Evoluzione del Quadro Politico

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Transcript della presentazione:

Evoluzione del Quadro Politico Francesco Bortolamei

Rivoluzione del Papato Federico I di Svevia Tenta di riportare i comuni sotto l'Impero ma viene sconfitto nel 1176 a Legnano Lotta contro il Papato rifiutando di concedere il potere temporale Papato Concezione Ieratocratica del potere: Il Papa detiene sia il potere temporale che spirituale Appoggia i comuni che combattono contro l'imperatore Comuni dell‘Italia Non sono uniti nel combattere contro l'imperatore I magistrati eletti dal comune non rispondono all'imperatore ma solo al popolo della città

Federico I di Svevia Federico sposando Costanza d'Altavilla, erede del regno di Sicilia, tenta di rafforzare il potere temporale ma muore a causa del fallimento della crociata indotta dal Papa per riprendersi Gerusalemme A quel punto subentrò Enrico VI che unì le due corone, Germania e Sicilia Questo spaventò il Papa, che pensava si potesse ripetere un'aggressività politica come quella di Ottone I, tuttavia Enrico morì all'età di 32 anni lasciando l'impero in condizioni gravissime In questa situazione si fecero avanti i nemici della casa di Svevia, i duchi si Sassonia (Guelfi) e i sostenitori chiamati Ghibellini Il capo dei guelfi uscì vincitore, e dopo aver promesso a Papa Innocenzo III che non avrebbe unito le due corone, diventò imperatore Innocenzo terzo fu un grande sostenitore dell'assoluta superiorità del Papa rispetto all'impero Concezione ripresa nel XI secolo da Bernardo di Chiaravalle che sosteneva:

Bernardo di Chiaravalle Dio avesse consegnato al Papa il Potere Spirituale e il Potere Temporale tramite Pietro e i suoi successori, in seguito il Papa avrebbe affidato il Potere Temporale ad un sovrano che però lo poteva esercitare solo sotto il suo controllo Potere Spirituale Esercitato dal Papa Concesso da Dio alla Chiesa Potere Temporale Dato dal Papa ai Sovrani

Papato Nel 1199 Innocenzo III organizza la quarta crociata alla riconquista di Gerusalemme Venezia che si era offerta di eseguire il trasporto via mare, trova dei guerrieri sprovvisti dei soldi necessari al pagamento di tale servizio Venezia risolve la questione dirottando la crociata contro la città di Zara e conseguentemente contro Costantinopoli Innocenzo si dimostra subito contrario a ciò, (Costantinopoli era una citta di religione cristiana), ma finì per accettare la situazione in quanto questo garantiva al pontefice una temporanea supremazia sulla chiesa greca che si era staccata da quella romana Alla fine a trarre maggiori vantaggi fu Venezia che si ritrovò a conquistare Creta e una parte della Grecia (tra i due litiganti il terzo gode)

Le Crociate La fallimentare e squallida fine della crociata di Costantinopoli provocò una serie di reazioni emotive molto intense e violente Le più «interessanti» delle quali furono le Crociate dei Bambini in Francia e in Germania nel 1212 Piccoli profeti che affermavano di aver avuto una visione e chiamavano i loro coetanei a seguirli Promettevano che quando fossero arrivati al mare, Dio avrebbe aperto loro la via, come aveva fatto con il mar rosso, in seguito con l’aiuto degli angeli i bambini avrebbero combattuto e sconfitto i musulmani e liberato Gerusalemme. :’D Indovinate un po’ come andò a finire? Esatto! Il mare non si aprì di fronte ai 50 000 bambini, che delusi e disperati fecero ritorno alle loro case

La Battaglia di Bouvines Alla fine del XII secolo, quasi tutte le terre francesi che si affacciavano sull’atlantico erano possedimenti del re di Inghilterra, si sviluppò infatti una grande lotta tra il re di Francia, (Filippo II) e quello di Inghilterra (Giovanni SenzaTerra) per il controllo delle terre francesi rivendicate da entrambi Nel 1214 si arrivò alla resa dei conti con la Battaglia di Bouvines Tale battaglia fu la più importante di tutto il medioevo e può essere definita il crocevia della storia d’Europa Le sue conseguenze infatti ebbero effetti decisivi sul futuro di tutti i principali Stati Europei

La Battaglia di Bouvines Giovanni Senzaterra Filippo II Battaglia di Bouvines Ottone IV

Francia dopo Bouvines La secca sconfitta subita dall‘Inghilterra portò a conseguenze durature per tutta la storia europea. Il re di Francia, anche se contestato successivamente dai suoi vassalli, non rischiò più di diventare un "primus inter pares" ma acquisì un predominio su quello che poi sarebbe diventato il territorio francese che non corse più pericoli reali fino alla Guerra dei cent'anni Quindi, in pratica, la battaglia di Bouvines pose le fondamenta di quella che sarebbe diventata la nazione francese.

Inghilterra dopo Bouvines Giovanni Senzaterra fu costretto a firmare il trattato di Chinon e fece ritorno in Inghilterra, dove dovette affrontare i baroni i cui possedimenti in Normandia erano andati perduti. Per evitare che il re potesse effettuare nuove azioni contrarie al parere dei suoi consiglieri Giovanni fu costretto a firmare la Magna Charta Libertatum, da cui si ritiene abbia origine la democrazia in Inghilterra. L'imperatore Ottone IV, sconfitto sul campo da Filippo II e sconfitto politicamente dal papa, fu costretto ad abdicare e a cedere l'Impero a Federico II di Svevia, imperatore appoggiato dal papa.

Federico II A differenza di suo Nonno (Barbarossa), Federico non pensava più di unificare la Germania Egli pensava piuttosto ad affermare il suo dominio su tutta l’Italia trasformandola in uno stato centralizzato Venne ostacolato dal Papa che lo scomunicò e diffuse la voce secondo la quale lui fosse l’anticristo. Proprio come il nonno quindi Federico vide fallire i suoi progetti politici Alla sua morte, nel 1250, l’impero passò a Manfredi, che fu subito sconfitto da Carlo d’Angiò, il fratello del re di Francia chiamato in Italia dal Papa La violenza e la brutalità con cui vennero sfruttate le terre in Sicilia dai nuovi dominatori francesi scatenò una grande rivolta nel 1282, denominata tradizione dei Vespri Siciliani

Vespri Siciliani I Vespri siciliani furono una ribellione scoppiata a Palermo all'ora dei vespri di Lunedì dell'Angelo nel 1282. Bersaglio della rivolta furono i dominatori francesi dell'isola, gli Angioini, avvertiti come oppressori stranieri. Da Palermo i moti si sparsero presto all'intera Sicilia, espellendone la presenza francese. Nel corso della lotta, i siciliani chiesero il sostegno del re d’Aragona. La guerra si protrasse fino al 1302, allorchè venne firmata la pace di Caltabellotta e la Sicilia passò definitivamente sotto il dominio Aragonese Con la morte di Federico II, l’Italia perse l’ultima possibilità storica di trasformarsi in una monarchia nazionale simile al regno di Francia e al regno d’Inghilterra

Grazie per l’attenzione Fine Grazie per l’attenzione