Pompei è un’antica città LE CUI ORIGINI RISALGONO AL IX secolo a.C. SITA IN PROVINCIA di Napoli, in Campania. IL 24 AGOSTO DELL’ANNO 79 d.C. UNA TERRIBILE ERUZIONE del VESUVIO ricoprì DI CENERI E LAPILLI L’INTERO CENTRO ABITATO insieme a Ercolano, Stabia e Oplonti. Nel 1748 gli scavi archeologici ordinati da Carlo III di Borbone portarono alla luce i resti della città antica, dando l’opportunità oggi di poter visitare questo straordinario monumento, riconosciuto come patrimonio dell’umanità da parte dell'UNESCO. POMPEI Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016
Struttura della Città Pompei era nota per la sua posizione strategica. Infatti il suo piccolo porto fluviale rappresentava una delle principali vie di comunicazione per il commercio dei prodotti della Valle del Sarno. Nel II secolo a.C. la città vide sorgere grandi strade lastricate con pietra vesuviana a blocchi squadrati poggiante su una massiccia sottostruttura, ideate sul modello delle strade degli antichi romani. Pompei aveva sette porte, cinque delle quali comunicavano con importanti vie esterne. Subito fuori le mura si estendevano grandi aree principalmente adibite a cimiteri, dal momento che le sepolture e le cremazioni erano proibite all'interno della città. Via dell’Abbondanza. Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016
Le Ville La parte più densamente abitata si sviluppava nella zona est della città, mentre sul lato opposto si trovavano le poche ville frequentate dalle famiglie più ricche di Pompei. Queste particolari costruzioni residenziali, a cui sempre veniva aggiunta una parte dedicata alle attività agricole, caratterizzata dalla presenza di celle vinarie, torchi e presse, erano costruite solitamente in luoghi isolati e panoramici, lontano dal centro abitato. Una delle ville d’otium più celebri è la Villa dei Misteri, dotata di ampie sale e giardini pensili, sita in una posizione panoramica a pochi passi dal mare. Praedia di Giulia Felice. Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016
Le Case Le case erano strutturate principalmente in tre tipologie: esse infatti rappresentavano uno strumento di identificazione sociale del proprietario. Le domus appartenevano ai ricchi ed erano abitazioni molto grandi che si sviluppavano solitamente intorno ad un atrio. Possedevano una zona presso la quale si svolgeva la vita domestica, caratterizzata dalla presenza di cucine e stanze da letto, un’altra area della casa invece era di rappresentanza e comprendeva il tablino, il triclinio ed un peristilio con al centro il giardino. Quest’ultimo era spesso ornato con fontane e non di rado diveniva un vero e proprio un quartiere termale. Affresco Casa della Venere in conchiglia. Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016
Il Foro Il Foro fu per Pompei, fin dalla sua fondazione il cuore pulsante della vita civile, commerciale e religiosa della città. Qui si concentrava la quasi totalità degli edifici pubblici di maggiore importanza. Si tratta di una vasta piazza rettangolare, orientata parallelamente ai decumani, la cui composizione venne modificata nel II secolo a.C., abbattendo le numerose botteghe che la circondavano e abbellendo l’enorme piazza con statue, mai ritrovate, di dei o di cittadini illustri. A delimitare lo spazio del foro erano gli archi onorari : oggi se ne conservano tre con una funzione puramente scenica, dedicati ad Augusto, a Tiberio e a Caligola. Il Foro di Pompei. Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016
Il Teatro Grande Il Teatro Grande era una struttura adibita alle rappresentazioni popolari, in particolare venivano messe in scena numerose commedie sullo stile di quelle di Plauto. Il teatro fu costruito durante l'epoca sannita e subì nel corso degli anni numerosi rifacimenti. Venne realizzato in opus incertum con una tipica architettura greca ed era in grado di ospitare circa cinquemila spettatori. Tutta la struttura si sviluppa attorno all'orchestra, disposta a forma di ferro di cavallo. La cavea è divisa in tre ordini e l’intera superficie poteva essere coperta da un velarium oggi ovviamente non più visibile. Il Teatro Grande. Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016
Le Botteghe Sulle strade di Pompei si aprivano numerosi negozi e botteghe dove era possibile trovare ogni tipo di merce. Particolarmente frequenti erano i thermopolia, una sorta di bar dove il viandante poteva ristorarsi con bibite calde. L’alto numero di questo tipo di botteghe era simbolo dell’assidua frequentazione della città da parte di forestieri provenienti da ogni dove. La struttura dei thermopolia era molto particolare, infatti l’uscio presentava un solco sulla soglia per consentire l’apertura delle porte scorrevoli, all’ interno erano presenti banconi, contenenti delle anfore per la conservazione delle bevande, attorno ai quali venivano serviti i clienti. Le attività artigianali, insieme a quelle commerciali, erano un settore trainante per l’economia della città. Tipico Thermopolium. Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016
L’Anfiteatro L'Anfiteatro di Pompei fu costruito tra l'80 ed il 70 a.C. e subì una serie di ristrutturazioni a seguito del terremoto del 62. Risulta essere uno degli anfiteatri più antichi, nonché meglio conservati al mondo, con una capienza di circa ventimila persone. La struttura ha una forma ellittica ed è in parte addossato alle mura della città, all'esterno presenta un ordine inferiore ad archi ciechi, realizzati in opus incertum, mentre l'ordine superiore presenta archi a tutto sesto. L'arena è in terra battuta ed è divisa dalla platea da un parapetto altro circa due metri che, prima dell'eruzione, era affrescato con immagini di lotte tra gladiatori. La cavea è divisa in tre zone, destinate ai diversi ceti sociali. L'intero complesso, così come il Teatro Grande, disponeva di un velarium che veniva utilizzato per proteggere gli spettatori dal sole o dalla pioggia. Anfiteatro Pompei. Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016
Pompei: un patrimonio tutto italiano Il sito archeologico di Pompei rappresenta il secondo monumento più visitato d’Italia, attraendo numerosi turisti provenienti da tutto il mondo. Attraverso la memoria del passato questa antica città consente al nostro paese di distinguersi per la sua ricchezza artistica di inestimabile valore culturale. Oggi, grazie al viaggio effettuato con la nostra scuola e attraverso questo breve lavoro espositivo, possiamo contribuire anche noi a diffondere la conoscenza della cultura e del patrimonio del nostro paese. Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016
GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Andrea Geraci - Aurelio Ocelli II D anno scolastico 2015/2016