«Soffriamo di una nuova malattia, di cui alcuni lettori forse non hanno ancora udito parlare, ma di cui sentiranno parlare negli anni a venire: la disoccupazione tecnologica». J.M.Keynes, 1930
Definizioni del PIL Il valore del prodotto interno lordo corrisponde al Valore Aggiunto (lordo) complessivo dell’economia; il valore aggiunto è = al valore della produzione lorda vendibile – il valore complessivo dei beni intermedi consumati, cioè è = al valore dei beni e servizi finali ai prezzi di mercato. Il valore aggiunto corrisponde alla somma di tutti i redditi (distribuiti ai lavoratori, proprietari terrieri e prestatori di capitali; i redditi, positivi o negativi, dei proprietari d’impresa). Tale somma è definita Reddito Nazionale Lordo o RNL.
Composizione % del PIL in base alle diverse fonti di reddito ESEMPIO : economia composta da solo due imprese, impresa 1 produce acciaio per un valore di 100, impiegando lavoratori, a cui corrisponde salari per 70 trattenendo 30 come profitto; impresa 2 produce autobus che vende a 400, sostenendo i costi relativi all’acquisto dell’acciaio prodotto dall’impresa 1, e alle retribuzioni pagate ai lavoratori impiegati, pari a 180, con un profitto pari a 120. Il PIL di questa economia = 400 (valore dei beni finali) = al valore aggiunto complessivo dell’economia si ripartisce tra redditi da lavoro, pari a 250, e profitti per 150. In questo esempio il reddito da lavoro rappresenta il 62,5%, i profitti il 37,5%
Andamento nel Tempo le variazioni del PIL calcolato a prezzi correnti da un periodo ad un altro riflettono: le variazioni delle quantità prodotte; le variazioni dei prezzi di mercato ai quali i beni e servizi sono venduti.
Distinzione tra PIL nominale e PIL reale PIL nominale(detto anche PIL a prezzi correnti) = somma delle quantità dei beni e servizi finali valutati al loro prezzo corrente, €Yt = = Σp i t y i t ; PIL reale (detto anche PIL a prezzi costanti) = somma delle quantità dei beni e servizi finali a prezzi costanti (prezzi nell’anno scelto come base), Yt = Σp i 0 y i t. La scelta dell’anno base modifica i risultati nel tempo.
Le variazioni del PIL reale sono dovute solo a variazioni di quantità: Y t-1 = Σp i 0 y i t-1 ; Y t = Σp i 0 y i t Il PIL nominale e il PIL reale sono sempre uguali nell’anno base: Y 0 = €Y 0 Σp i 0 y i 0 = Σp i 0 y i 0
Tasso di crescita del PIL Il tasso di crescita del PIL è dato dalla variazione percentuale del PIL in un dato intervallo di tempo. Tasso di crescita del PIL in termini reali= g t = (Y t – Y t-1 )/Yt Se il PIL nominale cresce, €Y t €Y t-1, e il PIL reale resta costante, Y t = Y t-1, significa che crescono solo i prezzi.
DEFLATORE del PIL DEFLATORE DEL PIL (Pt): è uguale al rapporto tra il PIL nominale e il PIL reale; rappresenta un indicatore del livello generale dei prezzi: P t = €Y t /Y t da cui P t Y t = € P t indica il prezzo medio dei beni finali prodotti nell’economia.
INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO Un altro indicatore utilizzato per misurare il livello dei prezzi è rappresentato dall’Indice dei Prezzi al Consumo, IPC. Tale indice misura il costo della vita sulla base di un paniere di beni e servizi costruito in base a uno studio sulla spesa dei consumatori.
Tasso di inflazione Il tasso di variazione del deflatore misura il tasso di inflazione: (P t – P t-1 )/ P t-1 = Π t Il tasso di inflazione misura l’aumento del livello generale dei prezzi. Si definisce Inflazione pura l’incremento proporzionale di tutti i prezzi e salari
Dalla definizione del deflatore, si può ricavare la relazione esistente tra tassi di variazione del PIL nominale, del PIL reale e del livello generale dei prezzi: g €yt ≈ g yt + Π t