIONECONGIUNTO

Le priorità AZIONI SPERIMENTALI PER I TERRITORI REGIONALI (Invito Mirato 15 ML) AZIONI SPERIMENTALI PER AREE DI INTERVENTO (Invito Mirato 6 ML) Finalità generali degli Inviti:  sostenere e diffondere la cultura della formazione continua  offrire opportunità formative per valorizzare il capitale umano  rafforzare il sistema delle competenze e la competitività delle imprese, lo sviluppo dei territori, dei settori e degli specifici contesti produttivi locali  realizzare modelli di riferimento condivisi di approccio metodologico strumentale e di contenuti, per la diffusione di buone prassi  sperimentare e rendere disponibile un modello di dichiarazione di competenze

Le priorità Le priorità AZIONI SPERIMENTALI PER I TERRITORI REGIONALI (Invito Mirato 15 ML)

Le priorità Le priorità AZIONI SPERIMENTALI PER AREE DI INTERVENTO (Invito Mirato 6 ML)