PROGETTO ARIANNA ANNUALITA’ 2008-2009 monitoraggio delle reti antiviolenza locali.

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Transcript della presentazione:

PROGETTO ARIANNA ANNUALITA’ monitoraggio delle reti antiviolenza locali

sperimentazione di un sistema di monitoraggio FEBBRAIO 2010

Predisposizione di uno strumento di indagine finalizzato alla descrizione di organizzazioni complesse quali le Reti dei servizi in cui i soggetti che ne fanno parte sono variabili da territorio a territorio e i cui rapporti sono regolati da modalità spesso differenti. Strumento utilizzato questionario rivolto ai Centri antiviolenza – nodo centrale delle reti territoriali I dati sono stati rilevati con riferimento a 3 semestri (1 gennaio-30 giugno). Ciò che è stato messo a confronto sono stati i tre semestri degli anni

. Nel corso del tempo in cui è stata condotta l’attività di monitoraggio, il numero dei territori su cui fare conto per la raccolta dei dati è variato, essendo via via entrati a far parte della Rete Arianna nuove realtà. Un campione composto di 14 casi ha partecipato a tutte e tre le rilevazioni ed è su di esso si basa il confronto. Tale campione è rappresentato dalle realtà pilota di: Ancona, Bari, Bologna, Catania, Cosenza, Napoli, Nuoro, Palermo, Pescara, Potenza, Prato, Ravenna, Trieste, Venezia.

Le sezioni in cui era articolato lo strumento di indagine (il questionario): i Centri antiviolenza. Attività, risorse a disposizione e servizi offerti; le Reti antiviolenza locali. Soggetti, organizzazione e capacità di intervento; il Ricadute sui territori pilota, servizi specifici sullo stalking; il fenomeno della violenza verso le donne. Le risposte fornite dai Centri.

I Centri antiviolenza. Attività, risorse a disposizione e i servizi offerti

ANNIColloqui di accoglienza Consulenze legali Consulenze psicologiche

Le Reti antiviolenza locali. Soggetti, organizzazione e capacità di intervento nei tre anni i Centri assumano sempre più centralità dal punto di vista del coordinamento delle reti territoriali. Le modalità attraverso cui avvengono gli scambi tra i diversi soggetti della Rete nella lettura longitudinale non evidenzia un andamento definito né in un senso né in un altro, ovvero non consente di intravedere in modo chiaro né una tendenza verso una maggiore formalizzazione, che potrebbe essere letta come una modalità per stringere dei vincoli tra i diversi soggetti, né verso una maggiore informalità, che tuttavia non prescinde da accordi che regolano lo scambio o tra settori/reparti della stessa struttura o tra organizzazioni diverse. Lo scambio tra il Centro antiviolenza e i vari attori della rete fanno riferimento soprattutto: - procedure/metodologie per il trattamento del fenomeno della violenza verso le donne; - le attività di formazione; - lo scambio di dati e informazioni; - le attività di consulenza. La comparazione delle risposte offerte dai Centri nei tre monitoraggi , sembrerebbe mettere in evidenza una crescita negli scambi tra il Centro antiviolenza e gli altri soggetti della Rete per quanto concerne i dati/informazioni. Appare in leggera crescita lo scambio tra il Centro antiviolenza e gli altri componenti della Rete relativamente alle metodologie per il trattamento del fenomeno. Consulenza e formazione si rivelano come un punto fermo in base a cui si innescano scambi e contatti tra i diversi nodi della Rete e il Centro antiviolenza.

Il numero 1522