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TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO ROMA,

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Presentazione sul tema: "TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO ROMA,"— Transcript della presentazione:

1 TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO ROMA, 30 OTTOBRE 2014

2 I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE A LIVELLO NAZIONALE

3 Il progetto Il progetto insiste su due aree principali di intervento, correlate tra loro, che coinvolgono due diversi ambiti di vita dei bambini: la scuola e il campo/contesto abitativo.

4 Il contesto scolastico Le domande identificate sono le seguenti: il programma ha modificato il clima di classe e facilitato l’inserimento dell’alunno RSC? Il programma ha modificato la frequenza scolastica e la partecipazione dell’alunno e della famiglia alla vita della scuola?

5 Il contesto abitativo/campo Le domande sono le seguenti: il progetto ha modificato l’accesso ai servizi medici di base e in generale ai servizi sociali? Come si è modificata la relazione tra famiglia e operatore campo? Nel bambino è visibile un cambiamento nella partecipazione alle attività̀ del progetto? nel benessere globale del bambino e della famiglia ?

6 Il disegno di valutazione Consente una comparazione: -di carattere longitudinale, analizzando gli strumenti somministrati prima dell’inizio dell’intervento (T0), novembre 2013, e dopo la conclusione dello stesso (T1), maggio 2014 -tra il gruppo target (T) e il gruppo confronto (C). Il primo è composto da bambini RSC coinvolti nella sperimentazione, mentre il secondo include bambini RSC iscritti a scuole non coinvolte nella sperimentazione.

7 Il disegno di valutazione Raccolta di informazioni attraverso strumenti (questionari): Questionario Quantitativo Bambino-Famiglia (QQBF) (T e C) Questionario Sociometrico (T e C) Disegno della classe (T e C) Questionario del clima di classe (T e C)

8 Il disegno di valutazione Raccolta di informazioni attraverso strumenti (questionari): Questionario Quantitativo Contesto Abitativo (QQCA) MdB - Mondo del Bambino Pre/ Post assessment SDQ – Strengths and Difficulties Questionnaire ( questionario sui punti di forza e le difficoltà)

9 La partecipazione al progetto Il 90% degli alunni frequentanti hanno partecipato alle attività; in particolare, il 61% con continuità e il 29% in maniera discontinua. Il 4%, pur frequentando la scuola, a causa del numero di assenze elevato, non ha di fatto partecipato. Il 72% è presente all’inizio dell’anno scolastico (T0) e alla fine (T1)

10 Le evidenze sul contesto scolastico: frequenza scolastica e partecipazione (1) Gli alunni delle scuole target fanno meno assenze

11 Le evidenze sul contesto scolastico: frequenza scolastica e partecipazione (2) Gli alunni delle classi seconde della scuola primaria hanno fatto numero di assenze dell’anno scolastico di progetto inferiore di oltre 18 giorni se confrontato con quello dell’anno scolastico precedente. Dati amministrativi sulla città di Torino per le scuole secondarie mostrano tassi di frequenza più elevati per gli alunni RSC partecipanti al progetto se confrontati con alunni RSC di pari classe non partecipanti.

12 Le evidenze sul contesto scolastico: frequenza scolastica e partecipazione (3) Per il gruppo degli alunni target risulta che è maggiore la partecipazione alle uscite scolastiche e alle attività extrascolastiche i genitori hanno più frequentemente un rapporto con gli insegnanti per quel che riguarda i momenti di incontro sull’andamento scolastico dei figli anche il momento più formale e rituale del ritiro della pagella ha visto una partecipazione maggiore delle famiglie degli alunni partecipanti al progetto.

13 Le evidenze sul contesto scolastico: inserimento dell’alunno nella classe (1) SCUOLA PRIMARIA Disegno della classe: aumenta la percentuale dei disegni in cui vengono raffigurati dei bambini

14 Le evidenze sul contesto scolastico: inserimento dell’alunno nella classe (1) SCUOLA PRIMARIA Disegno della classe: aumenta la percentuale dei bambini che si raffigurano nei propri disegni sia in termini generali che per il gruppo dei bambini RSC

15 Le evidenze sul contesto scolastico: inserimento dell’alunno nella classe (2) Disegno della classe “Rappresentazione di sé” Variazioni % gruppo target e confronto

16 Le evidenze sul contesto scolastico: inserimento dell’alunno nella classe (3) SCUOLA SECONDARIA Clima di classe: Scuole target: aumento di 3 p.p. preferenze attribuite al clima cooperativo e la contemporanea diminuzione rispettivamente di 1 e di 2 dei punteggi percentuali relativi al clima competitivo e al clima cooperativo scuole confronto: riduzione di 1 p.p. del punteggio corrispondente al clima cooperativo, l’incremento di 1 nelle preferenze al clima individualistico e la permanenza del medesimo punteggio relativo al clima competitivo

17 Le evidenze sul contesto scolastico: inserimento dell’alunno nella classe (4) SCUOLA SECONDARIA Target Confronto

18 Le evidenze sul contesto scolastico: inserimento dell’alunno nella classe (5) SCUOLA PRIMARIA diminuisce di 0,39 punti percentuali la media delle scelte ricevute dai bambini; diminuisce di 0,57 punti percentuali la media delle scelte attribuite dai bambini nei confronti dei compagni; diminuisce di 1,66 punti percentuali la media delle scelte espresse reciprocamente dai bambini; come conseguenza del dato precedente, si riduce di 0,08 punti percentuali la media dell’”indice di coesione. SCUOLA SECONDARIA diminuisce di 0,54 punti percentuali la media delle scelte ricevute dai bambini; diminuisce di 0,74 punti percentuali la media delle scelte espresse reciprocamente dai bambini; come conseguenza del dato precedente, si riduce di 0,07 punti percentuali la media dell’indice di coesione; aumenta al contrario di 0,47 punti percentuali il numero delle scelte assegnate dai bambini ai compagni. Questionario sociometrico

19 Le evidenze sul contesto scolastico: inserimento dell’alunno nella classe (6) Questionario Sociometrico (indice di coesione)

20 Le evidenze sul contesto abitativo/campo: bambino-genitori-ambiente Mondo del Bambino -si segnala un miglioramento per tutte le dimensioni, fatta eccezione per la dimensione “Abitazione”, che risulta essere l’unica con una differenza negativa tra le due valutazioni (-3%) -La dimensione che registra il miglioramento maggiore in termini di differenza tra le medie nei due tempi, è quella relativa al “Rapporto con la scuola e altre risorse educative” (+24%). Questo dato è particolarmente rilevante se si tiene conto che un’azione significativa del progetto aveva come obiettivo specifico il rafforzamento del partenariato scuola-famiglia.

21 Le evidenze sul contesto abitativo/campo: bambino-genitori-ambiente Mondo del Bambino

22 Le evidenze sul contesto abitativo/campo: relazione servizi-famiglia Pre-post assessment la media della qualità della relazione risulta uguale in entrambe le rilevazioni mentre il dato sulla distribuzione dei valori (moda) ci restituisce un cambiamento positivo (aumentano le relazioni valutate con valori pari al 5 e al 6) In particolare: migliorano le relazioni con la mamma (39%) che vengono giudicate prevalentemente collaborative migliorano in parte anche le valutazioni data alla relazione con il papà a cui corrisponde anche una diminuzione delle percentuali, tra T0 e T1, per i quali è assente la valutazione

23 Le evidenze sul contesto abitativo/campo: difficoltà e punti di forza del bambino Questionario SDQ – OPERATORI si rileva una differenza di valutazioni tra OC e OS mentre le le insegnanti le valutazioni sono stabili In particolare: per OC le dimensioni problematiche che vedono una riduzione dei valori medi sono “problemi comportamentale e “rapporto con i pari” per OS invece i “problemi comportamentali” e l’”iperattività” sono le dimensioni che peggiorano

24 Le evidenze sul contesto abitativo/campo: difficoltà e punti di forza del bambino Questionario SDQ – OPERATORI

25 Le evidenze sul contesto abitativo/campo: difficoltà e punti di forza del bambino Questionario SDQ – SCUOLA SECONDARIA la variazione dei punteggi relativi alle dimensioni “difficoltà” (Sintomi Emozionali; Problemi Comportamentali; Iperattività; Rapporto con i Pari), non sembrano subire cambiamenti tra i due tempi né nel gruppo Target, né nel gruppo Confronto il gruppo Target risulta avere, rispetto al gruppo Confronto, un miglioramento delle dimensione: Sintomi Emozionali; Iperattività; Rapporto con i Pari, che registrano una variazione negativa dei rispettivi punteggi, indica una riduzione delle difficoltà dei bambini

26 Le evidenze sul contesto abitativo/campo: difficoltà e punti di forza del bambino Questionario SDQ – SCUOLA SECONDARIA

27 Le evidenze sul contesto abitativo/campo: difficoltà e punti di forza del bambino Questionario SDQ – SCUOLA SECONDARIA nelle classi Target diminuiscono le difficoltà complessive dei bambini, a fronte di un aumento delle difficoltà dei bambini del gruppo di Confronto; sebbene entrambi i gruppi riportino valori negativi rispetto ai comportamenti prosociali, i punteggi del gruppo Target sono inferiori a quelli del gruppo Confronto, indicando in questo modo un peggioramento più contenuto.

28 Le evidenze sul contesto abitativo/campo: difficoltà e punti di forza del bambino Questionario SDQ – SCUOLA SECONDARIA

29 Riflessioni La lettura complessiva sembra ribadire la molteplicità e complessità dei fattori implicati nei processi di inclusione scolastica dei bambini RSC, già delineati dalla letteratura e desumibili dalle esperienze educative e sociali realizzate in tale ambito di intervento. La lettura complessiva è utile per: -Verificare aree di efficiacia e non efficacia -Individuare direzioni di ri-progettazione

30 Riflessioni 1)è confermata l’importanza di disporre di una gamma di strumenti che utilizzano codici diversi per dare parola e integrare i punti di vista dei diversi attori partecipanti al percorso - compresi i bambini 2)il questionario sul clima di classe, ha consentito di connettere la sua specifica area di indagine (la valutazione del clima cooperativo stabilitosi nella classe) con un intervento previsto nella sperimentazione a scuola (il percorso di apprendimento cooperativo proposto a scuola) 3)

31 Riflessioni 3)dati del questionario sociometrico sembrerebbero mettere in evidenza come la coesione della classe sia fisiologicamente un processo graduale che richiede tempo di strutturazione e un intensivo investimento educativo e vanno letti in maniera complementare con i risultati del disegno della classe 4)Il miglioramento/aumento della relazione tra servizi e famiglie, messo in luce da questionari come il pre-post assessment e altri, può essere ricondotto al processo di partecipazione delle famiglie che il progetto ha previsto tra i suoi obiettivi.

32 Riflessioni Nel confronto degli esiti tra gruppo target e gruppo confronto è necessario tener conto di un aspetto che potrebbe aver influenzato i risultati finali: il diverso contesto abitativo nel quale i bambini RSC vivono, che risulta migliore, a parità di altre condizioni, per gli alunni delle scuole confronto.


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