I DELFINI. Il Delfino Il delfino è senza alcun dubbio il mammifero acquatico più conosciuto e amato. Le specie che si possono più facilmente incontrare.

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Transcript della presentazione:

I DELFINI

Il Delfino Il delfino è senza alcun dubbio il mammifero acquatico più conosciuto e amato. Le specie che si possono più facilmente incontrare nelle acque delle Galapagos sono il delfino a “naso di bottiglia”(Tursiops Truncatus) e il delfino comune (Delphinus Delphis). La specie più grande di delfino è senza dubbio l’orca, che è possibile incontrare nel mare delle Galapagos. I delfini sono mammiferi, non possono dunque rimanere sott’acqua senza respirare, se non per pochi minuti. Sono soliti aggirarsi in grandi branchi di 1000 o 1500 individui.

Il Delfino e le sue caratteristiche Il delfino si distingue da balene e capodogli per via delle sue caratteristiche peculiari:  Morfologia: il corpo del delfino si presenta idrodinamico, cioè snello, affusolato e dalla pelle liscia, riducendo così la resistenza all’acqua. Gli arti superiori sono costituiti da pinne pettorali che insieme alla pinna dorsale determinano l’equilibrio e la direzione. La pinna caudale, posta all’estremità del corpo, è priva di struttura ossea e conferisce propulsione al nuoto.  Sensi: le facoltà sensoriali del delfino sono piuttosto sviluppate. Possiedono una visione bilaterale, capace di mettere a fuoco sia fuori che dentro l’acqua. L’udito è estremamente sviluppato, così come il tatto. Al contrario non possiedono capacità olfattive  Alimentazione: dotato di denti fin dalla nascita, il delfino li usa solo per afferrare le prede che poi mangia intere senza masticarle.  Comportamento: esclusi quelli costieri i delfini in genere vivono in gruppi numerosi. Nel branco esiste una gerarchia sociale: femmine e cuccioli nuotano al centro del branco protetti dai maschi.

Alimentazione Generalmente la loro alimentazione varia dal pesce (aringhe, capelin) ai calamari sino ai crostacei, a seconda delle diverse specie e della disponibilità. I molti denti dei delfini, piccoli, taglienti ed appuntiti, non servono per masticare il cibo, che viene inghiottito intero, ma semplicemente ad afferrare il pesce viscido. I delfini usano l‘ecolocalizzazione per individuare le prede, ma è anche probabile che il sonar serva a stordire e disorientare le prede, rendendone così più semplice la cattura. Per quanto riguarda invece il fabbisogno di acqua dei delfini, è interessante sapere che non bevono l'acqua del mare filtrandola, ma assorbono direttamente quella contenuta nel pesce di cui si nutrono.

L’intelligenza dei delfini La definizione di intelligenza ancora oggi non è ben codificata. Però molte delle caratteristiche proprie di un animale intelligente sono presenti nel tursiope. Questo delfino è in grado di pianificare, imparare velocemente, e soprattutto imparare dell’esperienza. Secondo alcuni studiosi la grandezza del cervello è strettamente legata alla possibilità di usare il linguaggio. E in effetti il tursiope è in grado di usare un complesso sistema per comunicare con i suoi simili. Un’altra peculiarità del delfino, derivante dal loro straordinario cervello, è il modo in cui dormono. Il tursiope infatti dorme con un solo emisfero del cervello alla volta: mentre uno dei due emisferi dorme, l’altro è vigile. Questo per due motivi: il delfino anche quando dorme deve comunque continuare a respirare e, restando “sveglio a metà”, è in grado di proteggersi dagli attacchi dei predatori.

La riproduzione I delfini raggiungono la maturità sessuale in età diverse in base al sesso: le femmine sono fertili a cinque anni, mentre i maschi intorno ai dieci. Dopo l’accoppiamento per la riproduzione, la gestazione dei delfini dura circa 12 mesi, al termine di tale periodo la femmina mette al mondo, con parto podalico (di coda), il piccolo lungo circa un metro. Appena nato viene spinto dalla madre verso la superficie, dove apre il suo sfiatatoio ed effettua il primo respiro. Il cucciolo viene nutrito con latte materno per circa due anni,periodo dopo il quale inizia ad alimentarsi con cibo solido, con il quale ha avuto modo di familiarizzare fin da subito, come oggetto di gioco. I piccoli delfini sono in grado di nuotare fin dal primo momento di vita, ed è per questo che escono dal ventre materno di coda e non di testa. Le femmine partoriscono in genere ad intervalli di due, tre anni, dando alla luce un cucciolo per volta: sono infatti da considerarsi molto rari i parti gemellari. Quando le madri si allontanano alla ricerca di cibo affidano i piccoli ad altre femmine del branco, considerate delle vere e proprie zie, che risultano valide aiutanti anche durante il parto.

Delfino delle Amazzoni o Delfino Rosa Il delfino rosa d'acqua dolce (Inia geoffrensis), conosciuto anche con il nome tradizionale di “boto”, è una delle specie di maggior interesse scientifico e naturalistico presenti in Amazzonia e una delle più minacciate d’estinzione a livello globale. Si tratta di uno dei più grandi e attivi predatori dei fiumi del bacino amazzonico e occupa la posizione più alta nella catena alimentare. La presenza dei delfini rosa nei fiumi indica un buono stato di conservazione dell'habitat e la presenza di stabili e ottimali caratteristiche ambientali, atmosferiche e idrogeologiche. Il delfino di fiume amazzonico è attualmente incluso nella Lista Rossa delle specie ad altissimo rischio di estinzione.

Qualche Curiosità Il delfino rosa d'acqua dolce (Inia geoffrensis), conosciuto anche con il nome tradizionale di “boto”, è una delle specie di maggior interesse scientifico e naturalistico presenti in Amazzonia e una delle più minacciate d’estinzione a livello globale. Si tratta di uno dei più grandi e attivi predatori dei fiumi del bacino amazzonico e occupa la posizione più alta nella catena alimentare. La presenza dei delfini rosa nei fiumi indica un buono stato di conservazione dell'habitat e la presenza di stabili e ottimali caratteristiche ambientali, atmosferiche e idrogeologiche. Il delfino di fiume amazzonico è attualmente incluso nella Lista Rossa delle specie ad altissimo rischio di estinzione