Endoscopia della vescica VII° Congresso Nazionale SUN - Ancona 21-22 Novembre 2005 Corso ESRU “Endoscopia diagnostica e interventistica delle basse vie urinarie” Endoscopia della vescica G. Bianchi Cattedra e Scuola di Specializzazione in Urologia, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dir. Prof. Giampaolo Bianchi
Nascita della cistoscopia
Uretro-cistoscopia Diagnostica Terapeutica Stadiante Follow-up
Uretro-cistoscopia Ambulatoriale In regime di ricovero - day surgery - ordinario
Sala endoscopica ambulatoriale
Strumenti rigidi Cistoscopio Ansa diatermica Pinza camicia mandrino da biopsia camicia mandrino ottica 0°, 30°, 70°,120° rubinetti di irrigazione canali operativi
Uretrocistoscopio rigido
Strumenti rigidi Resettore calibro: 24-27 Ch movimento: attivo/passivo tipi ansa: classica equatoriale Collins a pallina flusso: intermittente, continuo
Calibro degli strumenti Strumenti pediatrici : 10,5 Ch Endoscopia flessibile: 16 Ch Endoscopia diagnostica: 20 Ch Endoscopia operativa: oltre 20 Ch
Sistemi ottici degli endoscopi rigidi Il sistema ottico a 30° permette una visione frontale Il sistema ottico a 70° e 120° consente una visione laterale o addirittura posteriore Se uno strumento è ruotato, si osserva un campo visivo maggiore con uno strumento a 30°, 70° e 120° rispetto a uno strumento a 0°
Strumenti flessibili Cistoscopio (strumento compatto) cavo luce leva di comando U (up), D (down) ottica 0° rubinetto di irrigazione canale operativo
Strumenti flessibili
UP DOWN
Sacche di irrigazione Diagnostica: soluzione clorosodica, sterile Interventistica: soluzione priva di elettroliti, sterile
Catena televisiva Magnificazione dell’immagine Maggior confort dell’operatore Adatta alla didattica Coinvolgimento del personale infermieristico
Cistoscopia diagnostica (ottica 30°) Introduzione dello strumento: sotto visione (uomo) Punti di riferimento: collo, barra inter-ureterica, bolla d’aria Distensione vescicale: media Esplorazione della vescica: a settori movimento di rotazione dell’ottica in entrata e in uscita
Cistoscopia diagnostica
Cistoscopia diagnostica Cistite interstiziale
Aspetto endoscopico Delle neoformazioni b c d
Tis Ta T1 T2a T2b T3a,b T4 MUCOSA CHORION M. SUPERFICIALE M. PROFONDA ORGANI CONTIGUI PERICISTIO
Endoscopia operativa Resezione Neoformazioni <4-5 mm: asportazione con pinza Neoformazioni >5 mm: resezione frazionata neoformazione base d’impianto parete vescica
Quadri sospetti Aree arrossate Teleangectasie Edema Punti gialli
Segni indiretti Parete rigida alla distensione Parete rigida alla compressione con l’ansa
Mappaggio vescicale
Endoscopia operativa Mappaggio vescicale Resezione Trigono Pareti laterali Parete posteriore Cupola Parete anteriore 80%
Endoscopia operativa Mappaggio vescicale Biopsie a freddo Biopsia con ansa diatermica
Fotodinamica Dal 1992, l’acido 5-aminolevulinico (5-ALA) è stato impiegato nella ricerca di lesioni tumorali a carico dell’epitelio uroteliale
Fotodinamica Acido 5-aminolevulinico (5-ALA) Precursore della biosintesi dell’eme Induce un accumulo di porfirine con fluorescenza endogena soprattutto la protoporfirina IX (PPIX) Fluorescenza evidenziata con l’impiego di una particolare fonte luminosa Selettivo accumulo di PPIX nelle lesioni neoplastiche uroteliali, evidenziate con un intenso colore rosso che contrasta con la restante mucosa vescicale normale, che appare di color blu
Fotodinamica Diagnosi di lesioni neoplastiche uroteliali sia del tipo displasia o Cis, come pure delle neoplasie vescicali superficiali Sensibilità del 97% Specificità del 64% (Kriegmair, et al. Br J Urol 1996) Miglioramento della sensibilità diagnostica delle lesioni uroteliali neoplastiche Incremento della radicalità della TUR
Fotodinamica Effetti collaterali minori come l’urgenza minzionale che viene osservata in circa il 7% dei casi Fluorescenza positiva (immagine rossa contrastata) non solamente limitata alle lesioni neoplastiche = FALSI POSITIVI 34% (Zaak, et al. J Urol 2001) 25,7 (Grimbergen, et al. Eur.Urol 2003)