Tossicodipendenza e psichiatria L’approccio medico Il craving, e le patologie organiche correlate ICD(OMS) DSM((APA) L’approccio psico-sociale La persona,

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Tossicodipendenza e psichiatria L’approccio medico Il craving, e le patologie organiche correlate ICD(OMS) DSM((APA) L’approccio psico-sociale La persona, la sua storia il suo contesto di vita

Quali rischi…..Quali conseguenze.. Medicalizzazione dell’intervento 1-Svalutazione di tutte le componenti psico-sociali, della storia della persona e della tipologia di trattamento 2-Ipervalutazione dell’aspetto sanitario La prospettiva psico-sociale 1-Sottovalutazione degli aspetti psicopatologici e/o psichiatrici 2-Rischio di cronicizzazione e inefficacia del trattamento

Prima l’uovo o……? La tossicodipendenza è una malattia? Tutti i tossicodipendenti sono malati? Cosa nasce prima la tossicodipendenza o la patologia psichiatrica? Chi se ne deve occupare in modo prioritario sul piano del trattamento?

Un Artefatto Nosografico che serve a indicare la presenza contemporanea nella persona di una situazione di dipendenza associata a un disturbo psichiatrico. La doppia diagnosi Un ponte tra la dipendenza e il disturbo

Doppia Diagnosi e Comorbilità Per comorbilità in ambito sanitario si intende la co-presenza di due disturbi di origine diversa nello stesso individuo Per comorbilità psichiatrica e/o doppia diagnosi si intende la co-esistenza temporale di due o piu disturbi psichiatrici o psicopatologici uno dei quali è un comportamento di dipendenza o abuso

Criteri per la diagnosi di comorbilita’ Astinenza di almeno 4 settimane Disturbo primario (slatentizzazione) Disturbo secondario (interazione) Disturbo co-presente (simultaneità)

Le Relazioni tra uso di sostanze,sintomi psichiatrici e sindromi psicopatologiche L’uso di sostanze può: Causare sindromi e sintomi psichiatrici Esacerbare un disturbo psichiatrico Mascherare sindromi psichiatriche L’astinenza da sostanze può: Innescare sintomi e mimetizzare disturbi I disturbi psichiatrici possono: Nascondere problemi legati all’uso Coesistono indipendentemente

“DD.”: ESAME PSICHICO VIGILANZA COSCIENZA ORIENTAMENTO IDEAZIONE PERCEZIONE AFFETTIVITA’ COMPORTAMENTO Anamnesi tossicologica Anamnesi psichiatrica

Sintomi di base, Craving e Ricadute …. Il soggetto che vive l’esperienza interna disturbata dei sintomi di base sperimenta una forte sensazione di inadeguatezza e disadattamento rispetto al proprio sé, agli altri e al mondo esterno I sintomi di base espongono il soggetto al craving e alla ricaduta La ricaduta tossicomanica favorisce l’esperienza psicotica I sintomi di base (S-B), pertanto, nel soggetto tossicodipendente,vanno trattati o adeguando i farmaci sostitutivi o instaurando una terapia con NL atipici.

DISTURBI INDOTTI DA SOSTANZE deliriumdemenzaamne sia psicos i umor e ansiasessosonno AlcoolI/APP I Amfeta mine III/AII/A cannabisIIII cocainaIII/A I allucino geni IIII oppiaceiIIIII/A ansioliti ci I/APP AI

Il problema della diagnosi COSA E’: La diagnosi è un processo di raccolta di informazioni e di valutazione analitica che serve a conoscere il funzionamento generale della persona e a ricondurlo all’interno di alcune categorie teoriche. SERVE A: stabilire una predizione rispetto al comportamento(prognosi) e a scegliere il tipo e la durata del trattamento QUALI SONO LE CARATTERISTICHE :Cambia nel tempo, richiede una relazione di affidamento, è multistrumentale

Diagnosi e Prognosi La prognosi rappresenta la valutazione delle condizioni attuali per arrivare a una ipotesi degli esiti La prognosi rappresenta la valutazione delle condizioni attuali per arrivare a una ipotesi degli esiti La diagnosi è l’esame dei sintomi e dei segni per individuare le cause precedenti ad essi. La diagnosi è l’esame dei sintomi e dei segni per individuare le cause precedenti ad essi. Diagnosi e Prognosi sono correlate,il successo nel predire gli esiti dipende fortemente dal rendersi conto di cio’ che è accaduto in passato.

Tipi di pazienti in doppia diagnosi TIPO I Disturbo psichiatrico primario associato a uso di sostanze e caratterizzato da una probabile automedicazione. (L’uso di sostanze deriverebbe dai tentativi di contenere e controllare i sintomi del disturbo psichico) 1.Persistenza dei disturbi dell’umore molto tempo dopo l’intossicazione o l’astinenza 2.Sviluppo dei disturbi dell’umore,più consistenti di quanto farebbero supporre il tipo o la quantità di sostanze usate o la durata d’uso. 3.Storia pregressa di episodi a carattere depressivo

Tipo II Persone con problema primario di abuso di sostanze, i cui sintomi psichiatrici sono associati a intossicazione o astinenza 1.Sono presenti sintomi insorti nell’arco di un mese,a partire dall’intossicazione o dall’astinenza 2.Non sono presenti i requisiti del disturbo primario di tipo I 3.I sintomi sono più rilevanti rispetto a quelli di solito associati a sindrome da intossicazione e astinenza. 4.I sintomi presentano un’eclatanza tale da richiedere un’attenzione clinica indipendente.

Tipo III Persone con un disturbo psichiatrico primario e un disturbo primario da abuso di sostanze 1.I due disturbi si verificano indipendentemente nel corso del tempo e hanno decorsi diversi 2.In alternativa l’esistenza di uno dei due potrebbe scatenare, peggiorare o alterare il decorso dell’altro.

Prima l’uovo o………?Atto II Non tutti i tossicodipendenti sono soggetti psichiatrici ! La percentuale oscilla,secondo le indagini epidemiologiche,tra il 10% e 70% Molti pazienti psichiatrici sono abusatori di sostanze e/o manifestano comportamenti di dipendenza La percentuale si aggira tra il 50% e il 75%

I modelli di trattamento Trattamento Seriale Trattamento Seriale Trattamento Parallelo Trattamento Parallelo Trattamento Integrato Trattamento Integrato

In ogni caso….. PER UN UTENTE IN DOPPIA DIAGNOSI : Il decorso del disturbo è più lungo La disabilita sociale è più grave Gli episodi acuti sono più frequenti La riabilitazione è più lenta e difficile La riduzione dell’assunzione è più frequente della sobrietà Il trattamento è più lungo L’intervento è più’ costoso (in termini di risorse umane e/o economiche)

L’efficacia del trattamento in DD Approfondimento diagnostico e assesment specifico Sinergie tra il profilo diagnostico e il trattamento riabilitativo (personalizzato,flessibile,accessibile e di lunga durata) Definizione degli obbiettivi e priorità progressive nel trattamento (modello stadiale) Sperimentazione di nuove tecniche terapeutiche in funzione della tipologia e dei bisogni emergenti Miglioramento della professionalità e specializzazione del servizio Promozione del lavoro di rete (integrazione SerT /DSm e Privato Sociale) Presa in carico multidisciplinare e integrata I

CHE FARE? Il paziente in DD, specie se poliabusatore, generalmente tende ad essere assistito ma non curato permane nel servizio una presenza continua e pressante, finisce per caratterizzarsi come «cronico» e le risposte abituali degli operatori finiscono per rinforzare le problematiche di cui è portatore Caratteristiche DD Polimorfismo sintomatologico Richieste pressanti e caotiche a Servizi e professionisti diversi Fallimento dialettico Autoinvalidazione Passività Tendenza all’evitamento Difficoltà nel problem solving Risposte usuali Divisione tra più servizi Centramento sulle priorità 1.del sintomo 2.dei compiti istituzionali 3.della domanda esplicita 4.del contenimento della crisi